Costrinse la ex a salire in auto con lui per litigare. I carabinieri liberarono la ragazza e arrestarono lui. Il messinese è stato condannato a 9 mesi per sequestro di persona

Condanna ridotta a nove mesi e cade il divieto di avvicinamento alla ex fidanzata per un 55enne messinese di Santo Stefano Briga, fermato nel 2018 dai Carabinieri dopo aver aggredito e “sequestrato” la ex convivente.

L’uomo, difeso dall’avvocato Franco Rosso, è comparso davanti alla Corte d’Appello, che gli ha scontato la pena e gli ha concesso la sospensione e la non menzione. In primo grado era stato condannato ad un anno e 8 mesi, mentre l’Accusa ne aveva chiesti 6.

Il cinquantacinquenne era stato arrestato dai Carabinieri nel giugno di due anni fa, nella zona industriale di via Acireale. Due persone lungo la strada hanno chiesto l’intervento di una pattuglia del Nucleo Radiomobile, raccontando di una lite in corso, su un’auto, tra un uomo e una donna. Avvicinatisi, i militari si sono accorti che nel veicolo c’era una ragazza che provava a divincolarsi, mentre l’uomo accanto le urlava contro.

Liberata la donna, gli uomini dell’Arma ne hanno raccolto la testimonianza, scoprendo che i due avevano convissuto per due anni, poi però lei aveva interrotto la relazione. Il cinquantacinquenne, però, a più riprese l’aveva avvicinata, avevano litigato in diverse occasioni ed erano volati ceffoni. Anche quel giorno lui l’aveva raggiunta mentre era in auto con degli amici, l’aveva strattonata fuori e costretta a salire sulla sua auto, le aveva tolto il cellulare ed era cominciata una concitata discussione, con lei che cercava inutilmente di scappare. Da lì l’arresto dell’uomo, accusato di sequestro di persona.

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