I Giovani del Laboratorio di Pace del Mela portano in scena -Schiave- e ottengono un grande successo

I Giovani del Laboratorio di Pace del Mela portano in scena -Schiave- e ottengono un grande successo

I Giovani del Laboratorio di Pace del Mela portano in scena -Schiave- e ottengono un grande successo

mercoledì 28 Aprile 2010 - 09:40

La rappresentazione dell’opera di Vadalà si è svolta al Teatro Vittorio Emanuele

Uno spettacolo con un’impronta decisamente professionale nonostante si trattasse di un saggio finale. I ragazzi del Laboratorio di drammaturgia e di avviamento alla pratica teatrale del Comune di Pace del Mela, grazie alla guida di un consumato uomo di teatro qual è il maestro Francesco Vadalà, sono riusciti martedì scorso a rendere partecipe e a emozionare il pubblico del Vittorio Emanuele con il loro spettacolo -Schiave-.

Il testo, firmato dallo stesso Vadalà, direttore del Laboratorio e regista della messinscena, è tratto dalle tragedie di Euripide “Ecuba” e “Troiane”. Interpreti sono stati i giovani allievi Fiorenza La Fauci, Veronica Bonaceto, Nino Mazzù, Emanuela Costa, Francesca Marcaione, Mariarosa La Porta, Giuseppe Pollicina, Claudia Gemelli, Gianfranco Amalfi, Sonia Scolaro, Iolanda Anzollitto, Giovanna Farsaci, Antonio Amilicia, Silvia Pianezzola. Coreografia di Giada Vadalà.

Il Laboratorio (sostenuto dal Comune di Pace del Mela) si è svolto, come è nello stile di Francesco Vadalà, basandosi sui concetti di “pratica” e di “studio”, non solo riguardo alla recitazione ma a tutti gli aspetti del teatro. -Un cammino – spiega il direttore – impegnativo e formativo, non di solo passatempo, che non punta tanto a formare uomini e donne di teatro in senso stretto, ma piuttosto di offrire un’occasione di arte per la vita-. Ma alla resa dei conti, ovvero l’appuntamento con il palcoscenico (e nell’occasione un palcoscenico di prestigio), ha dimostrato che il lavoro fatto è stato efficace e ha portato a un risultato scenico interessante, a prescindere dal fatto che i ragazzi e le ragazze del Laboratorio continueranno o meno a far teatro.

La scenografia, scarna ma efficace, che ha rievocato le rovine fumanti di Troia, la scelta di musiche di stampo cinematografico e di sicuro impatto sonoro, l’uso tutt’altro che fastidioso dei microfoni sono tutti elementi che hanno contributo al successo del saggio-spettacolo, molto applaudito dal pubblico.

Ecco l’elenco completo di tutte le persone che hanno contribuito a questa messinscena: Giuseppe Pollicina (regista assistente), Bernadette Ferlazzo (assistente alla regia), Carmelo Lanfranco e Nella Trimarchi (consulenza storica e letteraria), Livia Pareto (consulenza musicale), Gianfranco Amalfi (percussioni), Silvia Pianezzola (tutor del coro), Francesco La Fauci (direzione tecnica), Giuseppe Lipari (scenografia), Carlo L’Astorina (costumi), Emanuele Costa (ottimizzazione), Piergiorgio Amalfi (luci), Diego La Maestra (assistente alla consolle), Graziella Torre (sarta di scena). Direttore dell’allestimento scenico è stata Anna Maria Basile.

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