A dirlo è l'analisi di CRIBIS D&B, la società del gruppo CRIF specializzata nella business information che ha realizzato uno studio sui tempi di pagamento delle imprese in Sicilia nel secondo trimestre 2012

Migliora la puntualità nei pagamenti in Sicilia, ma nei primi sei mesi del 2012 le imprese faticano ancora ad onorare entro la scadenza gli impegni con i fornitori. Nel secondo trimestre 2012 solo il 35,2% delle imprese siciliane ha saldato alla scadenza le fatture, una percentuale che colloca la regione al penultimo posto in Italia per puntualità.

A dirlo è l’analisi di CRIBIS D&B, la società del gruppo CRIF specializzata nella business information che ha realizzato uno studio sui tempi di pagamento delle imprese in Sicilia nel secondo trimestre 2012. Nel dettaglio, nel secondo trimestre 2012 il 35,2% delle imprese in Sicilia risulta puntuale, mentre il 53,9% ha saldato i fornitori con un ritardo fino a 30 giorni oltre i termini di scadenza, il 6,4% con un ritardo tra 30 e 60 giorni, il 2,8% tra 60 e 90 giorni, l’1,1% tra 90 e 120 giorni, lo 0,5% oltre i 120 giorni.

Per quanto riguarda la provincia di Messina, penultima in regione, appena il 32,5% ha saldato le fatture entro i tempi prestabiliti con i fornitori. Una media più bassa sia di quella regionale (35,2%), sia di quella nazionale (46,6%). Il 55,9% ha saldato entro 30 giorni, il 6,6% tra i 30 e i 60 giorni, il 3,4% tra i 60 e i 90 giorni, l’1% tra i 90 e i 120 giorni. Lo 0,5% oltre il limite dei 120 giorni.

La provincia siciliana più puntuale è Enna (39,8%), seguita da Trapani (39,6%), Siracusa (39,5%) e Ragusa (38,9%). Sotto la media regionale si collocano Caltanissetta (34,6%), Catania (34,5%) e Palermo (34%). Chiudono la classifica Messina (32,5%) e Agrigento (31,9%).