Emergenza abitativa: 900 famiglie aspettano ancora un alloggio

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Emergenza abitativa: 900 famiglie aspettano ancora un alloggio

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martedì 04 Dicembre 2012 - 10:25

La denuncia è del consigliere della terza circoscrizione Libero Gioveni che già il marzo scorso aveva presentato un'interrogazione all'amministrazione Buzzanca per conoscere i dettagli della questione. Le domande rischiano anche di essere annullate e Gioveni si rivolge a Croce perché intervenga sul settore risanamento, "miseramente fallito"

900 famiglie in attesa di un alloggio e nessuna risposta dal Dipartimento Risanamento. Sulla questione, ancora una volta, interviene Libero Gioveni. Il consigliere aveva infatti presentato un’interrogazione nel marzo scorso all’ex Sindaco Buzzanca e all’ex assessore alle politiche abitative Sparso e ora ritorna a denunciare il totale immobilismo che regna nell’ambito dell’emergenza abitativa nonostante l’approvazione il 19 aprile scorso, da parte del Consiglio Comunale, del nuovo Regolamento per l’assegnazione alloggi che era stato deliberato il 10 settembre 2011 dall’ex giunta municipale.

Nessuna chiarezza, anzi, si paventa il rischio che le istanze presentate dal gennaio 2009 possano essere azzerate: “Se ciò dovesse verificarsi, si assisterebbe senza mezzi termini per la seconda volta in 3 anni e mezzo – dichiara il consigliere – ad un inaccettabile “modus operandi” che saprebbe di autentico sberleffo nei confronti di una categoria di cittadini certamente svantaggiata”.

Gioveni ricorda, infatti, che molte di queste famiglie, all’atto della pubblicazione del bando per l’emergenza abitativa esitato dall’ex assessore al ramo Pippo Rao con delibera di giunta del 16 ottobre 2008 e successivamente varato con atto dirigenziale del 5 gennaio 2009, si erano già viste definitivamente archiviare le loro istanze presentate negli anni per l’assegnazione di un alloggio, proprio a causa del subentrare di nuove regole e requisiti voluti dalla decaduta Amministrazione (sfratto esecutivo e ordinanza di sgombero). E già allora, quindi, l’annullamento delle vecchie istanze suonò come un mero atto di ingiustizia che, seppur non immediatamente digerito dagli interessati, venne alla fine accettato.

“Gli unici lenti e macchinosi movimenti registrati nell’ultimo periodo – puntualizza l’esponente Udc – sono stati le convocazioni per qualche nucleo appartenente agli elenchi collaterali in cui risultano inseriti coloro i quali che, oltre a ritrovarsi in stato di emergenza abitativa, posseggono anche il requisito di risiedere in zona Risanamento. Per il resto tutto tace”.

“Il Commissario Croce, quindi – conclude Gioveni – che certamente e giustificatamente risulta al momento impegnato in ben altri fronti, così come riesce con magistrali “colpi di penna” ad intervenire sulla riforma del Decentramento, si occupi anche di un settore delicato come quello del Risanamento in cui la politica negli anni ha miseramente fallito”.

2 commenti

  1. 900 famiglie che votano no?
    Come se non si sapesse come vengono gestite le abitazioni

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  2. E intanto ci sono immobili di proprietà pubblica o sequestrati alla mafia disabitati o concessi ad associazioni!La legge andrebbe modificata:sul territorio comunale dovrebbe esserci un’unica graduatoria di assegnatari basata sul reddito del nucleo familiare,rapportato al numero dei suoi componenti.Ma non c’è nessun politico interessato a proporre questo? O forse anche in questo campo c’è clientelismo?

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