La nuova nave Rfi porterà il nome di Messina. Il varo previsto per metà luglio

La nuova nave Rfi porterà il nome di Messina. Il varo previsto per metà luglio

La nuova nave Rfi porterà il nome di Messina. Il varo previsto per metà luglio

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martedì 29 Maggio 2012 - 12:44

Soddisfatti i rappresentanti del “Comitato Pro-Nave Traghetto”, promotori dell’iniziativa che ha ottenuto il benestare del gruppo Ferrovie dello Stato

“Post fata resurgo”: dopo la morte torno a rialzarmi. E’ questo il motto dell’Araba Fenice che i componenti del “Comitato Pro-Nave traghetto Messina”, costituito in seno all’associazione Ferrovie Siciliane, intende riportare sulla targa commemorativa da donare alla nuova nave Rfi che porterà il nome di “Messina”. Un successo quest’ultimo, frutto dell’impegno dei rappresentanti del Comitato, Giovanni Russo, Diego Buda e Giovna Giuseppe Mellusi.

I giovani messinesi che nelle scorse settimane hanno chiesto il sostegno delle amministrazioni comunale provinciale, hanno ottenuto il benestare direttamente dai vertici di Rfi. NeI giorni scorsi, infatti, uno dei dirigenti del gruppo ferroviario, l’ing. Calluso, ha risposto ad una lettera inviata dal Comitato in cui si chiedeva l’intitolazione della nuova nave alla città dello Stretto: “Tra i possibili nome – ha scritto Calluso – era stato considerato anche Messina. La vostra iniziativa ha reso più facile la scelta finale”.

Compiaciuti della buona notizia anche il sindaco Buzzanca, che nei mesi scorsi aveva informato della proposta il presidente di Rfi Dario Lo Bosco e l’assessore Michele Bisignano in rappresentante di palazzo Dei Leoni. I due politici si sono impegnati a donare alla nuova nave una bandiera della città. Il varo dell’imbarcazione, in corso di realizzazione presso i Nuovi Cantieri Apuania di Marina di Carrara, avverrà a metà luglio. La prima nave traghetto a portare il nome Messina, e su cui era riportato lo stesso motto che il Comitato vuole riproporre “Post Fata Resurgo” entrò in linea nel 1924. Fu la prima a tre binari, ed anche il primo traghetto FF.SS a propulsione con motori diesel. L’unità scampò casualmente ai bombardamenti del II conflitto mondiale, trovandosi nell’estate del ’43 a Taranto per riparazioni e per questo fu protagonista del ripristino dal 1944 dei collegamenti nello Stretto.

La nuova unità di RFI, del tipo Ro-Ro monodirezionale, sarà adibita al trasporto dei vagoni ferroviari caricati senza l’ausilio di mezzi meccanici esterni, sarà lunga 147 metri fuori tutto e larga 18,7 metri fuori ossatura, avrà una portata di 2.500 tonnellate, una velocità di 18,7 nodi e sarà adibita al trasporto di passeggeri, autovetture, automezzi pesanti, carrozze e carri ferroviari nello Stretto. Il traghetto avrà inoltre alte prestazioni di manovrabilità, grazie all’installazione di 3 propulsori azimutali poppieri, 2 thrusters prodieri ed un timone di prua. (E. DEP.)

3 commenti

  1. In una città allo sbando dove nn funziona niente e le emergenze sono giornaliere ci si preoccupa se chiamare un ammasso di ferraglia, costruito solo per fare un favore a chissà ch,i Peppe o vann. Con considerando l’alto livello di manutenzione che potranno dare i lavoratori altamente qualificati di bluvia, prevedo che la nave presto presto prenderà la via di Damasco ( letteralmente) in un paio d’anni, naturalmente al prezzo ferrivecchi.

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  2. Stellario cosa proponi?????
    Qual’è la tua soluzione?????
    Lamentarsi è facile ma anche deleterio….
    Con la tua condanna piena di disprezzo, anche nei confronti delle maestranze messinesi, che a mio parere sono tra le migliori….
    Cosa vuoi significare???…..
    Esprimi nei tuoi commenti, oltre il rancore e disprezzo, le tue idee di sviluppo per la città.

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  3. Propongo di farsi una bella gita ai colli ora che arriva la bella stagione.
    Tu vieni?

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