La società risponde all'allarme dell'Università in merito all'effetto espropri sulla cittadella universitaria all’Annunziata e il Papardo
MESSINA – L’allarme dell’Università di Messina per espropri, occupazioni temporanee e asservimento per il ponte sullo Stretto, La cittadella universitaria all’Annunziata e il Papardo sono coinvolte infatti dalle operazioni legate alla grande opera. Ma la società “Stretto di Messina” tende a ridimensionare la preoccupazione di UniMe che, con delibera del Consiglio d’amministrazione e del Senato accademico, ha chiesto “soluzioni alternative” da sottoporre “all’attenzione della società appaltatrice”.
L’intervento al Polo universitario Annunziata, “nessun impatto sulla piscina olimpionica”
Scrive l’Ufficio stampa della società Stretto di Messina: “Nell’ambito del Polo universitario Annunziata, la particella 1659, foglio 99, n. piano 424, risulta oggetto di esproprio per 83 metri quadrati su 9229 complessivi (pari a meno dell’1% dell’intera estensione della particella). Tale intervento risulta necessario per la realizzazione della trincea all’interno della quale sarà realizzata la sede stradale per il collegamento tra lo svincolo di Annunziata e la viabilità esistente. Come risulta dalla planimetria allegata, la porzione di 83 mq ricadenti nella particella non ha impatto sull’area edificata della piscina olimpionica e non determinerà pertanto alcuna compromissione delle attività natatorie o di altra natura. Verosimilmente in fase di progettazione esecutiva sarebbe peraltro possibile intervenire mediante opere di contenimento che consentirebbero di evitare l’esproprio anche di questa piccola porzione di terreno”.
In sostanza, la società nega l’impatto sulla piscina olimpionica, parla di esproprio in un piccolissima parte e annuncia che sarà possibile evitare pure l’esproprio.
Polo universitario di Papardo, “saranno minimizzati gli impatti sulle attività universitarie”
Per quanto riguarda invece il Polo Universitario di Papardo, “l’accesso principale del fabbricato “Cerisi” (Centro di eccellenza, ricerca, innovazione, strutture e infrastrutture di grandi dimensioni, n.d.r.) sul torrente Papardo non risulta precluso”. E ancora: “Le aree di cantiere necessarie per la realizzazione del pozzo di ventilazione della stazione Papardo ricadono sulla viabilità interna al Campus. Tale previsione di cantiere, come già ampiamente discusso anche con il contraente generale Eurolink, non ha natura definitiva e nel corso della progettazione esecutiva verrà ottimizzata al fine di minimizzare gli impatti sulle attività universitarie”.
“Non verrà coinvolta la Biblioteca centralizzata e le vibrazioni non incideranno sulla stabilità strutturale”
Continua l’ufficio stampa della Stretto di Messina: “Non c’è alcun coinvolgimento dell’edificio che ospita la Biblioteca Centralizzata: l’intervento per la realizzazione di un camino di aerazione è fuori dal sedime dell’edificio. In relazione al ventilato rischio di “vibrazioni che possano incidere sulla stabilità strutturale”, a seguito dell’attraversamento delle aree della facoltà di ingegneria a Papardo e del campo di baseball all’Annunziata, si precisa che gli scavi verranno realizzati con le più recenti tecnologie di scavo (Tbm) a una profondità di 30 metri nel primo caso e addirittura 80 nel secondo caso”.
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Certo che per usare le parole “impatto minimo” in merito ad aspetti riguardanti un’opera faraonica come il ponte sullo stretto ci vuole un grande coraggio …