Messina: i tre punti prima medicina, ma c’è tanto da lavorare per Bertoni

Messina: i tre punti prima medicina, ma c’è tanto da lavorare per Bertoni

E. Rig.

Messina: i tre punti prima medicina, ma c’è tanto da lavorare per Bertoni

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E. Rig. |
lunedì 03 Ottobre 2011 - 22:03

La vittoria aiuta dal punto di vista del morale e della classifica. Il tempo permetterà alla squadra di assimilare i nuovi schemi. Intanto domenica con il Serre Alburni obiettivo vittoria

Buona la prima, l’obiettivo è confermarsi . Il Messina inizierà oggi la preparazione in vista della sfida di domenica contro il Serre Alburni. Il morale è buono dopo i tre punti conquistati contro l’Acireale. Bertoni, che ha battezzato l’esordio sulla panchina giallorossa con un successo, dovrà lavorare parecchio per far immagazzinare ai suoi schemi e movimenti. Ma per adesso i risultati fanno la differenza ed a quelli bisogna puntare. L’Acr deve sfruttare al massimo le proprio potenzialità e attraverso queste conquistare punti. Qualche passo avanti è stato compiuto dal punto di vista della mentalità, ma la squadra ha l’esigenza di calarsi a pieno in una realtà complessa come la serie D. Anche il presidente Lello Manfredi è conscio delle difficoltà, non ancora risolte: «Non vorrei essere al posto del mister», ha commentato a fine partita.

Nella prossima sfida non ci sarà ancora una volta Giorgio Corona, squalificato per due giornate dopo il cartellino rosso incassato a Noto. Per questo la squadra dovrebbe schierarsi nuovamente con il 3-4-3, con Cocuzza ed un under più larghi a supporto di Ferraro. La difesa a tre, marchio di fabbrica di Bertoni, ha sofferto ma ha comunque retto: buon auspicio per il futuro. Dunque le novità dovrebbero essere minime.

La classifica comincia a migliorare, complice la frenate in testa di Palazzolo e Battipagliese. Un motivo in più per cercare la vittoria esterna e rilanciarsi subito, recuperando il cammino perso. Pronti a sostenere la squadra i tifosi peloritani, che anche domenica non hanno fatto mancare il loro apporto. Ringraziando i fedelissimi supporters, Manfredi ha però manifestato un pizzico di malumore per le inattese assenze allo stadio. Le presenze sono infatti diminuite rispetto alla sfida contro il Sambiase, persa in casa. «Ci sentiamo traditi, non c’erano scuse per non venire – ha affermato -. Forse non tutti hanno capito gli sforzi che sono stati fatti per salvare l’Acr. Serve l’aiuto di tutti». Amarezza lecita, ma bisogna guardare avanti. Il Messina va amato a prescindere, ma certamente con i risultati la gente sarà più numerosa al campo. Almeno questa è la speranza. (ER)

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