Tre week end per scoprire Messina, ecco l'itinerario de Le Vie dei Tesori

Tre week end per scoprire Messina, ecco l’itinerario de Le Vie dei Tesori

Alessandra Serio

Tre week end per scoprire Messina, ecco l’itinerario de Le Vie dei Tesori

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domenica 11 Settembre 2022 - 12:57

I 19 siti da visitare nei tre week end delle Vie dei Tesori, a Messina, fino al 25 settembre. In corso l'evento

MESSINA – E’ l’Archivio di Stato la novità dell’edizione 2022 de Le Vie dei Tesori, che da sabato ha aperto i battenti permettendo la visita, per tre fine settimana di fila, a 19 siti culturali e storici del messinese, spesso inaccessibili. Tra gli altri tesori di questa sesta edizione, l’Abbazia di Mili finalmente restituita alla città.

All’Archivio di Stato, inoltre, sarà eccezionalmente possibile visitare anche i depositi. A chi sceglierà di entrarvi si spalancherà davanti il racconto dell’antica Messina affacciata sullo Stretto, tra Scilla e Cariddi, la città eroica, sopravvissuta a invasioni, conquiste, rivolte; devastata dal terremoto del 1908 ma rinata sempre e ancora viva. Da quel cataclisma sono sopravvissuti ipogei, chiese, forti, ville, opere d’arte, e tanta voglia di ricostruzione che la mostra all’Archivio ripercorrerà.

Ma il programma delle Vie dei Tesori – costruito sul territorio da Marco Grassi – è molto frastagliato. La Prefettura aprirà saloni normalmente chiusi al pubblico e l’appartamento riservato al Capo dello Stato quando è in visita a Messina.

Quest’anno sarà possibile varcare la soglia dell’antica chiesa abbaziale voluta dal gran conte Ruggero, tra le più antiche architetture normanne di Sicilia: Santa Maria di Mili e l’annesso monastero nacquero nel 1090 su un preesistente cenobio bizantino. Nel 1542 il complesso monastico e l’ampio feudo passarono al Grande ospedale di Messina, oggi è del FEC che ha aperto ai visitatori del festival.

Le tappe

E’ da non perdere la visita alla sobria casa museo della poetessa dialettale Maria Costa, nel rione della Case Basse di Paradiso che oggi ospita il centro studi a lei intitolato. Ancora, visite alla prima sede dei Domenicani in Sicilia, Santissima Annunziata dei Catalani e alla chiesetta di San Giovanni di Malta vi racconteranno la storia di San Placido, patrizio e monaco. Nella cappella di Gesù e Maria delle Trombe vi mostreranno il Bambinello miracoloso.

Un’esperienza sarà di certo la “gogna” di Castel Gonzaga, dove venivano rinchiusi i condannati, e la torre merlata dell’antico castello di Roccaguelfonia dove venne rinchiuso Carlo II d’Angiò. Arrampicata sui Peloritani, a Massa San Giorgio, ecco invece la quattrocentesca chiesa di Sant’Antonio Abate che conserva ancora il doppio portale asimmetrico tardo medievale. Fortemente danneggiata dal terremoto del 1908, sant’Antonio Abate fu restaurata.

Da scoprire le preziose collezioni universitarie: le maioliche Zipelli e i reperti dei Gesuiti dell’Antiquarium, come gli alberi esotici, le piante carnivore e la raccolta di succulente dell’antico Orto Botanico. Sono quattro le ville che aprono i battenti, e due sono bei ritorni: la settecentesca Villa Cianciafara sopravvissuta indenne al terremoto, mostra ancora i segni del suo passato da tenuta agricola e gli arredi originali, oltre ai segni di Filippo Cianciara, fotografo cugino dei Piccolo e dei Tomasi.

Riapre anche villa Giovanna, ex sede della Guardia Regia oggi centro olistico Mater Vitae, a Villaggio Pace, dove ci si troverà immersi in un vero giardino tropicale, che degrada verso il mare. Due le ville al debutto: la cosiddetta Town House ovvero il candido Villino Franca, tra due contrade che già nel nome sono bellissime (Paradiso e Contemplazione), una vera villa delle delizie della ricostruzione post terremoto: dal suo elegante giardino, si abbraccia lo Stretto.

Per il festival ospita anche le opere di Alex Caminiti, Michele d’Avenia e Dania Mondello. Per trovare Villa Aelthea bisogna invece tornare nel cuore della città: fu progettata da Guido Viola con la sua “gemella” limitrofa, oggi conserva gli arredi liberty originali e un “torrino” con tanto di scala a chiocciola.

Infine, non potevano mancare Forte San Salvatore aperto anche quest’anno con la collaborazione della Marina Militare , e il Museo di cultura e musica popolare ospitato nell’antico casale di Gesso, sui Peloritani con la sua straordinaria collezione di strumenti musicali popolari e il laboratorio di zampogne. Sempre sui Peloritani, sorge uno dei più importanti eremi di Messina, sembra ondato da frati anacoreti dell’ordine carmelitano tra cui spiccava Sant’Alberto da Trapani, divenne nel 1531 la prima sede di Sicilia dei Frati Minori Cappuccini. Dal 1670 ad oggi è sede della confraternita della Madonna di Trapani. E’ stato appena restaurato.

Esperienze

Tante le iniziative previste nel cartellone dei tre week end e fruibili attraverso il biglietto cumulativo, ma su prenotazione, o pagando la singola quota: seguire i “cocciulari” nell’antica arte della coltivazione delle vongole nel lago di Ganzirri, raggiungere Floresta, scoprire Forza d’Agro, visitare la fattoria urbana di Villarè, o fare trekking lungo l’anello del Nisi, a Fiumedinisi.

Per partecipare a un’esperienza, bisogna sceglierla qui, prenotarla, e acquistare contestualmente il coupon previsto nei diversi casi. Gli eventuali coupon non venduti on line saranno disponibili sul luogo di raduno.

Passeggiate

Le passeggiate proposte da Le Vie dei Tesori in collaborazione con numerose associazioni locali, condurranno alla scoperta di aspetti particolari della città: dal centro storico tra vestigia medievali e normanne all’antica via del Dromo, tra i resti di costruzioni agricole e industriali, alle testimonianze liberty ancora presenti. Poi l’antico casale di Castanea, racchiuso da pinete e il sentiero dei mulini della Vallata di Cumia. Tutte da scoprire.

Per partecipare a una passeggiata, bisogna sceglierla qui, prenotarla e acquistare contestualmente il coupon dell’importo indicato (6 euro). Gli eventuali coupon non venduti online saranno disponibili sul luogo di raduno.

Come partecipare

Per partecipare alle visite guidate basta acquisire il coupon on line qui o negli info point allestiti in ogni città. I coupon sono di diverse tipologie e sono validi per 10 visite, per 4 visite oppure per un singolo ingresso. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più persone, anche simultaneamente in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. La prenotazione non è obbligatoria ma è caldamente consigliata per assicurarsi la visita nei luoghi preferiti. Se non prenoti, puoi presentarti direttamente all’ingresso dei luoghi ma senza la certezza che ci siano posti disponibili per la visita. I coupon luoghi non sono validi per le passeggiate, esperienze ed altre attività.

Qui il dettaglio dei luoghi aperti e gli orari.

Un commento

  1. Finalmente!!!!!! Siamo stati 30 anni a Messina e nessuno si è ricordato che la città e i dintorni è piena di cose belle!!!! Nell’elenco manca la”Badiazza”, visitata da noi piu volte ma ridotta allora in uno stato riprovevole!!!! Cpmunque complimenti e speriamo che le persone partecipino!!!!!

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