Da Acqualadrone a Calamona orologi fermi al 1.marzo del 2011. Nessun intervento sui costoni franati

Da Acqualadrone a Calamona orologi fermi al 1.marzo del 2011. Nessun intervento sui costoni franati

Da Acqualadrone a Calamona orologi fermi al 1.marzo del 2011. Nessun intervento sui costoni franati

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mercoledì 18 Aprile 2012 - 07:16

Ennesima lettera di richiesta di intervento del consigliere della VI circoscrizione Maria Biancuzzo. Segnalazioni anche dal villaggio di Santo Saba

Non cambiano i destinatari della lettera e non cambia nemmeno il mittente. La missiva è scritta dal consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo che rinnova al direttore generale dell’Anas Ugo Di Bernnardo, al sindaco Buzzanca e al comandante della Polizia Municipale Calogro Ferlisi, di sbloccare la situazione di disagio che interessa le zone di Calamona e Aqualadrone, dove insistono ancora due frane abbattutasi il 1 marzo del 2011, ovvero più di un anno fa. Da allora,infatti, ad eccezione di una bretella, realizzata a Calamona già per una precedente emergenza, per evitate l’isolamento completo degli abitanti del villaggi collinari e costieri del VI quartiere, non si è fatto altro e come sottolineato da Biancuzzo non vi è alcun cenno di possibili lavori.

“Accertato – scrive il consigliere – che sono trascorsi oltre 13 mesi dallo smottamento e ritenendo necessario che un’arteria ad alta densità come quella in questione venga riaperta al più presto al traffico, chiedo di conoscere le ragioni per cui, ad oggi, nessun intervento è stato posto in essere. Il rappresentante del quartiere intende sapere anche se esistano progetti di per la realizzazione di tutte le opere finalizzate alla messa in sicurezza del costone franato e se sia possibile installare una segnaletica semaforica che possa regolamentare il traffico all’altezza del bivio per Acqualadrone.

Ci spostiamo invece in località San Saba, per segnalare la presenza di palo a cui sono collegati fili dell’alta tensione, le cui condizioni, tutt’altro che stabiliti, rischiano di mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini, che, con l’arrivo della prossima stagione estiva, saranno presenti nella località di mare in numero decisamente maggiore rispetto a quello attuale.

3 commenti

  1. Mario BIANCUZZO,per il suo attivismo,è un consigliere di circoscrizione che si merita la sua indennità, ma non ha il coraggio,politico e di uomo, per amore del suo territorio, di saltare con il cuore oltre l’ostacolo. Caro BIANCUZZO,quando i propri interlocutori sono sordi e ciechi,faccia come il capo del Genio Civile,ing.Gaetano SCIACCA,che ha denunciato all’autorità giudiziaria,per amore della sicurezza dei messinesi,il Comune di Messina, quindi i suoi colleghi dirigenti, anche se di diverso Ente, che hanno la responsabilità insieme ai politici della cura degli alvei dei nostri torrenti, martoriati dalla becera speculazione edilizia.Mi auguro in futuro di scrivere per lei la frase che destino al capo del Genio Civile, ” meno male che SCIACCA c’è “

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  2. A proposito di sicurezza di noi messinesi,di cui palazzo Zanca,politici e dirigenti,ha fatto carne di porco,guardiamo ad altri quartieri del nostro territorio,e come urla da tempo l’ing.Gaetano SCIACCA,prima di pensare alla rambla di viale S.Martino,alla STU Tirone,alla Mortelle Tono,insomma allo scibile urbano,pensiamo ai torrenti,che mettono in grave pericolo i nostri concittadini.L’elenco è lungo,dal greto-strada del torrente Larderia,ai liberi attraversamenti di quello di Bordonaro,dagli sconvolgimenti a cui è interessato il torrente Papardo,alle famiglie alveo-dipendenti del torrente Zafferia.Oppure ai torrenti sconosciuti ai più, Puccino,Giudeo,Santo Stefano,il Pace
    Amantea,Acqualadroni,tutti fanno da pista a case,complessi residenziali,cave d’estrazione,piccole aziende artigianali,addirittura a edifici religiosi.
    Ma i dirigenti del Comune hanno altro a cui pensare,come a dare a COTTIMO,alla ditta Rizzo Arena di Saponara,per un importo aggiudicato il 10/12/2011 di 145.275 euro,con un bassissimo ribasso del 3,15%, per lavori di adeguamento della TOPONOMASTICA nel centro cittadino e nei villaggi suburbani, necessità di cui nessuno si era accorto e certamente non urgenti come la messa in sicurezza e altre opere di urbanizzazione.All’adeguamento della toponomastica ci potevano pensare benissimo i dipartimenti tecnici interessati,era un modo per guadagnarsi i picciuli per il raggiungimenti dello scibile obiettivi di palazzo Zanca.

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  3. Ritengo la proposta della costituzione di un nuovo comune tra Villafranca T. e Messina una emerita ****ta, (mi censuro da solo) ma capisco tanta rabbia repressa di tanti messinesi che vengono letteralmente privati della libertà di circolare liberamente sul territorio comunale!
    Non ci sono i soldi?
    Lo si dica pubblicamente e si cerchino TUTTE le soluzioni possibili (Buzzy, vendi l’auto che NOI contribuenti ti stiamo fornendo per scorazzare in città e utilizza una panda per gli spostamenti).

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