Forte Gonzaga, un luogo suggestivo da restituire alla città per esaltarne bellezza e storia

Forte Gonzaga, un luogo suggestivo da restituire alla città per esaltarne bellezza e storia

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Forte Gonzaga, un luogo suggestivo da restituire alla città per esaltarne bellezza e storia

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giovedì 09 Luglio 2015 - 22:27

L’ VIII commissione consiliare, presieduta dal consigliere Adamo, ha svolto ieri mattina una sopralluogo a Castel Gonzaga , al termine del quale ha deciso di redigere una delibera di indirizzo con cui impegnare e sollecitare l’Amministrazione Comunale al recupero della struttura

Panorama mozzafiato e tanta storia alle spalle. Il Forte Gonzaga è un luogo meraviglioso da restituire al più presto alla città. Con questo obiettivo, ieri mattina, la VIII commissione consiliare di Palazzo Zanca – che si occupa di “Cultura, Identità, Spettacoli, Politiche Giovanili, Sport, Turismo” ed è presieduta dal consigliere Piero Adamo– ha svolto una sopralluogo, al quale hanno partecipato anche gli assessori Sebastiano Pino e Tonino Perna e l’Arch. Irene Ruggeri, funzionario della Sovrintendenza. .

Dopo i lavori di restauro curati dalla Sovrintendenza ai BB. CC. AA. di Messina, “Castel Gonzaga”è recentemente tornato nelle disponibilità del Comune di Messina e adesso bisogna è necessario avviare la programmazione per renderlo fruibile ai cittadini messinesi ed ai turisti.

«A seguito della visita – afferma il presidente Adamo – sono apparse chiare a tutti le potenzialità turistico-culturali di Castel Gonzaga nonché la necessità imminente e non più differibile di restituire alla cittadinanza ed ai turisti un luogo simbolo della gloriosa storia della Città. Castel Gonzaga risulta, purtroppo, in alcuni punti vandalizzato con scritte apposte sui muri recentemente restaurati dalla Soprintendenza (vedi foto) ma conserva ancora intatta la sua maestosità ed imponenza».

Concluso il sopralluogo, la Commissione ha deciso che nei prossimi giorni redigerà una delibera di indirizzo (che sarà discussa e votata nel corso della riunione di giovedì prossimo) con la quale impegnare e sollecitare l’Amministrazione Comunale al recupero di Castel Gonzaga.

«Sul punto – spiega il consigliere Adamo a nome della Commissione – appare opportuno procedere su due livelli di azione: un primo step, anche suggerito dall’Associazione Culturale “Gonzaga”, che consenta l’immediata fruizione di Castel Gonzaga attraverso il coinvolgimento del mondo delle Associazioni e del volontariato nonché la realizzazione di piccoli interventi di messa in sicurezza e manutenzione; un secondo – ed ambizioso – step che porti alla realizzazione, attraverso il reperimento dei fondi comunitari PON 2014-20 di prossima emanazione, del progetto “Parco Museo di Castel Gonzaga” proposto dall’Istituto Italiano dei Castelli – ONLUS e dall’Associazione “Amici del Museo” e consegnato all’Amministrazione comunale nel gennaio 2014».

“Castel Gonzaga – conclude Adamo – è un luogo suggestivo, emozionante e ricco di storia dal quale – per di più – si può ammirare la meraviglia dello Stretto da una prospettiva unica. Bisogna fare di tutto per sottrarre questo luogo ai vandali ed al degrado e riconsegnarlo alla Città. Qui, Cultura e Bellezza possono davvero generare sviluppo ed economia”.

Al sopralluogo di ieri mattina, su espresso invito della Commissione, era a inoltre presente una delegazione dei soggetti culturali promotori di progetti di riqualificazione e recupero della struttura già coinvolti nella scorse settimane da Adamo e colleghi , vale a dire : Micaela Stagno D’Alcontres e Arch. Galeano dell’ “Istituto Italiano dei Castelli – ONLUS” e Associazione “Amici del Museo”, Fabio Traina dell’associazione “Gonzaga”) i quali , insieme al funzionario della Sovrintendenza, hanno fatto da “Cicerone”.

8 commenti

  1. ogni tanto una buona notizia per i buddaci.Speriamo che alla “passeggiata” seguono i fatti.

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  2. ogni tanto una buona notizia per i buddaci.Speriamo che alla “passeggiata” seguono i fatti.

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  3. Sacrosanta la fase 1, però poi l’unica cosa di cui il forte non ha bisogno, sono altro cemento e altro asfalto. Una pista di collegamento fra la via Noviziato – Casazza e la via Gelone distruggerebbe ulteriormente la già strettissima fascia di rispetto del forte. Il centro congressi magari si potrebbe fare acquistando locali in uno dei tanti palazzi residenziali che sono stati fatti realizzare negli ultimi anni a poche decine di metri dal forte, in spregio ad ogni buon senso.
    Oh e per favore non lasciate avvicinare gli architetti a meno di due chilometri dal forte ;-).

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  4. Sacrosanta la fase 1, però poi l’unica cosa di cui il forte non ha bisogno, sono altro cemento e altro asfalto. Una pista di collegamento fra la via Noviziato – Casazza e la via Gelone distruggerebbe ulteriormente la già strettissima fascia di rispetto del forte. Il centro congressi magari si potrebbe fare acquistando locali in uno dei tanti palazzi residenziali che sono stati fatti realizzare negli ultimi anni a poche decine di metri dal forte, in spregio ad ogni buon senso.
    Oh e per favore non lasciate avvicinare gli architetti a meno di due chilometri dal forte ;-).

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  5. Nessuno ha però proposto l’abbattimento dello scempio edilizio che è stato realizzato intorno al Forte e che grida: VERGOGNA !
    Chi lo ha consentito? Come è stato possibile? Dove erano tutti i benpensanti di questa citta? Ora che si è distrutto il punto panoramico più bello della città, si pensa al panorama. Quale panorama? da dove è godibile? da un bastione? E il resto..dai bei balconi dell’edilizia selvaggia? O l’ idea è di farci nel Forte un bel parcheggio a servizio dei residenti?!

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  6. Nessuno ha però proposto l’abbattimento dello scempio edilizio che è stato realizzato intorno al Forte e che grida: VERGOGNA !
    Chi lo ha consentito? Come è stato possibile? Dove erano tutti i benpensanti di questa citta? Ora che si è distrutto il punto panoramico più bello della città, si pensa al panorama. Quale panorama? da dove è godibile? da un bastione? E il resto..dai bei balconi dell’edilizia selvaggia? O l’ idea è di farci nel Forte un bel parcheggio a servizio dei residenti?!

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  7. Quanta storia in quella fortezza,il viceré di Sicilia Ferrante Gonzaga,l’imperatore Carlo V d’Asburgo,il più grande architetto militare del tempo Antonio Ferramolino,coadiuvato da un grandissimo messinese,matematico,astronomo,Francesco Maurolico,e da un fiorentino celebre Giovanni Angelo Montorsoli,scultore e architetto,chiamato dal Senato messinese per edificare allo sbocco dell’acquedotto di Camaro la splendida Fontana di Orione,che dire della sua statua del Nettuno. Questa era Messina,andate al Museo ad ammirare la carrozza del Senato,non ha nulla da invidiare a quelle dei Dogi di Venezia.Sono anni e anni che scrivo del recupero di Forte Gonzaga,da inserire in un percorso storico turistico unico, San Salvatore, Gonzaga, forti Umbertini.

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  8. Quanta storia in quella fortezza,il viceré di Sicilia Ferrante Gonzaga,l’imperatore Carlo V d’Asburgo,il più grande architetto militare del tempo Antonio Ferramolino,coadiuvato da un grandissimo messinese,matematico,astronomo,Francesco Maurolico,e da un fiorentino celebre Giovanni Angelo Montorsoli,scultore e architetto,chiamato dal Senato messinese per edificare allo sbocco dell’acquedotto di Camaro la splendida Fontana di Orione,che dire della sua statua del Nettuno. Questa era Messina,andate al Museo ad ammirare la carrozza del Senato,non ha nulla da invidiare a quelle dei Dogi di Venezia.Sono anni e anni che scrivo del recupero di Forte Gonzaga,da inserire in un percorso storico turistico unico, San Salvatore, Gonzaga, forti Umbertini.

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