Consegna del cero votivo alla Madonna di Montalto e volo della colomba. Nel pomeriggio Sant’Antonio

Consegna del cero votivo alla Madonna di Montalto e volo della colomba. Nel pomeriggio Sant’Antonio

Consegna del cero votivo alla Madonna di Montalto e volo della colomba. Nel pomeriggio Sant’Antonio

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sabato 18 Giugno 2011 - 08:51

Dopo il rito religioso di questa mattina in onore della Protettrice della città, Nel pomeriggio processione in onore della Madre di Dio e in via Santa Cecilia tradizionale sfilata del carro di Sant’Antonio

Si è tenuta questa mattina nel santuario della Madonna di Montalto, il solenne Pontificale, in onore della protettrice speciale della città, presieduto dall’Arcivescovo, mons. Calogero La Piana, alla presenza di autorità religiose, civili e militari. Al Pontificale è seguito l’alzabandiera ed il tradizionale “volo della colomba” e, dopo la Santa Messa delle ore 18, si svolgerà la processione con la benedizione sulla città. La processione si snoderà lungo le vie Dina e Clarenza, viale Principe Umberto, Grattoni, Rocca Guelfonia, delle Carceri, e Dina e Clarenza. Il sindaco Buzzanca, nel corso della cerimonia mattutina, a nome della Città, offrirà il cero di 25 libbre, seguendo la tradizione istituita dal decreto del Senato messinese il primo marzo 1745, in ringraziamento dell’intervento della Madonna durante la peste del 1743.
L’intervento della Madonna di Montalto – apparsa come una “Dama Bianca” – valse a salvare la città dall’assedio dei Saraceni e degli Angioini durante la guerra del Vespro del 1282. La notizia della prodigiosa apparizione della “colomba” sulla Caperrina, è stata trasmessa da una pia tradizione. “Fra Nicola”, un eremita del Terz’Ordine di San Domenico, che viveva in una cella presso il Colle, aveva avuto una visione nel giugno del 1294, la Madonna, che era stata vista sulle mura della città in difesa dei messinesi durante l’assedio angioino, che gli ordinò di convocare i Maggiorenti della città perché si trovassero a mezzogiorno sulla spianata della Caperrina per indicare loro il sito dove i messinesi avrebbe dovuto costruire una chiesa, a Lei dedicata, con il titolo di Santa Maria dell’Alto. Non fu difficile per il frate convincere il vescovo, il Senato della città, il clero ed i cittadini, i quali, all’ora fissata, videro apparire sulla spianata del Colle della Caperrina una “bianca colomba” che, volando lentamente, designò il luogo per la costruzione della chiesa. La regina Costanza, informata, venne in corteo a porre la prima pietra. In meno di un anno il Santuario era, nelle linee essenziali, ultimato ed aperto al culto. Il 9 gennaio 1295 il Senato aveva affidato in custodia il Santuario alle Monache Cistercensi perché lo tenessero e lo possedessero per parte e a nome dell’Università. Il 31 ottobre 1302, il Notaio Gavido De Perpetto stipulò il contratto di donazione irrevocabile a Suor Giovanna, abadessa del Monastero del Santuario, con tutti i diritti e pertinenze. Dal 1612, per iniziativa dell’abadessa Suor Flavia Merullo, fu scelto il 12 giugno per la Festa, detta “della Colomba” per il “segno” promesso dalla Bianca Signora che chiese la costruzione del Santuario.
Date memorabili rimangono la Vittoria di Lepanto, perché in Montalto si salì a pregare e si ritornò a ringraziare la Beata Vergine; la cessazione della peste del 1743, dopo le accorate preghiere qui elevate alla Vergine; la ricostruzione di Messina dopo il terremoto del 1908, per la Baracca – Santuario regalata da S. Pio X quale “segno “propiziatorio” posto per la corale preghiera dei messinesi con Maria alla Divina Provvidenza. Il colle della Caperrina è diventato il centro della devozione mariana più importante per Messina e Diocesi. Lo storico orologio del Campanile del Duomo rievoca il prodigioso evento alla memoria della città e dei turisti, con una raffigurazione nella terza finestra (dal basso) nella quale, dalla roccia, sorge la chiesa di Montalto.
Sempre nel pomeriggio si celebra anche la festività di S. Antonio. Sul carro trionfale alto 7 metri, trovano posto i bambini dell’Antoniano vestiti da marinaretti ed il Santo posto sopra il mondo, rivestito di tutti i preziosi, che i devoti portano come voto al Santuario con migliaia di fiori. La tradizione si è affermata durante il secolo scorso ad opera di Sant’Annibale Maria di Francia, Santo della città di Messina, istitutore del culto a Sant’Antonio e fondatore del Santuario e Orfanotrofio Antoniano. Sono ogni anno migliaia e migliaia i fedeli, devoti, pellegrini, e turisti provenienti da ogni parte del sud Italia, che assiepano le vie del centro della città per assistere alla tradizionale Processione di S. Antonio con il Carro Trionfale. La secolare processione punto di riferimento per i devoti antoniani, è entrata a pieno titolo a far parte del tessuto sociale, culturale e tradizionale di Messina e Provincia, ed iscrive ogni anno pagine di fede, di amore, di grazie e miracoli, che il Santo dispensa agli ammalati, ai bambini, ai giovani e soprattutto ai cittadini messinesi che considerano il Santo di Padova come il loro “S. Antonio di Messina”. Questa tradizione voluta e sollecitata da S. Annibale Maria Di Francia ha valicato i confini cittadini, ed ha raggiunto molti centri della Sicilia, della Calabria e della Puglia, tanto da far proclamare a pieno titolo Messina “Città Antoniana per eccellenza”. Sabato 18, all’evento religioso, sarà presente Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Gianfranco Girotti, Arcivescovo e Reggente della Penitenzieria Apostolica della Città del Vaticano, che celebrerà alle ore 18 la Messa Solenne e alle 19,30 presiederà la Processione con il Carro Trionfale ed il mezzo busto Reliquiario di S. Antonio, dono della Basilica di Padova alla Basilica messinese, come segno della grande devozione al Santo. Al termine della processione l’Arcivescovo terrà il suo discorso conclusivo e benedirà i pellegrini e affiderà la Città di Messina a S. Antonio. Alle ore 21 è previsto lo spettacolo di fuochi pirotecnici in piazza Annibale Di Francia, ed alle ore 21.30 la S. Messa.

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