S. Teresa. Al "Val D'Agrò" in scena l'amore tra De Roberto e la nobildonna Ernesta Valle Ribera

S. Teresa. Al “Val D’Agrò” in scena l’amore tra De Roberto e la nobildonna Ernesta Valle Ribera

Redazione

S. Teresa. Al “Val D’Agrò” in scena l’amore tra De Roberto e la nobildonna Ernesta Valle Ribera

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venerdì 25 Marzo 2022 - 16:27

Repliche sabato e domenica. Protagonisti Liliana Randi e Angelo D'Agosta, regia di Giovanni Anfuso

S. TERESA – Nuovo appuntamento in cartellone al Teatro Val d’Agrò di S. Teresa di Riva. Sabato 26 marzo (alle 20.30) e domenica 27 marzo (alle 18.30) andrà in scena “Si dubita sempre delle cose più belle”, con Liliana Randi e Angelo D’Agosta, per la regia di Giovanni Anfuso. Una bella pagina di letteratura, un corposo carteggio d’amore tra Federico De Roberto, autore de “I Vicerè” e la nobildonna Ernesta Valle Ribera.

Un’ardente storia d’amore, ricostruita attraverso le numerose lettere dei due amanti, ora lette, ora recitate, che sottolineano la fragilità di un uomo e di una donna che per sei anni hanno vissuto un amore romantico, passionale, intenso, ma con il timore, come tutti gli innamorati, che potesse prima o poi finire.
Una storia proibita che avrebbe potuto suscitare scandalo nell’Italia di più di cento anni fa.
Quest’amore carnale e passionale, come tutte le storie che non potrebbero essere, si conclude con la decisione più dolorosa: lasciarsi! Decisione più volte rimandata, perché, come scrive Ernesta, “Ogni gioia col dolore si compra”.

La Compagnia Sikilia e il suo direttore, Cettina Sciacca, stanno cercando, non con poche difficoltà e timori, di portare avanti la stagione teatrale 2022 e riuscire a concluderla. Proprio a tal proposito i Sikilia hanno voluto ringraziare coloro i quali hanno creduto in loro e li hanno supportati con i fatti, con un sostegno economico, nonostante le difficoltà in tutti i settori, che li hanno sostenuti con gli abbonamenti e i biglietti, con la generosità e la stima di cui sono stati circondati in questo durissimo periodo che ancora, purtroppo, non è finito. “Senza l’aiuto di tutti – dice Cettina Sciacca – sarebbe stato impossibile riaprire il Teatro”.

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