Valli Joniche dei Peloritani, la "Mediterranea" guida il posizionamento identitario

Valli Joniche dei Peloritani, la “Mediterranea” guida il posizionamento identitario

Redazione

Valli Joniche dei Peloritani, la “Mediterranea” guida il posizionamento identitario

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martedì 14 Settembre 2021 - 08:37

Il rettore Zimbone, docenti e direttori dei Dipartimenti dell'Ateneo reggino hanno coordinato e contestualizzato la valenza dell'evento di Forza d'Agrò

Si è svolto nei giorni scorsi presso il Convento Agostiniano del Comune di Forza d’Agrò l’iniziativa Verso la pianificazione di sistema per lo sviluppo delle Valli Joniche dei Peloritani.

I lavori si sono aperti con i saluti istituzionali del sindaco del Comune di Forza D’Agrò Bruno Miliadò e del presidente dell’Unione dei Comuni delle Valli joniche dei Peloritani e sindaco di Antillo Davide Paratore, che hanno evidenziato l’importanza dell’evento nella prospettiva di uno sviluppo socio-economico e culturale che valorizzi l’alto potenziale turistico del territorio delle Valli Joniche dei Peloritani.

Dare continuità alle attività

È seguito, quindi, il saluto del Rettore dell’Università Mediterranea Santo Marcello Zimbone, che ha ripercorso la genesi della collaborazione tra l’Ateneo e i Comuni delle Valli.
L’evento – ha rammentato il rettore dell’Ateneo reggino – ha preso le iniziali mosse dal Protocollo d’intesa stipulato nel dicembre 2020 tra i 18 Comuni delle Valli d’Agrò, del Dinarini, del Savoca, del Nisi e la “Mediterranea” ed è l’occasione per presentare i primi risultati e le indicazioni di sintesi prodromici alla elaborazione di Piani e Programmi Strategici per la valorizzazione dei Borghi e del territorio delle Valli.
Il rettore Zimbone ha, infine, posto l’accento sulla necessità di dare continuità alle attività sin qui svolte per massimizzare le positive ricadute delle attività in essere.

Un patrimonio materiale e immateriale da tutelare

Sono seguite le relazioni affidate ai professori Tommaso Manfredi, Giovanni Enrico Agosteo, Alberto De Capua, Giuseppe Araniti, Carmelina Bevilacqua e Francesco Calabrò.
I docenti, appartenenti a diverse aree scientifiche dell’Ateneo, hanno evidenziato come l’intera area, grazie al suo consistente e diffuso patrimonio materiale e immateriale, possa creare un‘offerta turistica locale integrata e di sistema, in grado di coniugare ambiente, cultura, agricoltura, natura e innovazione tecnologica, quali componenti della filiera di un territorio, quale è quello delle Valli, estremamente ricco di risorse, ma non compiutamente valorizzato.
Nel corso degli interventi, inoltre, sono stati illustrati i diversi strumenti finanziari comunitari e nazionali, tra cui il Pnrr e il Piano Nazionale “Borghi”, e come questi possano essere orientati allo sviluppo dell’insieme dei Borghi, anche nell’ottica del sostegno all’occupazione giovanile.

Una chiave identitaria per l’area

I molteplici spunti emersi durante i lavori hanno animato il dibattito, coordinato dal Rettore dell’Università “Mediterranea”, a cui hanno partecipato i sindaci di Pagliara Sebastiano Gugliotta, di Roccafiorita Concetto Orlando, di Sant’Alessio Siculo Nunzio Giovanni Foti, di Savoca Massimo Stracuzzi e i direttori dei Dipartimenti dell’Università “Mediterranea” Giovanni Enrico Agosteo (Agraria), Tommaso Isernia (Ingegneria dell’informazione, delle infrastrutture e dell’energia sostenibile), Giovanni Leonardi (Ingegneria Civile, Energia, Ambiente e Materiali), Tommaso Manfredi (Patrimonio, Architettura e Urbanistica) e Adolfo Santini (Architettura e Territorio).

Gli interventi hanno evidenziato come sia importante conferire una chiave identitaria all’intera area in cui ricadono le Valli Joniche dei Peloritani, che sintetizzi i valori del territorio da trasmettere e comunicare opportunamente attraverso i sempre più attuali canali web, anche nella prospettiva di individuare una denominazione che la renda univocamente riconoscibile.

Azioni a breve e medio-lungo termine

Nelle conclusioni, lo stesso Zimbone ha rimarcato i benefici che l’intera area può conseguire attraverso un’azione di sistema da attuare, soprattutto, sui temi della transizione ecologica e digitale, intorno alla quale sono state già definite le linee di una prospettiva di medio-lungo periodo per correggere lo svantaggio socioeconomico e, al contempo, sorreggere le prospettive di sviluppo e di crescita, anche occupazionale, del Mezzogiorno d’Italia.
Delineate inoltre le modalità con cui proseguire la collaborazione e il coinvolgimento dei molteplici attori del territorio, compreso il mondo della scuola, nonché le ulteriori azioni da porre in essere nel breve, ispirate alla necessità di efficacia e tempestività, guardando principalmente ai giovani e al loro futuro.

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