Semplificazione amministrativa regionale: un convegno all’Unime sulla nuova legge

Semplificazione amministrativa regionale: un convegno all’Unime sulla nuova legge

Vittorio Tumeo

Semplificazione amministrativa regionale: un convegno all’Unime sulla nuova legge

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venerdì 14 Giugno 2019 - 07:41

L’incontro si terrà lunedì 17 all’Accademia Peloritana dei Pericolanti. Interventi dei docenti Astone e Moschella. Ospiti gli assessori regionali Grasso e Armao

Sono state certamente disilluse le aspettative di coloro i quali a vario titolo non avevano guardato di buon occhio il via libera che l’Assemblea Regionale Siciliana ha invece dato (con 35 voti favorevoli, 6 astenuti e nessun contrario) alla legge regionale sulla semplificazione amministrativa. Un intervento atteso, che si propone di “semplificare” appunto, il dialogo tra la pubblica amministrazione e i consociati, talvolta lentissimo e non privo di ostacoli. Ed è proprio alla “Semplificazione del procedimento amministrativo della nuova normativa siciliana” che è dedicato il convegno in programma lunedì 17 giugno 2019 alle ore 16:00 nella prestigiosa Accademia Peloritana dei Pericolanti. L’Università infatti, non poteva che guardare con interesse alla recentissima normativa, al punto tale da dedicarle un apposito seminario frutto del sinergico incontro tra mondo universitario e mondo politico regionale. Il tavolo dei lavori sarà composto infatti, per il primo profilo, da esponenti della dimensione accademica, tra cui il Prof. Avv. Francesco Astone, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Messina e Ordinario di Diritto Amministrativo nello stesso dipartimento. L’iniziativa, per rilevanza contenutistica, si inserisce proprio nel quadro di riferimento didattico della cattedra di cui è titolare il Prof. Astone.

Francesco Astone

Da qui deriva la scelta di far analizzare il tema dallo studioso del diritto amministrativo, ramo del diritto pubblico le cui norme regolano appunto l’organizzazione della P.A., le attività di perseguimento dei pubblici interessi e i rapporti tra le varie manifestazioni del pubblico potere e i consociati, in relazione al quale questi ultimi sono portatori di un interesse legittimo. Oltre all’intervento del Prof. Astone è previsto quello del Prof. Giovanni Moschella, Prorettore Vicario dell’Ateneo.

Giovanni Moschella

Per quanto invece attiene la sfera squisitamente politico-amministrativa, saranno ospiti, in rappresentanza del governo Musumeci, l’On. Avv. Bernardette Grasso, in qualità di Assessore regionale alle Autonomie Locali e alla Funzione Pubblica e l’On. Prof. Gaetano Armao, come Vice Presidente della Regione Siciliana e Assessore Regionale all’Economia.

Bernardette Grasso
Gaetano Armao

L’iniziativa governativa battezzata da Sala d’Ercole infatti, è nata proprio dalla cooperazione dei due assessori con l’intento di far adottare alla Regione un modello di amministrazione innovativa e sburocratizzata. Le relazioni degli intervenuti saranno precedute dai saluti del Magnifico Rettore dell’Università, Prof. Salvatore Cuzzocrea e del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina, Avv. Vincenzo Ciraolo. Il mondo dell’imprenditoria sarà invece rappresentato dal Dott. Carmelo Picciotto, Presidente di Confcommercio, dal Dott. Ivo Blandina, Presidente della Camera di Commercio e dall’Ing. Sveva Arcovito, Presidente dei Giovani Imprenditori – Sicindustria Messina. Dopo gli indirizzi di saluto si entrerà nel vivo dell’argomento. Si era accennato poc’anzi, al carattere esemplificativo ed estremamente versatile della legge, con la quale la Regione rinfresca la normativa in ambito di procedimenti amministrativi, sorpassando così la legge del 1991 che aveva fino ad ora regolato l’attività della burocrazia regionale. Di che cosa si occupa la nuova disposizione? La risposta è presto detta. Di tempi di produzione degli atti amministrativi, di trasparenza, poteri sostitutivi in caso di inerzia e tanto altro. La legge infatti, tra i suoi punti essenziali individuati nei 38 articoli che la compongono, ha posto il limite di 90 giorni per le risposte che dovranno promanare dai vari uffici della Regione ed essere fornite in conferenza dei servizi e ha contemplato anche casi in cui il silenzio ha valore di assenso. Così facendo, ha risolto tout court la vecchia questione attinente alla rilevanza del silenzio della P.A. di fronte a specifiche istanze o sollecitazioni del privato scartando le altre opzioni del silenzio-rifiuto e del silenzio-inadempimento. Ma non solo. Infatti, con questa legge, la Regione chiama a nuove e precise responsabilità i dirigenti, che avranno il compito di individuare un responsabile dei procedimenti amministrativi e in caso di inerzia da parte di questi arrogare a sé la pratica stessa. Il provvedimento potrebbe anche apportare significative novità in tema di eventuali richieste di risarcimento danni da parte dei privati; secondo la legge infatti la regione potrebbe, in casi come quello prospettato, rivalersi direttamente sui propri dipendenti. Infine, l’intervento normativo avrà efficacia in tutto il territorio della Regione e concernerà anche i Comuni e tutti gli Enti pubblici ed aziende a questa collegate.

Vittorio Tumeo

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