Tindari, al via il Teatro dei Due Mari nel segno di Omero

Tindari, al via il Teatro dei Due Mari nel segno di Omero

Tindari, al via il Teatro dei Due Mari nel segno di Omero

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sabato 12 Luglio 2014 - 21:45

Sette spettacoli per un mese di programmazione, dal 25 luglio al 20 agosto). Torna il Festival al Teatro Greco di Tindari con Omero secondo Paolo Rossi, Giole Dix e tanti altri.

Un mito nei luoghi che dal mito stesso discendono: è con questa consapevolezza che il Festival si aprirà ospitando quattro dei sei incontri che compongono “Odissea – un racconto Mediterraneo”, un progetto concepito nel 2011 da Sergio Maifredi per “Teatri Possibili Liguria”. Dal 25 luglio all’ 8 agosto, nel Teatro che guarda l’arcipelago delle Eolie, una delle mete del viaggio di Ulisse, a raccontare l’opera di Omero saranno Maddalena Crippa (in “Penelope”, dal XXIII canto, 25 luglio), Gioele Dix (in “Il viaggio di Telemaco”, dal I e IV canto, 26 luglio), Paolo Rossi (in “La maga Circe”, dal X canto, 3 agosto) e Teresa Mannino (in “Le sirene, Scilla e Cariddi”, dal XII canto, 8 agosto). Quest’ultimo appuntamento è l’unica performance siciliana dell’attrice palermitana.

Il nome stesso di Tindari, in cima a un promontorio alto più di 200 metri sui laghetti della baia di Marinello, ha una stretta connessione con l’Odissea e con l’Iliade. Fondata da Dionisio il vecchio (tiranno di Siracusa) nel 396 avanti Cristo come rifugio per i profughi spartani che avevano partecipato alla guerra del Peloponneso contro Cartagine (404 a.C.), deve il suo il suo antico nome, Tyndaris, a Tindareo, capostipite del Tindaridi, re di Sparta e padre adottivo di Elena di Troia, personaggio che Telemaco incontra, insieme al marito Menelao, proprio nel libro IV dell’Odissea, affidato a Giole Dix. E un legame, Tindari, lo ha anche con la stessa Penelope celebrata da Maddalena Crippa, in quanto cugina di Elena e imparentata con i Tindaridi. Proprio da Tindari, poi, si vedono le Isole Eolie (Giungemmo nell’Eolia, ove il diletto
Agl’immortali dèi d’Ippota figlio, Eolo, abitava in isola natante, Cui tutta un muro d’infrangibil rame E una liscia circonda eccelsa rupe…, X Libro), che da luogo di passaggio apparentemente risolutivo (Ulisse ha in dono da Eolo un vento propizio per ritornare in patria) diventano invece la tappa precedente all’incontro con Circe, raccontato da Paolo Rossi. Dalla maga, Ulisse riceve preziose indicazioni da seguire durante la prosecuzione del suo viaggio, e una di queste riguarda proprio le sirene e il gorgo di Cariddi, narrati da Teresa Mannino, che si trovano nello Stretto di Messina, a una manciata di chilometri da Tindari.
Così spiega la scelta di ospitare “Odissea – un racconto Mediterraneo”, il direttore artistico del “Teatro dei due Mari”, Filippo Amoroso: “Ritengo Tindari il luogo giusto dove ospitare i racconti dell’Odissea. La forza della poesia Omerica espressa nell’attenta messa in scena ed esaltata dalla bravura degli interpreti, sposandosi con questo luogo unico di fronte al mare delle Eolie, farà rivivere agli spettatori, viaggiando con la fantasia, il viaggio delle navi di Ulisse che solcano le onde del mare”.

Dopo Omero, Il Festival proporrà “E l’alba si tinse di rosa” con Silvia Siravo (12 agosto, alle 5 del mattino), “Elena di Ritsos” con Mariangela D’Abbraccio (16 agosto) e “Miles Goriosus” con Edoardo Siravo e Marco Simeoli (20 Agosto), commedia inoltre rappresentata a Palermo a Villa Filippina il 22 agosto.

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