Calabrò incontra la Confcommercio. Le aziende in crisi vogliono risposte

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mercoledì 19 Giugno 2013 - 15:34

A conclusione dell’incontro, Saro La Rosa dirigente dalla Camera di Commercio ha illustrato il progetto del “terminal crocieristico” che potrebbe contribuire in modo deciso al migliore utilizzo di questa particolare forma di turismo, prevedendo al suo interno ben 100 box utilizzabili dagli imprenditori locali, per diffondere prodotti tipici e quant’altro fosse prodotto nel nostro territorio

Dalle isole pedonali alla capacità di fare impresa a Messina, dai criteri per definire una città turistica alla tassazione abnorme che grava sulle imprese per i tributi locali. Questi i temi trattati nel corso di un incontro tra gli operatori aderenti a Confcommercio e il candidato sindaco Felice Calabrò.

Ha aperto il giro delle domande Giovan Battista Arrigo che ha chiesto di conoscere la posizione di Calabrò sulle tematiche riguardanti i “centri commerciali naturali” in abbinamento con le “isole pedonali” che non dovrebbero essere organizzate come soluzioni temporali, ma in un’ottica ben più ampia in grado di rispondere alle esigenze complessive della città. Calabrò ha affermato la necessità di un ragionamento complessivo, partendo dal presupposto di una città “aperta” e dell’opportunità di una rivoluzione culturale.

Carmelo Picciotto nel prendere il testimone ha provocatoriamente chiesto al candidato se rinuncerebbe al mandato di sindaco in corso d’opera nel caso gli fosse richiesto; proseguendo ha chiesto di poter fare sognare gli imprenditori messinesi consentendo alle loro aziende di perseguire obiettivi di sviluppo e non solo di salvaguardia del presente.

La risposta di Calabrò non si è fatta attendere precisando che se la città lo vorrà potrebbe esserne sindaco per dieci anni, poi si vedrà. Aggiungendo che il cambiamento deve avvenire dall’interno e non può essere imposto.
In una città che è stata dichiarata turistica per decreto e che assisterà nel corso dell’anno alla chiusura di alcuni dei pochi alberghi ancora esistenti, non poteva mancare la voce degli albergatori rappresentati da Giuseppe Minniti Traina che si è soffermato sugli aumenti scriteriati che stanno colpendo le strutture ricettive.

Felice Calabrò, rassicurando che saranno riviste le imposizioni fiscali per il settore, ha altresì aggiunto che il settore del turismo avrà interlocutori adeguati in seno all’amministrazione attiva nel caso della sua vincita al prossimo ballottaggio. Un serio dialogo dovrà essere instaurato e dovrà coinvolgere tutti gli imprenditori attraverso le loro rappresentanze d’impresa, per trovare soluzioni adeguate al miglior utilizzo delle diverse forme di turismo che la città ha sin qui registrato.

Con una frase ad effetto “il Comune non è amico delle imprese” ha iniziato il suo intervento Filippo Denaro, che ha altresì ricordato che dopo l’occupazione derivante dalla pubblica amministrazione il settore del terziario di mercato e dell’impresa diffusa è il principale datore di lavoro in città ed in provincia. Il carico fiscale delle aziende è servito al mantenimento di una macchina burocratica non sempre all’altezza delle necessità degli imprenditori. Calabrò ha previsto in caso di successo, una rivoluzione della macchina comunale e della sua burocrazia ed una attenzione particolare alle problematiche attinenti il bilancio del comune ed i beni immobili di cui la città è proprietaria. Per questi ultimi un serio confronto con gli imprenditori cittadini è quasi un atto dovuto, viste le recenti esperienze che non sono andate a buon fine.

A conclusione dell’incontro, Saro La Rosa dirigente dalla Camera di Commercio ha illustrato il progetto del “terminal crocieristico” che potrebbe contribuire in modo deciso al migliore utilizzo di questa particolare forma di turismo, prevedendo al suo interno ben 100 box utilizzabili dagli imprenditori locali, per diffondere prodotti tipici e quant’altro fosse prodotto nel nostro territorio.

Quasi a sigillare la possibile intesa tra la sua amministrazione e gli operatori aderenti a Confcommercio Messina, Felice Calabrò in estrema sintesi ha affermato l’assoluta necessita di attività sinergiche tra pubblico e privato e di reali interazioni tra questi due mondi che sino ad oggi hanno vissuto in mondi separati.

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