Nessun dietro-front dalla proprietà del San Domenico, lavoratori ancora in sciopero

Nessun dietro-front dalla proprietà del San Domenico, lavoratori ancora in sciopero

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venerdì 16 Maggio 2014 - 11:35

Il motivo dello sciopero è la decisione dell'hotel di stagionalizzare, cioè chiudere ad ottobre per riaprire a marzo, lasciando il personale per sei mesi senza lavoro

La città di Taormina è in fermento per lo sciopero ad oltranza proclamato nei giorni scorsi dal personale del San Domenico Palace Hotel. La Fiscascat Cisl si è detta disponibile a rivedere le posizioni intraprese, ma buone notizie dalla proprietà dell’hotel di lusso non ne sono arrivate. Il gruppo Acqua Marcia non sembra disposto per il momento a fare passi indietro rispetto all’ipotesi di destagionalizzazione, bocciata contro le speranze dei dipendenti e in contro tendenza con la linea generale soprattutto in una cittadina che dovrebbe vivere di turismo come Taormina. Lo sciopero sembra per il momento l’unica soluzione per fare valere le ragioni del personale dell’hotel, che lotta per difendere il proprio posto di lavoro dodici mesi l’anno. Molti attestati di solidarietà sono giunti in questi giorni nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici del San Domenico da parte di cittadini, di associazioni del territorio e anche da alcuni esponenti del mondo politico. La Perla dello Jonio si ritrova, ancora una volta, penalizzata. Quello che sta accadendo è, né più né meno, il riflesso attuale e amaro di una città in decadenza. (G.Br.)

4 commenti

  1. puzza di bruciato 16 Maggio 2014 17:15

    Lo sciopero non porterà a niente… Già avranno gli accordi firmati… Ancora si utilizzano questi metodi obsoleti di lotta.. Che fine ha fatto la tanto declamata concertazione..

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  2. puzza di bruciato 16 Maggio 2014 17:15

    Lo sciopero non porterà a niente… Già avranno gli accordi firmati… Ancora si utilizzano questi metodi obsoleti di lotta.. Che fine ha fatto la tanto declamata concertazione..

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  3. Pur essendo con i lavoratori che hanno diritto ad essere remunerati per 12 mesi l’anno, facendo l’avvocato del diavolo, dico che è la mala amministrazione che porta a dover decidere di razionalizzare il periodo di chiusura. In poche parole è un fatto che oltre alla stagione estiva, i turisti non vanno a Taormina perchè soggiornare sarebe trovarsi a pagare conti salatissimi. I turisti ormai cercano altre rotte per trscorrere le vacanze dato che a Taormina non trovano nulla se non costi esosi e niente altro.E’ sbagliata la politica vacanziera.Si prenda esempio dalla Romagna.

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  4. Pur essendo con i lavoratori che hanno diritto ad essere remunerati per 12 mesi l’anno, facendo l’avvocato del diavolo, dico che è la mala amministrazione che porta a dover decidere di razionalizzare il periodo di chiusura. In poche parole è un fatto che oltre alla stagione estiva, i turisti non vanno a Taormina perchè soggiornare sarebe trovarsi a pagare conti salatissimi. I turisti ormai cercano altre rotte per trscorrere le vacanze dato che a Taormina non trovano nulla se non costi esosi e niente altro.E’ sbagliata la politica vacanziera.Si prenda esempio dalla Romagna.

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