Ancora possibile la conversione delle lire in euro. La richiesta entro il 28 Gennaio

Ancora possibile la conversione delle lire in euro. La richiesta entro il 28 Gennaio

Ancora possibile la conversione delle lire in euro. La richiesta entro il 28 Gennaio

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lunedì 25 Gennaio 2016 - 15:31

Per esercitare il proprio diritto, sarà necessario presentare l’apposito modulo di diffida entro giovedì prossimo. Il modulo potrà essere richiesto via mail all’indirizzo help@consumatori.messina.it

Sono molte più del previsto le persone che posseggono ancora il vecchio conio e che non si sono presentate a convertire le lire in euro tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012. Questo almeno a giudicare dalle telefonate e dalle email di chiarimento giunte all’Unione Nazionale Consumatori da tutta Italia e dalle richieste di ricevere il modulo di diffida da inviare alla Banca d’Italia. Per Bankitalia e il Mef gli unici beneficiari del rimborso saranno i soggetti in grado di documentare di aver richiesto di convertire lire tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012. Tuttavia tale tesi è contraria alla sentenza della Corte Costituzionale che, come sottolinea l’Unione Nazionale Consumatori, ha riaperto i termini per tutti, annullando di fatto l’articolo del decreto Salva Italia che aveva anticipato il termine ultimo per la conversione delle lire. "Bankitalia e Mef, molto scorrettamente, hanno cercato di mettere la sordina su questa questione, facendo un comunicato stampa, notturno, il 21 gennaio, troppo a ridosso dei termini. Ecco perché chiediamo ai mass media di aiutarci ad informare i consumatori sui loro diritti" ha dichiarato il Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori di Messina, l'Avv. Mario Intilisano, che su questa vicenda sta seguendo il processo in corso al Tribunale di Messina. L'UNC ricorda che mentre chi si era presentato alla Banca d'Italia tra il 6 dicembre 2011 ed il 28 febbraio 2012 può recarsi con calma agli sportelli delle Filiali che svolgono il servizio di Tesoreria dello Stato, senza fretta, chi invece in quel lasso di tempo aveva rinunciato a presentarsi, facendo affidamento su quanto dichiarato da Bankitalia, ossia che la conversione non era più possibile, ora deve correre a bloccare i termini di prescrizione entro giovedì 28 gennaio. Due le possibilità tecniche che possono seguire tutti coloro che detengono ancora le vecchie lire, anche se UNC consiglia la seconda: 1) Presentarsi immediatamente, e comunque entro il 28 gennaio, alle Filiali della Banca d'Italia, chiedendo la conversione in euro delle vecchie monete e banconote detenute, e farsi rilasciare ricevuta scritta di diniego, interrompendo così i termini di prescrizione. Questa procedura è, però, sconsigliata dall'UNC perché, per farsi attestare il diniego, occorre presentarsi con il contante presso le sedi della Banca d’Italia, cosa rischiosa perlomeno per chi è ancora in possesso di ammontari elevati. 2) Inviare la diffida predisposta dall’Unione Nazionale Consumatori, così da poter direttamente avviare, in caso di rifiuto, le azioni contro la Banca d’Italia. Di seguito le modalità operative: a) Inviare la diffida con raccomandata a /r e con la fotocopia della cartamoneta all’indirizzo di BANKITALIA di Roma (Via Nazionale 191 – 00186 Roma) oppure, per chi possiede la pec, all’indirizzo pec bancaitalia@pec.bancaditalia.it ). b) Il Modulo della diffida potrà essere richiesto dai soci Unc presso le sedi locali dell'associazione, oppure, per chi non è socio, all’indirizzo email help@consumatori.messina.it , indicando il proprio nominativo e l’importo da convertire. c) Inviare la diffida anche all’indirizzo mail help@consumatori.messina.it con le fotocopie della cartamoneta. d) Le monete e la cartamoneta interessate sono solo quelle in corso al 28.02.2002.

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