Crocetta: "Messina è come una miniera d'oro coperta di fango ma la tendenza sta cambiando"

Crocetta: “Messina è come una miniera d’oro coperta di fango ma la tendenza sta cambiando”

DLT - Ma. Ip.

Crocetta: “Messina è come una miniera d’oro coperta di fango ma la tendenza sta cambiando”

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lunedì 31 Dicembre 2012 - 07:39

A palazzo Zanca il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che spiega come si è arrivati al finanziamento regionale da 40 milioni di euro che ha salvato il Comune di Messina. Lodi per il lavoro svolto dal commissario Luigi Croce che si dice finalmente ottimista sul futuro

"Messina è una città bellissima, laboriosa, che negli ultimi mesi è stata il paradigma della Sicilia, anche lei bellissima ma sull’orlo del dissesto". Sono le prime parole, a palazzo Zanca, del presidente della Regione, Rosario Crocetta, in visita nella nostra città l'ultimo giorno dell'anno. Al tavolo accanto a lui, l'assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti, il messinese Nino Bartolotta.

"Fino a tre mesi fa – spiega Crocetta a proposito della Regione – si parlava solo di crisi e default. Oggi siamo riusciti ad approvare un bilancio sociale e in tre settimane abbiamo sbloccato fondi che erano rimasti congelati per anni".

Il presidente Crocetta spiega poi le vicende che hanno condotto al finanziamento per salvare il Comune di Messina: "Aiutare Messina non è stato semplice, abbiamo dovuto trovare le risorse del 2012, abbiamo cercato nei rivoli del bilancio e siamo riusciti a salvare la città, nonostante l’avversione politica di chi si opponeva ad aiutare una sola città e non le altre. Ma la Regione intende intervenire sulle situazioni di crisi di tutti i Comuni. E l'intervento a Messina non è privo di logica. E' frutto delle garanzie fornite dal commissario Croce, che ha svolto il suo lavoro con serietà ed efficienza. Messina ha un piano di rientro vero e serio, analizzato sia dagli uffici del ministero sia da quelli della regione. Messina è come una miniera d'oro che è stata ricoperta di fango ma la tendenza sta cambiando. I 40 milioni sono nulla rispetto al danno che avrebbe provocato il dissesto. Il danno per la Sicilia poteva ammontare a 400 milioni di euro. Attraverso questo intervento abbiamo fatto un bonus del bilancio, che è stato sanato. Adesso bisognerà privatizzare e vendere. Spero però che le responsabilità vengano accertate. Non si può dissestare una città e non pagare".

Soddisfazione espressa anche dal commissario del Comune, Luigi Croce: "Nel 1999, quand’ero procuratore della repubblica, ebbi modo di dire che Messina era una città scartata, eliminata da tutte le attività e le ripartizioni economiche della Regione. Sono passati 13 anni e devo dare atto al presidente Crocetta di aver sovvertito questa tendenza. Messina dev’essere una città protagonista di questa Regione. Questa città era destinata a fallire ma risorgerà grazie al presidente Crocetta che ci ha teso una mano e ci ha tirato fuori dall'abisso. Abbiamo passato mesi difficili, con proteste, lavoratori senza stipendio e quant'altro, ma abbiamo messo in campo una serie di azioni che ci hanno consentito di intraprendere un percorso di risanamento che prevede il Salva Comuni, la delibera sulle opere connesse al Ponte, un piano per le aziende partecipate. Siamo certi che, con l’aiuto della Regione, Messina potrà rinascere".

E' una lunga ed intensa giornata, quella odierna, a palazzo Zanca. Dopo la conferenza stampa, il presidente Crocetta si è spostato nel Salone delle Bandiere per parlare con tutti i cittadini e i lavoratori che non sono potuti intervenire alla conferenza. All'incontro hanno partecipato anche i deputati regionali Filippo Panarello, Pippo Laccoto, l'assessore Bartolotta, l'ex assessore comunale Angela Bottari e il Movimento "Il megafono" con Rosalinda De Francesco. Una rappresentanza dei lavoratori dei servizi sociali ha consegnato a Crocetta una petizione in cui si chiede che i loro stipendi vengano sempre corrisposti con regolarità, evitando che si ripeta un Natale senza soldi, come quello appena trascorso. Ed il presidente sarà presente anche durante la maratona in Consiglio comunale per l’approvazione del bilancio di previsione 2012, che è stato firmato dal commissario straordinario di Palazzo Zanca, Luigi Croce, sabato mattina.

La manovra del bilancio del Comune di Messina, ammonta complessivamente a € 425 milioni 794 mila 850 euro di entrate ed uscite, e sono state considerate tutte le previsioni di entrata, e tutti i trasferimenti della Regione e inserite le spese per il rimborso dell'indebitamento (oneri di ammortamento, Boc) contratti e fitti passivi , ed inoltre tutti i debiti fuori bilancio riconosciuti dal Consiglio comunale pari a cinque milioni e 988 mila 472 euro e non finanziati nel corso del 2011, oltre all'ammontare delle transazioni dell'esercizio 2012, pari a cinque milioni e 889 mila 799 euro.

Subito dopo l’approvazione da parte del commissario, il documento contabile è stato trasmesso al Collegio dei revisori dei conti, composto da Dario Zaccone, Domenico Maesano e Giancarlo Panzera, che hanno annullato tutti gli impegni e per tutto il week end si sono dedicati all’analisi dei documenti allegati allo schema di bilancio, in una vera e propria corsa contro il tempo. Alle 16 si svolgeranno la commissione consiliare sul bilancio ed il Consiglio comunale, che dovranno dare l'ok definitivo.

Danila La Torre- Marco Ipsale

11 commenti

  1. evviva! ora siamo tutti più contenti! Ma chi sconterà la pena per gli ammanchi ed i debiti fuori bilancio? La giustizia dovrà adesso fare la sua parte e spero che vengano puniti i colpevoli di questo scempio!

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  2. vedete cosa fanno gli “amici” in un paese di amici e nemici…….

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  3. MessineseAttento 31 Dicembre 2012 12:56

    Dopo aver pulito il comune di Messina, adesso è l’ora di passare alla provincia, ancora in mano alla casta. Istituzione in cui improvvisazione ed incapacità regnano sovrane.
    Inoltre, sono certo che Messina non disdegnerebbe un’eventuale candidatura a sindaco del commissario Dott. Croce, garanzia di capacià e legalità. Se questo non dovesse accadere, è troppo alto il rischio di rimettere la città nelle mani di chi agisce per logiche clientelari basate sul voto di scambio (destra o sinistra che sia!).
    Concludo sottolinenando le parole del presidente Crocetta:”Spero però che le responsabilità vengano accertate. Non si può dissestare una città e non pagare”.
    Questo è un nodo cruciale del caso Messina e c’è da scommettere che molti di questi signori che hanno devastato il territorio cittadino e la sua reputazione (ex sindaco in testa), cominciano a non dormire serenamente la notte.
    Rinnovo i miei auguri per un sereno anno nuovo a tutti coloro, e solo a coloro, che hanno a cuore questa città, i cui primi nemici sono proprio i suoi cittadini.

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  4. Quindi Buzzy ha avuto ragione….niente dissesto.

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  5. MA COME E’ MAI POSSIBILE CHE DI QUESTO PIANO DI RIENTRO GIà APPROVATO NEL 2012,INDISPENSABILE PER OTTENERE I FONDI REGIONALI, NON SI SIA MAI PARLATO? MA COME SI GIUSTIFICA CON IL FATTO CHE NON SI FOSSE NENCHE D’ACCORDO CON LA QUANTIFICAZIONE DEI DEBITI. MA DI QUALE PIANO SI PUO’ MAI PARLARE SE NON SONO STATI APPROVATI I BILANCI DELLA PARTECIPATE?? VORREI SAPERE CHI HA ESAMINATO TALI DOCUMENTI (SEGRETI??) CHE APPROVAZIONI VI SONO?? L’APPROVAZIONE NON ASPETTAVA PRIMA DI TUTTO AL CONSIGLIO COMUNALE? VI E’ QUALCHE TASSELLO CHE NON COMBACIA CON L’EUFORIA CHE SI VUOLE TRASMETTERE.
    SPERIAMO BENE, LO DICO SOSTENENDO SEMPRE CHE LA LEGALITA’ E’ FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO E LA PROGRAMMAZIONE REALE!
    LUIGI

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  6. “Spero però che le responsabilità vengano accertate. Non si può dissestare una città e non pagare”. Sarebbe questa la vera rivoluzione, non solo a Messina …
    auguri a tutti

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  7. Ricordatevi da chi è stata governata questa città negli ultimi 15 anni e poi domandatevi chi sono i responsabili del dissesto. Basta fare 2+2…per non votare sempre gli stessi a vita!

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  8. belle parole improntate ad un ragionevole ottimismo. So che in tanti si sarebbe voluto leggere MESSINA FALLITA! SIAMO GLI ULTIMI!non è andata così rassegnatevi. Auguri a tutti.

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  9. e amici come prima;tutto ok ,grazie. Si parla di fango appunto

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  10. No ho parole, in bene s’intende, a commentare le parole del dr. Croce e del Governatore Crocetta. Da buon cristiano mi fido, almeno, della loro buona fede. Comunque ci sarebbe molto da commentare. Mi sono registrato quanto riportato da R.T.P., a futura memoria. Non mi sono mai soffermato su argomentazioni di carattere generale dato che non ritengo utili le promesse per soddisfare finalità propagandistiche che facciano riferimento ad esigenze per motivi personali o di partito di appartenenza. Che la città di ” Messina è come una miniera d’oro che è stata ricoperta di fango” ci dica Crocetta questo fango chi gli lo ha versato addossa alla nostra città se non quei politici che gli hanno permesso di diventare governatore della Sicilia, Ma tutto questo non mi interessa, doto che incede, profondamente, sulle coscienze dei cittadini messinesi. Ciò che, invece, mi ha colpito quando lo stesso presidente ebbe a dire “”Aiutare Messina non è stato semplice, abbiamo dovuto trovare le risorse del 2012, abbiamo cercato nei rivoli del bilancio e siamo riusciti a salvare la città”. Nella legge varata dal parlamento siciliano si legge, (certamente il movimento 5 stelle, decisivo per l’approvazione, non ne compreso il significato, pazienza), che per finanziare il “fondo di rotazione” per un importo di 40 milioni di euro si procederà mediante la: “riduzione della spesa autorizzata dalle legge regionale n.7 11/ maggio/2011 articolo 3 comma 3”.Abbiamo promesso di essere vigili. e lo saremo, con l’aggiunta che i “panni sporchi non li laveremo più on famiglia”. Conosco poco il labirinto della legislazione contabile siciliana, ma mi chiedo come possa essere legittimo utilizzare un residuo passivo (somma impegnata nel 2011 con legge regionale n.7/2011) per finanziare una maggiore spesa nel bilancio 2012. Certamente le giustificazioni non mancheranno, ma la legittimità del provvedimento diventa discutibile. Governatore Crocetta, i messinesi si rimboccheranno le maniche ma, certamente, non per liberare la città dal fango, come lei sostiene, versato da quei politici, certamente suoi amici di partito e sostenitori occasionali. Comunque buon anno nuovo..

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  11. “i messinesi si rimboccheranno le maniche ma, certamente, non per liberare la città dal fango, come lei sostiene, versato da quei politici, certamente suoi amici di partito e sostenitori occasionali”

    Il dramma saranno le elezioni di giugno 2013. A questo punto sarebbe auspicabile un commissariamento più lungo, perchè il rischio è che data la grandissima incapacità dei politici in lizza, si perdano gli sforzi, certamente non indifferenti, sinora compiuti. Da quel poco che ho visto sinora, Crocetta mi ha dato l’impressione che ragiona con la sua testa e non è il tipo che subisce imposizioni o ricatti, anche da coloro che l’hanno sostenuto e l’ha dimostrato. Il nodo principale sono le gestioni corrette cui fa riferimento Crocetta che sicuramente verrebbero messe a repentaglio dal potere economico che regna sulla nostra città.

    Speriamo bene e Buon anno a tutti.

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