Spettacoli estivi. Greco e Contestabile (Pd): «Costi più alti, qualità più bassa». Ma Genovese aveva speso di più

Spettacoli estivi. Greco e Contestabile (Pd): «Costi più alti, qualità più bassa». Ma Genovese aveva speso di più

Redazione

Spettacoli estivi. Greco e Contestabile (Pd): «Costi più alti, qualità più bassa». Ma Genovese aveva speso di più

sabato 09 Agosto 2008 - 09:15

Interrogazione al sindaco dei due consiglieri comunali: «Considerando il momento economico era più opportuno rivolgersi ad artisti messinesi». Un anno fa il cartellone era costato più del doppio di quello 2008

«Per gli spettacoli estivi si è speso troppo». L’accusa proviene da due consiglieri comunali d’opposizione, il capogruppo del Pd Marcello Greco e la più giovane componente del consiglio, Simona Contestabile del gruppo Genovese Sindaco, i quali hanno presentato al sindaco un’interrogazione che rischia, però, di scivolare su una grossolana buccia di banana. Tra le premesse, infatti, Greco e la Contestabile affermano che la cifra stanziata da Buzzanca per il cartellone estivo «ha di molto superato il costo degli spettacoli degli altri anni, abbassando la qualità degli spettacoli». Un assunto che rischia di delegittimare tutto il resto delle constatazioni fatte dai due consiglieri, perché un anno fa, quando sindaco era Francantonio Genovese e assessore agli Spettacoli era Francesco Gallo, la spesa stanziata fu di 735.615 euro, più del doppio dei 290mila euro preventivati dalla giunta Buzzanca (oltre 90mila solo per lo spettacolo di Dionne Warwick a Villa Dante).

«Considerando l’attuale momento economico in cui versa il Comune – sostengono Greco e Contestabile – era più opportuno rivolgersi ad artisti e gruppi messinesi che avrebbero ugualmente allettato la piazza risparmiando notevolmente sul budget economico. Così facendo si sarebbero accontentati i gruppi locali della stessa città, che certamente non hanno nulla da invidiare ai prescelti». Così i due consiglieri del centrosinistra chiedono a Buzzanca di motivare «la decisione di tale spesa», ritenendo «opportuno revocare la determinazione sindacale facendo risparmiare all’amministrazione comunale e utilizzando le somme stanziate in altri settori che necessitano interventi urgenti della pubblica amministrazione nell’interesse esclusivo della collettività messinese».

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