Tennis, Australian Open: due siciliani ai nastri di partenza

Tennis, Australian Open: due siciliani ai nastri di partenza

Simone Milioti

Tennis, Australian Open: due siciliani ai nastri di partenza

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lunedì 08 Febbraio 2021 - 08:29

Nella notte tra domenica e lunedì ha preso il via il primo Slam dell’anno. Tra i 14 azzurri presenti all’Australian Open ci sono due siciliani: Marco Cecchinato e Salvatore Caruso

Iniziata la stagione tennistica 2021 ad alti livelli. Partito l’Australian Open, uno dei quattro tornei più importanti del circuito, dove è presente una folta truppa di tennisti e tenniste azzurre. I favori del pronostico non ci sorridono, ma la presenza ben nutrita dei nostri tennisti è sintomo di un buon momento del movimento nazionale.

Tra i nove tennisti che si sono guadagnati l’accesso, per classifica o passando dalle qualificazioni, al tabellone principale riservato agli uomini troviamo Marco Cecchinato (28 anni) e Salvatore Caruso (28 anni). I due siciliani sono nati e mantengono ancora la propria residenza in Sicilia: palermitano il primo, originario di Avola nel siracusano il secondo. I due saranno impegnati nei prossimi giorni rispettivamente contro l’americano McDonald e il giovane svizzero, proveniente dalle qualificazioni, Laaksonen.

Entrambi i match sono alla portata dei siciliani, avversari difficili ma non impossibili da battere. L’Australian Open non è mai stato terra di conquista per i nostri, gli stessi Cecchinato e Caruso vantano 0 vittorie nel tabellone principale a Melbourne. Anche se Caruso nel 2018 ha superato brillantemente le qualificazioni prima di arrendersi al primo turno. Cecchinato invece non ha mai trovato il feeling con il cemento australiano, però a livello Slam era stato grande protagonista al Roland Garros nel 2018. In quella edizione sulla terra parigina si era spinto sino alle semifinali.

L’Australian Open ai tempi della pandemia, spalti aperti per 30mila spettatori

Lo Slam australiano si era salvato lo scorso anno dalla prima ondata pandemica, potendosi svolgere senza restrizioni di tipo sanitario. Quest’anno si giocherà a porte parzialmente aperte solo grazie alle strettissime misure che il Governo australiano ha adottato negli scorsi mesi. I giocatori sono arrivati quasi un mese prima dell’inizio dell’evento e costretti in albergo per 15 giorni, concessa loro qualche ora di libertà esclusivamente per effettuare gli allenamenti. Questa decisione ha di fatto traslato in calendario l’evento, solitamente giocato da metà gennaio a inizio febbraio.

Il pubblico sarà presente all’Australian Open nell’impianto che ospiterà il 50% della sua capienza massima, circa 30mila persone al giorno. La presenza però non permetterà di muoversi liberamente per tutto l’impianto e tutti i campi, ma vi sarà un’ulteriore suddivisione per zone nelle vicinanze dei campi principali. Capienza che scenderà ulteriormente durante le fasi finali quando si giocherà su meno campi. A quel punto per mantenere il rapporto di presenze al 50% tra gli spalti verranno diminuiti gli ingressi totali.

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