Teatro Vittorio Emanuele. L’allarme dei sindacati: “Contributi fermi al 1991. Una riduzione sarebbe la fine”

Teatro Vittorio Emanuele. L’allarme dei sindacati: “Contributi fermi al 1991. Una riduzione sarebbe la fine”

Teatro Vittorio Emanuele. L’allarme dei sindacati: “Contributi fermi al 1991. Una riduzione sarebbe la fine”

mercoledì 28 Aprile 2010 - 09:13

Le organizzazioni sindacali sollecitano l’Amministrazione dell’Ente Teatro a verificare la possibilità di ottenere finanziamenti europei

I sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom e Fials-Cisal continuano la battaglia contro i tagli ai finanziamenti regionali destinati al teatro Vittorio Emanuele.

“Il rischio – scrivono in un comunicato – è che il Governo regionale riduca il contributo del 20%, portando il già esiguo importo erogato, a favore del Teatro di Messina, da 6.600.000 euro a 5.300.0002.

Se ciò avvenisse le conseguenze, secondo le quattro sigle sindacali sarebbero gravissime: “non ci sarebbero più risorse per progettare stagioni di adeguato livello culturale; i dipendenti vedrebbero scemare le possibilità di sistemare l’annosa questione della Pianta organica; i Professori di orchestra vedrebbero sfumare in un colpo le rivendicazioni attuate in questi anni; i lavoratori stagionali sarebbero completamente fuori anche dalla Tutte le attività; e le progettualità del Teatro sarebbero messe in sofferenza”.

I sindacati ritengono indispensabile “mettere in campo una azione corale sinergica e condivisa, ciascuno per la propria parte, OO.SS.,Amministrazione Comunale e Provinciale, Deputazione perché non venga diminuito il contributo e la città di Messina. E l’unità di intenti – puntualizzano- transita anche dal riconoscimento economico previsto e mai onorato del Comune e della Provincia che dovrebbero versare al Teatro le quote previste (rispettivamente di 200 e 100 milioni di lire)”.

Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom e Fials-Cisal premono affinché Messina “non subisca un ulteriore danno e una ulteriore umiliazione, ad opera del Governo Regionale”.

“Governo Regionale che – scrivono testualmente – negli anni ha creato una distorsione e una discriminazione non riconoscendo il ruolo e l’importanza del nostro Teatro.Tutti i Teatri siciliani hanno visto aumentare e adeguare, dal 2003 al 2009,il contributo erogato anche di cifre importanti, mentre solo la provincia di Messina, non ha beneficiato di alcun incremento, nonostante i Consigli di Amministrazione che si sono succeduti nel tempo sono state virtuose e hanno presentato sempre i conti in pareggio”.

I sindacati addebitano la responsabilità di tale situazione “alla Deputazione regionale messinese all’ARS, sempre distante ed indifferente ai problemi posti”.

Dopo aver ribadito “la piena e convinta approvazione alle azioni e alle dichiarazioni messe in campo dal Presidente Ordile” invitano l’Amministrazione dell’Ente Teatro ad avviare la strada della verifica della possibilità di ottenere finanziamenti europei producendo adeguati progetti, facendo transitare la gestione dell’ente da una cultura gestionale ad una cultura imprenditoriale.

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