Messina si conferma generosa e solidale: donate circa 18 tonnellate di derrate alimentari

Messina si conferma generosa e solidale: donate circa 18 tonnellate di derrate alimentari

Messina si conferma generosa e solidale: donate circa 18 tonnellate di derrate alimentari

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domenica 06 Ottobre 2013 - 13:31

Padre Paolo: «Ancora una volta, Messina è prima per l’impegno dei volontari e per la generosità dei suoi figli che sicuramente, in un periodo di crisi e di disorientamento sociale, sono un concreto segno di speranza»

I messinesi si confermano generosi e solidali con i più bisognosi. La raccolta alimentare organizzata da Padri Rogazionisti, dall’Associazione di Volontariato Padre Annibale-onlus e dall’Associazione di volontariato Sant’Antonio è stata un successo.

L’evento ha visto la partecipazione di oltre 200 volontari appartenenti all’Associazione di volontariato P. Annibale Onlus, all’Associazione di volontariato della Mensa di Sant’Antonio, a gruppi di Scout dell’Agesci e dell’Assoraider, alle Associazioni di Protezione civile “Mari e Monti 2004” e “Sicilia Emergenza”, e a tante altre persone che hanno dato la loro disponibilità per la buona riuscita dell’iniziativa.

«In particolare – si legge in un comunicato – quest’anno abbiamo avuto anche la collaborazione di gruppi di studenti del quinto anno di alcuni Istituti Superiori, che hanno dato un valido contributo».

Durante la giornata sono state raccolte circa 18 tonnellate di derrate alimentari che saranno utilizzate per le realtà caritative dei Padri Rogazionisti di Messina, in particolare per le mense di Cristo Re e di Sant’Antonio, per gli ospiti delle Case di Accoglienza per senza fissa dimora maschile e femminile di Cristo Re e per le necessità degli indigenti. Padre Paolo Galioto ci tiene a ringraziare la cittadinanza tutta, i volontari e i punti vendita che hanno permesso di fare tale raccolta, in particolare i supermercati Qui Conviene, Despar, Eurodespar, Sigma, Bernava, Supermencati Vinci, Mercati Alimentari, Eurospin, Simply, Ard Discount e Carrefour».

«Ancora una volta- conclude Padre Paolo – Messina è prima per l’impegno dei volontari e per la generosità dei suoi figli che sicuramente, in un periodo di crisi e di disorientamento sociale, sono un concreto segno di speranza».

Un commento

  1. Questa è la risposta a tutti quei miei concittadini(solo sulla carta!) ,che si divertono ,spesso e volentieri senza nessun motivo,a catalogare i Messinesi come buddaci.
    Toglietevi questo vizio e state attenti quando pronunciate questa parola per strada(poi non vi lamentate,eh….).
    Ben vengano le critiche,ci mancherebbe,ma scrivere una parola che viene usata da persone di altre città per offenderci,io credo sia da idioti.
    I VERI MESSINESI SONO QUESTI:
    Ogni anno siamo i primi in fatto di solidarietà.
    Tutto il resto è “poesia”.
    DISTINTI SALVTI,Tomahawk.

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