Reggio."Deep 1": sequestrati tre depuratori, sanzioni per 400mila euro e 51 denunce

Reggio.”Deep 1″: sequestrati tre depuratori, sanzioni per 400mila euro e 51 denunce

Dario Rondinella

Reggio.”Deep 1″: sequestrati tre depuratori, sanzioni per 400mila euro e 51 denunce

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venerdì 29 Aprile 2022 - 12:08

Sono state contestate sanzioni pecuniarie, per un totale di 400mila euro, mentre 51 persone denunciate per reati ambientali

REGGIO CALABRIA – L’operazione, “Deep 1”, con i carabinieri forestale di Reggio Calabria che hanno effettuato una serie di controlli volti alla prevenzione ed al contrasto dell’inquinamento ambientale che ha interessato la fascia medio-costiera ionica, tirrenica e dello stretto della provincia di Reggio Calabria, ha portato al sequestro di tre depuratori nei comuni di Ardore, Stignano e Bivongi.

Sigilli anche ad una stazione di sollevamento delle acque reflue a Campo Calabro, e al canale collettore del Comune di Sant’Agata del Bianco e a 29 attività produttive inquinanti tra cui 4 cementifici, 14 autolavaggi, 2 autofficine, 2 lavanderie industriali e 4 imprese agricole per plurime violazioni in ordine alla normativa di settore.

Sono 48 gli impianti di depurazione e 41 le attività produttive controllati durante l’intervento disposto dal Comando Legione carabinieri “Calabria” d’intesa con il comando della Regione carabinieri forestale e la partecipazione dello squadrone eliportato “Cacciatori” e il supporto aereo dell’ottavo Nucleo elicotteri di Vibo Valentia. I tre depuratori e la stazione di sollevamento sono stati sequestrati per violazioni della normativa in materia di gestione degli impianti e omesso smaltimento di fanghi. Sono stati, inoltre, eseguiti in totale 74 campionamenti di acque di fanghi da depurazione.

Al termine del controllo, infine, sono state contestate sanzioni pecuniarie, per un totale di 400mila euro, mentre 51 persone denunciate per reati ambientali. Inoltre, sono state eseguite perlustrazioni in territorio impervio, risalendo alcuni corsi d’acqua, tra cui i fiumi Mesima e Petrace che sfociano sulla costa tirrenica, il torrente Caserta e la Fiumara Annunziata a Reggio Calabria, nonché i torrenti nella piana di Gioia Tauro e nella Locride, fino alle sorgenti nell’eventualità che alcune aziende, distanti anche centinaia di metri dal torrente, attraverso tubazioni abusive possano sversare liquami direttamente nell’alveo fluviale.

L’operazione “Deep 1” mira alla prevenzione ed al contrasto dell’inquinamento ambientale. “Basti pensare – è detto in una nota stampa – che nel 2019 in Calabria sono state dichiarate 34.072 tonnellate di fanghi regolarmente trattati a fronte di una popolazione di un milione e 860mila abitanti mentre, a titolo meramente indicativo, sono state 90.660 invece le tonnellate dichiarate, sempre nel 2019, per un milione e 600mila abitanti nella regione Sardegna e, ancora, 299.814 tonnellate di fanghi trattati dalla Puglia nello stesso anno a fronte di circa 4 milioni di abitanti”

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