Si torna in "assedio" per reclamare certezze, altissima l'attenzione su Casa Serena

Si torna in “assedio” per reclamare certezze, altissima l’attenzione su Casa Serena

Francesca Stornante

Si torna in “assedio” per reclamare certezze, altissima l’attenzione su Casa Serena

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martedì 29 Ottobre 2013 - 01:42

La Fp Cgil ha proclamato una manifestazione, per questa mattina, di tutti i lavoratori del settore davanti Palazzo Zanca. Primo incontro tra l'assessore Mantineo e i sindacati per sconngurare licenziamenti e preoccupazione negli anziani.

Il primo incontro è servito per fare il punto della situazione, per tornare a discutere una problematica che si trascina ormai da un anno e che pare non promettere nulla di buono, soprattutto guardando al futuro prossimo. La vicenda Casa Serena ha riunito attorno a un tavolo l’assessore alle Politiche sociali Nino Mantineo, la segretaria dell’Orsa Servizi Francesca Fusco e i segretari delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, Clara Crocè, Calogero Emanuele, Pippo Calapai, e un gruppo di lavoratori. E’ stato il primo tavolo tecnico tra amministrazione e sindacati dopo le recenti denunce sui costi della struttura e l’annuncio della cooperativa di una riduzione del personale di 35 unità a partire da gennaio, quando cioè la coop Azione Sociale non sarà più nelle condizioni di rinnovare la cassa integrazione in deroga attivata parzialmente per tutti i lavoratori a gennaio, a seguito della riduzione del budget a disposizione per la gestione della casa di riposo di Montepiselli. Salvaguardare lavoratori e anziani è la priorità da entrambe le parti. L’assessore Mantineo ha però fatto presente la necessità di ridurre in qualche modo i costi, soprattutto fino a quando parte degli anziani sarà ospite di altre strutture in attesa degli interventi di messa a norma. I sindacati hanno fatto presente che il nulla di fatto di questi mesi non può essere pagato dagli operatori della struttura, da gennaio scorso si attendono i lavori per ottenere la certificazione dei Vigili del Fuoco per poter inserire Casa Serena nell’albo regionale, l’avviso per avviare gli interventi è stato però pubblicato solo pochi giorni fa e l’apertura delle buste con le offerte è stata fissata per il prossimo 7 novembre. Ciò che preoccupa maggiormente i lavoratori in questo momento è il fatto che, visti i tempi burocratici e tecnici per giungere alla fine di questo percorso, a gennaio potrebbero davvero scattare i primi licenziamenti. Una soluzione tampone potrebbe essere il trasferimento di parte degli operatori in altre cooperative che gestiscono i servizi sociali. Ma naturalmente è tutto da vedere e da discutere. Se ne riparlerà il prossimo 4 novembre, quando ci sarà il secondo tavolo tecnico a cui parteciperà anche il presidente della cooperativa Giovanni Ammendolia.

Intanto però il fronte dei servizi sociali inizia a farsi sempre più caldo. Oggi si torna a manifestare, a proclamare quello che è stato definito come “l’antipasto della protesta” la Fp Cgil. I lavoratori si sono dati appuntamento davanti Palazzo Zanca per chiedere che il Comune faccia chiarezza sul futuro di un settore dove negli ultimi anni la parola programmazione è completamente stata svuotata di senso. La decisione di avviare un presidio sotto la “casa comunale” è dipesa dall’ennesimo rinvio (il quarto per la precisione) dell’incontro tra i Sindacati e l’Assessore alle politiche sociali Nino Mantineo. Oggetto del confronto, per cui la Fp Cgil ritiene che l’Amministrazione abbia perso già troppo tempo, riguarda le somme da stanziare per i prossimi bandi sui servizi sociali nel bilancio di previsione.

«Ad oggi – ha affermato la segretaria generale della Funzione pubblica, Clara Crocé – non sappiamo quanto l’Amministrazione sia intenzionata ad investire sui bandi e la cosa ci preoccupa non poco. Il dialogo con le organizzazioni sindacali, che conoscono bene tutte le problematiche, le carenze e i bisogni di un settore in continuo affanno, sarebbe stata determinante». In occasione della mattinata di mobilitazione il sindacato chiederà con forza di conoscere le intenzioni della Giunta Accorinti, anche perché, con il passare del tempo, e in vista della scadenza dei bandi negli scorsi mesi affidati con mini gare, e già una volta prorogati, tra i lavoratori cresce la preoccupazione.

«I dipendenti dei CAG (Centri Aggregazione Giovanile) – afferma la Crocé – il cui servizio terminerà tra il 4 e il 5 dicembre, sono stati già raggiunti dai preavvisi di licenziamento. E sono molti altri i servizi che, alla stregua dei CAG, essendo stati affidati con mini gare ed essendo già stati prorogati una volta, non potranno essere mantenuti se non in regime di proroga tecnica. Con un particolare, però, da non sottovalutare: la proroga tecnica, infatti, può essere concessa solo qualora vengano messe in atto tutte le procedure per l’indizione delle nuove gare, nei tempi previsti dalla legge». Il tempo dunque incalza, le scadenze si infittiscono e ancora tanti rimangono i “nodi” da affrontare e sciogliere. A ciò, evidenzia la Fp Cgil, si aggiungono l’estrema lentezza con cui il Comune liquida le fatture alla cooperative e la legittima disperazione dei dipendenti, in particolare di Nuove Solidarietà, Nuova Presenza e Azione Sociale, che ancora adesso aspettano tanti, troppi stipendi arretrati.

Francesca Stornante

3 commenti

  1. INVITO I LAVORATORI DI CASA SERENA A LEGGERE QUESTO COMMENTO.Della grave denuncia sui bandi di gara dei SERVIZI SOCIALI,fatta a Punto Franco,trasmissione di RTP,mi interessa l’aspetto politico amministrativo. Nino MANTINEO è certamente l’uomo giusto a ricoprire quel ruolo,viene dal volontariato,conosce bene il mondo dei servizi sociali,sia sotto l’aspetto umano e sociale,che normativo,gli è riconosciuto dagli avversari politici e dal sindacato. Gli compete leggere i bandi di gara e i capitolati d’appalto predisposti dal Dirigente? Per la mia ricerca parto
    dall’ipotesi,che i parenti siano privi di titoli specifici,in questo caso per operare nei Servizi Sociali,e si cerca sempre di destinarli a lavori meno impegnativi,quindi ho puntato l’attenzione sul contratto nazionale degli operatori delle cooperative del settore socio-sanitario e assistenziale-educativo,per individuare le figure previste e confrontarle con quelle richieste dal capitolato di appalto del bando di gara avente per oggetto: Affidamento del servizio di Assistenza Domiciliare Anziani.Codice identificativo CIG: 5314245DB1, è uno di quelli sotto la gestione di Nino MANTINEO. Nel capitolato d’appalto http://img28.imageshack.us/img28/8213/0l6h.png fra i profili professionali richiesti ci sono l’ASSISTENTE DOMICILIARE E/O POLIFUNZIONALE e l’ADDETTO SEGRETARIATO SOCIALE,quest’ultima figura non prevista nella categoria C1 dal contratto nazionale,vedi link seguente
    http://img208.imageshack.us/img208/4433/0w2x.png.Il contratto nazionale prevede nella categoria B1 l’ADDETTO ALLA SEGRETERIA,che nulla abbia a che fare con il domicilio dell’assistito,spetta solo all’ASSISTENTE SOCIALE e all’ASSISTENTE DOMICILARE E DEI SERVIZI TUTELARI il rapporto con l’anziano.I due link seguenti sono del bando di gara http://img96.imageshack.us/img96/1199/2p7s.png
    http://img833.imageshack.us/img833/7272/45zw.png, dove si dettagliano le mansioni,compresa quella inesistente. Mi pare opportuno pubblicare le mansioni di cui l’anziano e i suoi familiari devono avere conoscenza,sono quelle del link seguente http://img809.imageshack.us/img809/4820/713v.png.
    Sono interessanti anche i link del capitolato di appalto relativi alle prestazioni richieste,ai costi e modalità di pagamento http://img845.imageshack.us/img845/4448/kj03.png
    http://img208.imageshack.us/img208/8499/3kfx.png.
    Il bando di gara consente la presentazione di offerte a raggruppanti temporanei di Enti socio assistenziali non ancora costituiti, vedi link http://img41.imageshack.us/img41/56/qyi3.png, ma è temporaneo, ciò che sia già costituito e duri per un periodo
    limitato,farebbe bene Nino Mantineo a cancellare questa possibilità,ha l’odore dell’escamotage. Il programma sui Servizi Sociali di RENATO sindaco,scritto da Nino MANTINEO, non parla di superamento dei bandi di gara,e dell’introduzione graduale della libera scelta,tra soggetti pubblici e privati,in possesso dei requisiti regionali e convenzionati con il Comune. La libera sceltaè l’unico strumento valido di misura della qualità dei servizi resi,in assenza di seri controlli. Come ci comportiamo con i nostri cari anziani bisognosi di aiuto? Scegliamo noi le persone.

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  2. sul programma cartaceo dell’attuale gruppo che amministra la città si diceva che sarebbe stato usato lo strumento dei vaucher…

    aspettiamo…

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  3. Hanno già fatto marcia indietro, attribuendo ad un errore di trascrizione la comparsa dei voucher nel programma cartaceo.
    Che dire ai più era parsa la scelta più adeguata e innovativa che poteva smuovere le impantanate acque dei servizi sociali e loro pessima gestione.
    Tutto è destinato a restare come prima, cosa hanno fatto di nuovo questi signori nulla a partire dai soliti, noti, collaboratori, ed infatti si è visto il risultato dei bandi copia e incolla. Non ci sarà mai un reale cambio di rotta senza un azzeramento del personale che da decenni in questo settore fa il bello e il cattivo tempo, sia quello dell’ex istituzione che dell’assessorato. Consigliamo al direttore generale di attuare un bel giro di valzer. L’eventuale periodo d’oro invocato da Mantineo con la 328 e i pac non potrà certo essere attribuito alla sua gestione ma a ad una serie di nefaste conseguenze frutto di un colpevole immobilismo che risale ad anni precedenti. Dopo il periodo d’oro, max tre anni ci sarà lo sconforto più nero perché non sarà possibile garantire quello che verrà realizzato con quei fondi che non avranno un eguale riscontro negli anni a venire. Si tratta, infatti, di somme cumulate per colpevole inerzia e non di normali stanziamenti della regione. Sempre che l’attuale assessore riesca a far vedere la luce a questi nuovi bandi prima che la regione proceda con qualche commissariamento o peggio si ritiri le somme come già avvenuto per altri settori.

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