L'allarme del S.A.P.Pe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria

Violenta aggressione contro alcuni poliziotti penitenziari al carcere di Gazzi. Un detenuto calabrese, con fine pena nel 2023 per reati comuni, si è scagliato all'improvviso e senza nessun apparente motivo contro l’agente di servizio al reparto sosta. Nonostante l'intervento dell’addetto momentaneo al terzo cancello e di un assistente capo, l'uomo ha continuato l'aggressione con calci, pugni e morsi, provocando ai tre ferite guaribili in dieci giorni.

"Quanto verificatosi è gravissimo – dice il S.A.P.Pe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – sia per il danno subito dai poliziotti sia perché non può essere sottaciuto che il detenuto in questione è un soggetto con particolari patologie, anche di natura psichiatrica e risulta essere ingestibile presso l’istituto messinese. Nonostante ciò è stato “forzatamente” assegnato a Messina. Attiveremo quanto nelle nostre possibilità al fine di ottenere un immediato trasferimento del soggetto che si è reso protagonista della vile aggressione".

Negli ultimi mesi i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione del personale della Casa Circondariale di Messina "per la grave carenza, diffidando la riapertura di nuove sezioni che, invece, incurante di quanto appena detto, l’amministrazione regionale ha imposto. Giovedì 25 ottobre saremo dinnanzi alla Casa di Reclusione di Palermo per manifestare pacificamente e dire basta alle continue aggressioni perpetrate nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria".

si è scagliato all'improvviso e senza nessun apparente motivo contro l’agente di servizio al reparto sosta.