L’Autorità Portuale ha avviato un’indagine di mercato che porterà all’individuazione degli operatori economici che potranno partecipare alla gara per l’affidamento del servizio di verifica della progetto da mettere in atto
Insieme agli svincoli costituisce uno dei grandi obiettivi che il primo cittadino, nelle vesti di Commissario Straordinario per l’emergenza traffico spera di poter portare a termine. Parliamo dell’ambizioso progetto per la realizzazione della piattaforma logistica-intermodale di Tremestieri, primo stralcio, i cui lavori, secondo quanto programmato dal sindaco di concerto con il Rup, l’ing, Francesco Di Sarcina, direttore tecnico dell’Autorità portuale, dovrebbero cominciare di qui a qualche mese. Superate o quasi le “grane” giuridico-amministrativa legate alla presentazione di dure ricorsi, rispettivamente da secondi e terzi classificati, Coedmar e Consorzio Pelagus (oggi si attende un giudizio del Consiglio di Stato), per la ditta Sigenco di Catania, vincitrice dell’appalto, in attesa della firma del contratto da 80 milioni di euro, potrebbe arrivare il tempo di pensare alla progettazione esecutiva, che dovrà però passare al vaglio dei un team di esperti.
Sulla scorta delle precedenti esperienze, tutt’altro che positive, (vedi progetto imbarcaderi Tremestieri), la Stazione Appaltante, ovvero l’Autorità Portuale, su espressa richiesta dalla Direzione Lavori, ha avviato un’indagine di mercato per individuare gli operatori economici che otterranno l’affidamento del servizio di verifica della progettazione esecutiva, per un importo a base d’asta di 168 mila euro, che non supererà i 200 mila. Nel dettaglio, secondo quanto previsto dal Rup, l’ing. Francesco Di Sarcina, un team di esperti, relazionerà sullo svolgimento del lavoro, dalla fase di avvio fino alla consegna del rapporto finale e del certificato che permetterà l’approvazione del progetto, con indicazione del numero, del contenuto e delle caratteristiche dei rapporti intermedi.
Un gruppo in cui verranno indicati i nominativi di tre esperti, con specifiche competenze: ingegneria marittima, con riferimento alle opere portuali e di rinascimento; ingegneria geotecnica con riferimento alle problematiche delle opere marittime nella loro interazione con suoli ad elevata sismicità; ingegneria strutturale e sismica con riferimento alle opere in acciaio che verranno valutate da un esperto di comprovata e primaria esperienza nazionale e/o internazione. Quest’ultimi dovranno documentare di non aver mai ricoperto alcun incarico nell’ambito del lavoro di progettazione e costruzione della piattaforma logistica, né in fase di progettazione preliminare, né in fase di progettazione esecutiva dell’appalto, né in fase di supporto tecnico alla predisposizione degli studi propedeutici alla redazione del progetto preliminare. Una garanzia in più richiesta dalla Stazione Appaltante, “in quanto l’opera presenta particolari complessità progettuali ed esecutive nei tre settore indicati, rispetto ai quali si intende assicurare il massimo raggiungimento degli obiettivi in qualità di progettazione.
