Il Consiglio, le dimissioni, l'Agenzia: l'attenzione è tutta sul risanamento

Il Consiglio, le dimissioni, l’Agenzia: l’attenzione è tutta sul risanamento

F.St.

Il Consiglio, le dimissioni, l’Agenzia: l’attenzione è tutta sul risanamento

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sabato 01 Settembre 2018 - 06:02

Pioggia di commenti da dentro e fuori Palazzo Zanca dopo quanto accaduto giovedì sera in consiglio comunale. Parlano i consiglieri di OraMessina e Sicilia Futura, il presidente della I circoscrizione, CapitaleMessina e il Forum delle Donne

Reazioni politiche e reazioni dal mondo che vive fuori Palazzo Zanca. Reazioni inevitabili su quello che è accaduto giovedì sera in aula sulla questione sbaraccamento e soprattutto sulle conseguenze che quel dibattito ha scatenato. Vogliono dire la loro alcuni gruppi politici che siedono sugli scranni dell’aula consiliare, ma vogliono anche lanciare dei messaggi associazioni e movimenti che guardano ad una questione che non può essere ridotta alla mera politica ma che riguarda l’intera città di Messina.

ORAMESSINA

I consiglieri del gruppo di centrodestra presenti in aula (VEDI QUI), al momento del voto sui due emendamenti si sono divisi tra l’astensione e il voto favorevole, approvando poi l’ordine del giorno.

«Siamo tutti d’accordo che Messina non possa più soffrire di una simile vergogna, un dramma sociale che si perpetua nel tempo. Questo il motivo fondamentale per cui il gruppo Ora Messina apre alla creazione dell’Agenzia per il Risanamento, strumento utile e fondamentale per risolvere simile emergenza. Nessuna paura per le ultime parole del sindaco De Luca: quel “o passa l’Agenzia o mi dimetto” non influirà su quella che è una scelta ponderata e già espressa nel nostro intervento in consiglio comunale nel lungo incontro di giovedì 30 agosto. La nostra posizione, però, non vuol fermarsi all’appoggio. Riteniamo necessaria una nuova via dopo la gestione dello IACP, fallimentare nei numeri e nei risultati: i soli 600 alloggi assegnati in 28 lunghissimi anni pongono il limite ultimo di fiducia nei confronti del lavoro svolto. Non accetteremo, però, la nascita di un nuovo carrozzone in stile partecipate. La formazione di un cda lineare per incarichi e compensi ci tranquillizza, resteremo comunque vigili. La questione finanziaria ci apre a diversi quesiti, domande che questo consiglio non può negarsi: vorremmo conoscere la tempistica, nella speranza che sia di brevissima durata, per il trasferimento della somma di 500 mila euro basilare per la creazione dell’Agenzia. Allo stesso tempo riteniamo importantissimo conoscere i crediti residui derivanti dalla L.R. 10/90, somme destinate al risanamento della città di Messina. Infine l’impegno e la volontà della Regione di riprogrammare i 40 milioni dei fondi Poc.

SICILIAFUTURA

Per il fronte di centrosinistra parla il gruppo di SiciliaFutura, che ieri in aula ha optato per il voto contrario al primo emendamento e favorevole sul secondo.

«Ci saremmo aspettati ieri dal Sindaco che alzasse le barricate vista l’assenza dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture dalla seduta di Consiglio Comunale a lui dedicata e con lui concordata al solo scopo di fare ulteriore chiarezza sulla Istituenda Agenzia per il Risanamento. Sicilia Futura da sempre si è battuta apertamente per approvare subito la Delibera sulla istituzione della Agenzia per realizzare finalmente lo sbaraccamento di Messina. Ieri in Consiglio abbiamo semplicemente cercato di tutelare, attraverso un banalissimo Ordine del Giorno, la certezza dei fondi ( 500mila €) previsti in Finanziaria regionale proprio per lo start up di detta Agenzi. Per evitare dunque il rischio che il finanziamento possa essere distratto verso altri lidi politici non messinesi , come spesso è capitato in passato. Ci saremmo anzi aspettati dal Sindaco, primo artefice del finanziamento stesso, una piena solidarietà a questa iniziativa che tutela il suo lavoro da deputato regionale in tal senso. Ed invece, su una vicenda così chiara e rafforzativa di una scelta della Amministrazione comunale, si cerca il pretesto per mettere nell’angolo il Consiglio che avrebbe il solo torto di volere garantire le somme già stanziate per Messina. Con l’assenza in Aula dell’Assessore Regionale che avrebbe potuto e dovuto fare ulteriore chiarezza in merito, voler mettere sul tavolo le proprie dimissioni ad orologeria, caro Sindaco, ha in questo caso, con un Consiglio che si è dichiarato, quasi alla unanimità, favorevole ad una tua ottima iniziativa, uno strano significato politico che non comprendiamo».

DALLA PARTE DEL SINDACO

Si schiera dalla parte di De Luca il presidente della I Circoscrizione Giovanni Scopelliti che dichiara di provare imbarazzo per quanto accaduto in aula. «Un argomento delicato ed allo stesso tempo importante per lo sviluppo del nostro territorio, all'attenzione di ogni singolo consigliere comunale da oltre 20 giorni e trattato per oltre 5 ore in commissione, che non trova risposta in una seduta fiume di consiglio comunale per manifesta "incapacità politica" di alcuni consiglieri comunali che hanno preferito filosofeggiare sull'argomento trattato sprecando una ghiotta occasione per dimostrare all'intera città che siamo tutti dalla stessa parte, prescindendo dal colore politico, quando l'interesse comune prevale su qualunque altro tipo di interesse».

CAPITALEMESSINA

Doppio messaggio invece dal movimento rappresentato da Gianfranco Salmeri. «Si eviti di giocare sulla pelle della città. Il Consiglio non freni, dando alibi all’Amministrazione e De Luca non cada nella tentazione di sfruttare elettoralmente il momento favorevole. Si abbassino i toni, la posta in gioca è troppo alta, la battaglia per l’eliminazione della atavica vergogna delle baracche, alla quale De Luca ha indubbiamente impresso una spinta precisa e decisa, da Deputato prima e da Sindaco adesso, necessita del concorso di tutti. Il Consiglio comunale, eviti la tentazione di manovre ostruzionistiche, si rifuggano istinti di rivalsa, e soprattutto non si creino alibi politici all’Amministrazione. Dall’altro lato il Sindaco porti avanti il suo progetto: si comprende la fretta di voler fare, e la condividiamo, ma le prerogative del Consiglio comunale vanno comunque rispettate.

Ma soprattutto sfugga De Luca alla tentazione di voler capitalizzare il consenso che vede crescere attorno alla propria azione amministrativa, puntando ad elezioni anticipate. La città non può permettersi un periodo di crisi amministrativa, un'ulteriore fase di commissariamento.

FORUM DELLE DONNE

«Che lo sbaraccamento e il risanamento fosse un tema scottante, lo abbiamo percepito subito alcune dichiarazioni rese da alcuni “dinosauri della politica messinese” che, pur avendo per lungo tempo ricoperto importanti incarichi politici e gestito politicamente lo I.A.C.P., non hanno portato nessun beneficio alla città di Messina. 
Lo strappo tra il Consiglio Comunale e il Sindaco di Messina, non si è consumato sui contenuti bensì su una precisa volontà di bloccare un processo che la città attende da oltre 50 anni.
Quando è stato approvato dall’ARS l’art. 62, della Legge regionale n° 8 del 2018, probabilmente per molti politici non era immaginabile che il “provincialotto” Cateno De Luca potesse vincere le elezioni a Sindaco del Comune di Messina. Quindi l’agenzia poteva tranquillamente rimanere lettera morta, tanto i cittadini messinesi non se ne sarebbero resi conto».


Il Forum delle Donne chiede: «Dov’è la politica in questa città? Perché Messina contrariamente a quanto accade nelle altre città siciliane, non guarda agli interessi della collettività, dei cittadini, dei deboli, degli indifesi, degli ultimi. Dov’erano questi politici quando la regione ha distratto i fondi del risanamento destinati a Messina? 
Il Forum delle donne lancia un monito: «Noi non staremo ferme e zitte. Al contrario, nei prossimi giorni organizzeremo l’assemblea delle donne che vivono nelle baracche che dentro il forum hanno la loro rappresentanza e insieme a loro costruiremo la mobilitazione».

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