Rifiuti Covid, a Messina è scontro totale. La Regione accusa il Comune. De Luca: "Depistatori"

Rifiuti Covid, a Messina è scontro totale. La Regione accusa il Comune. De Luca: “Depistatori”

Francesca Stornante

Rifiuti Covid, a Messina è scontro totale. La Regione accusa il Comune. De Luca: “Depistatori”

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venerdì 22 Gennaio 2021 - 08:00

In un documento inviato alla Prefettura, due dirigenti regionali ricostruiscono la vicenda rifiuti addebitando precise responsabilità al Comune. De Luca risponde annunciando denunce

Sui rifiuti Covid a Messina ormai è lotta senza quartiere. I rifiuti dei positivi in quarantena a casa sono diventati oggetto di scontro violentissimo per il sindaco Cateno De Luca. E così, nella guerra contro l’Asp e la gestione dell’emergenza Covid, finisce anche la questione rifiuti. Da un lato le consuete dirette condite da affermazioni pesantissime, carteggi e annunci di denunce alla Magistratura da parte del sindaco. Dall’altro i tavoli tecnici con Asp e Regione per mettere in piedi un servizio attraverso MessinaServizi. Nel mezzo i poveri messinesi positivi al Covid che in questo momento non possono fare altro che collezionare sacchi di immondizia nei balconi. Per chi li ha.

Il servizio e la guerra politica

Tra mille diatribe, MessinaServizi ha iniziato due giorni fa ad occuparsi del servizio che prima era svolto dalla ditta Medieco, per conto dell’Asp di Messina. Il presidente della società Pippo Lombardo ieri ha chiesto ai cittadini pazienza e comprensione perché gli arretrati da recuperare sono tanti e perché c’è ancora il problema degli elenchi non forniti in modo completo ed esaustivo dall’Asp. Problemi che in realtà nei mesi scorsi aveva evidenziato anche la ditta privata che si era occupata dei servizi. Tanto che le segnalazioni di cittadini alle prese per giorni e giorni con i rifiuti erano tantissime ogni giorno. MessinaServizi però intanto ha iniziato. Dunque, questione chiusa? Tutt’altro. La partita rifiuti si gioca su due tavoli: quello operativo, che per i cittadini è sicuramente quello più importante, e quello politico che è diventato miccia di un nuovo scontro tra De Luca, l’Asp e la Regione. 

Gli attacchi di De Luca

L’argomento è stato al centro della diretta di ieri sera del sindaco De Luca che ha usato espressioni pesantissime per descrivere quello che, secondo lui, è la cornice che si sta delineando attorno alla questione rifiuti Covid. De Luca ha parlato di “pupi e pupari” e di un sistema di connivenze messo in moto per costruire gli estremi per portare a procedimenti giudiziari contro di lui. Ha puntato il dito contro l’assessore Ruggero Razza, contro il direttore del Dirigente regionale del Dipartimento Acqua e rifiuti Calogero Foti, contro il direttore dell’Asp Paolo La Paglia. 

Il documento della Regione

A scatenare l’ennesima sfuriata di De Luca è stata una relazione trasmessa alla Prefettura di Messina dai Dipartimenti Acqua e rifiuti dell’Assessorato regionale all’Energia e Pianificazione strategica dell’Assessorato regionale alla Salute. Nella nota, i dirigenti Calogero Foti e Mario La Rocca ricostruiscono quelle che sono state le ultime vicende sulla gestione dei rifiuti covid a Messina. Si parte da quello che è il quadro normativo che regola tutto: l’ordinanza n.2/Rif del 25 settembre 2020 del presidente della Regione Musumeci. All’articolo 3, l’ordinanza regionale prevede che: “L’Azienda Sanitaria Provinciale, nei casi di motivata e dimostrata impossibilità, anche sopravvenuta, ad effettuare il servizio di cui al punto precedente, ne dà tempestiva comunicazione ai Comuni. In tali circostanze, il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento è disposto dal Comune nel rispetto del Codice dei Contratti”. 

A supporto e a chiarimento dell’ordinanza c’è poi la nota del 18 novembre 2020 del Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti che precisa che i costi relativi al servizio “devono essere posti a carico della ASP territorialmente competente, sia se provvede direttamente, sia se, in sua vece, provveda il Comune”.

Cosa è successo a Messina

Sulla scorta del quadro normativo, i due dirigenti ricostruiscono poi quello che è accaduto a Messina negli ultimi giorni. Citano la nota del 5 gennaio con cui l’Asp chiedeva al Comune di provvedere, tramite la propria società MessinaServizi, ad effettuare il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti dei positivi. La ditta Medieco, infatti, il 31 dicembre aveva comunicato all’Asp di non essere più in grado di esperire il servizio, visto l’esponenziale aumento dei casi. E dunque l’Asp, cinque giorni dopo, chiedeva al Comune di manifestare la propria disponibilità e comunicare la data in cui avrebbe preso in carico il servizio. Specificando che i costi sarebbero stati a carico dell’Asp che avrebbe riconosciuto la somma di 50 euro più Iva per ogni singolo prelievo per utenza, stessa cifra corrisposta fino a quel momento alla ditta Medieco. 

Il sindaco De Luca e il presidente di MessinaServizi Pippo Lombardo spiegano di aver risposto subito all’Asp. I dirigenti regionali scrivono che il Comune di Messina rispondeva l’8 gennaio, con una nota firmata dall’assessore Musolino, che evidenziava il carattere approssimativo dei dati comunicati dall’Ufficio per l’emergenza Covid in relazione al numero dei soggetti attualmente positivi.

Il 12 gennaio

Arriviamo così al 12 gennaio. Da quel giorno, si legge nella nota, “l’Ufficio straordinario per la gestione dell’emergenza territoriale da Covid-19 per la provincia di Messina ha provveduto e provvede quotidianamente a comunicare al Comune di Messina i dati, costantemente aggiornati, sui soggetti attualmente positivi in isolamento domiciliare, per un totale, alla data del 16 gennaio 2021 di 1.167 utenze comunicate”. Quel pomeriggio, infatti, si era svolto un incontro che si era chiuso con l’impegno da parte di MessinaServizi a iniziare già dall’indomani. Ma quella sera De Luca, durante la sua diretta di fuoco, bloccò tutto. Nel frattempo però il 13 gennaio iniziavano le vaccinazioni per i primi dipendenti di MessinaServizi.

Il braccio di ferro per un “contratto”

Ma vediamo come continua il documento dei dirigenti regionali. “Successivamente, il Comune di Messina chiedeva all’Asp l’adozione di un apposito atto formale, ritenuto necessario ai successivi adempimenti amministrativo-contabili finalizzati a individuare e vincolare una fonte di finanziamento esterna di importo pari a 1,5 milioni di euro”.

Richiesta che De Luca ha ribadito in ogni sede, invocando un contratto, una convenzione, una stipula di un atto che mettesse nero su bianco il passaggio del servizio. Un punto che è stato al centro di diversi incontri, anche di una riunione in Prefettura. Un passaggio formale che non è previsto né dall’ordinanza regionale né dalle successive note dell’assessorato regionale. Tanto che nel frattempo diversi altri Comuni della Sicilia hanno preso il controllo della gestione rifiuti Covid al posto delle Asp territoriali con affidamenti a ditte private o alle proprie società in house dei rifiuti. 

“Ritardi e inadempienze del Comune”

Infatti, i dirigenti regionali sono perentori: “Le non condivisibili richieste avanzate dal Comune di Messina hanno determinato ritardi e inadempienze nella gestione del servizio di raccolta dei rifiuti delle utenze di tipo A, esclusivamente addebitabili all’Ente comunale, con grave nocumento per la sicurezza e la salute pubblica, cui, tuttavia, l’Asp di Messina, per il tramite della ditta affidataria Medieco, ha in ogni caso cercato di sopperire, seppur con le già evidenziate difficoltà”.

Per i dirigenti regionali ci sono pochi dubbi e il quadro normativo non lascia spazio a interpretazioni diverse: “E’ compito del Comune garantire la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani delle utenze di tipo A nel territorio di propria competenza, nei casi in cui l’Azienda sanitaria provinciale – cui la gestione del servizio compete in via ordinaria – non sia in grado di provvedervi”. Il 5 gennaio l’Asp ha esplicitato l’impossibilità di effettuare autonomamente il servizio. Dunque la responsabilità, come prevede l’ordinanza regionale, è stata immediatamente trasferita al Comune. 

Il 20 gennaio MessinaServizi ha iniziato ufficialmente a occuparsi della raccolta e smaltimento dei rifiuti Covid. Ma gli strascichi di quanto accaduto in questi giorni rischiano di diventare una slavina. De Luca ha annunciato che domani presenterà un’altra denuncia all’autorità giudiziaria. Ha snocciolato le date di tutte le note inviate fin dall’8 novembre da Comune e MessinaServizi all’Asp. Non accetta che adesso si “costruiscano” carte che possono trasformarsi in potenziali procedimenti giudiziari nei suoi confronti. 

Le parole di De Luca

Ieri pomeriggio c’è stato un altro incontro convocato proprio dal Comune. Secondo quanto dichiarato da De Luca, il dirigente Calogero Foti non avrebbe neanche letto la nota che ha firmato insieme al collega La Rocca e che da Palermo è stata indirizzata alla Prefettura. Ha dichiarato che il direttore sanitario dell’Asp Benedetto Alagna avrebbe ammesso le disfunzioni dell’Asp nella compilazione degli elenchi dei positivi. Ha parlato di falsità, di delinquenti, di depistatori. De Luca ha parlato anche di interessi e costi gonfiati in quello che definisce “l’affare dei rifiuti Covid in Sicilia”. Una lotta senza quartiere. Di cui però in questo momento ai cittadini interessa poco se devono continuare ad accumulare spazzatura oltre a combattere il Covid.

9 commenti

  1. Presidente Musumeci……AIUTOOOOO…..!!!! Non ne possiamo più di inutili dirette…..facebuk….

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  2. Non mi sembra che faccia parte del DPCM seguire le dirette del sindaco.
    Basta non collegarsi, la verità sapete qual’e’ che nella sua teatralità dice tante verità.

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    1. Solo quelle che gli fanno comodo immagino, come tutti noi esseri umani, ma soprattutto come tutti i politici in genere.
      Buona giornata.

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    2. Francesco, io non guardo le dirette “facebuc” di Di Luca, già sono confuso di mio, se poi mi metto ad ascoltare uno che si sveglia la mattina e non sa nemmeno quale piede appoggiare per primo a terra e fa molta confusione, figuriamoci a gestire un evento cosi drammatico per Messina…..mi perdo. Poi se aggiungiamo anche Daffine……la frittata è servita…..

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  3. Una battaglia politica sulla pelle della gente: una calorosa pernacchia a De Luca che invece di lavorare umilmente per risolvere i problemi della città da lui amministrata, perde tempo in liti personali. Il peggiore sindaco di tutti i tempi!

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    1. Concordo crea scompiglio e confusione

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  4. Non se ne può più di questo soggetto che non fa altro che mistificare la realtà ed arrampicarsi continuamente sugli specchi a discapito di tutto e tutti. Presidente Musumeci, Prefetto, fate qualcosa: liberateci al più presto da questo vanesio incapace ed incompetente.

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  5. Concordo pienamente con Santino: un vanesio incapace ed inconcludente che ha portato definitivamente questa Città alla distruzione totale; il peggio del peggio che poteva capitarci. Fate presto toglietevelo di mezzo ai xx………xx!!!!!!!!!!!!

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  6. le cose giuste…. oggi messinaservizi è passata a ritirare i nostri rifiuti…. purtroppo siamo capitati in questo periodo di transizione tra una ditta e l’altra. avevamo rifiuti in casa da due settimane. comunque, un consiglio per tutti….. se ancora da voi non sono venuti, fate una segnalazione a messinaservizi oltre che all’asp. io l’ho sollecitata oggi e oggi stesso sono venuti.

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