Viadotto Ritiro. Toto: "Costretti a sospendere i lavori, riprenderemo quando il Cas ci pagherà"

Viadotto Ritiro. Toto: “Costretti a sospendere i lavori, riprenderemo quando il Cas ci pagherà”

Redazione

Viadotto Ritiro. Toto: “Costretti a sospendere i lavori, riprenderemo quando il Cas ci pagherà”

giovedì 11 Maggio 2023 - 20:23

L'azienda abruzzese conferma di vantare un credito di 6 milioni di euro dal Consorzio Autostrade Siciliane

Toto Costruzioni Generali smentisce ogni nesso tra la sospensione delle attività sul cantiere del viadotto Ritiro e le vicissitudini afferenti alla concessione delle autostrade di A24 e A25 e al relativo contenzioso con lo Stato.

Credito di 6 milioni

“La sospensione dei lavori del cantiere per il Viadotto Ritiro a Messina è stata una scelta obbligata dalle continue e reiterate inadempienze del Cas, sia sul versante tecnico, sia su quello economico. Il persistente stallo del Consorzio per quanto riguarda i pagamenti, per la Toto fermi dal luglio 2022, è un elemento comune riscontrabile in altri appalti gestiti dal Cas, riscontrabile dalla stampa e dalle dichiarazioni delle parti sociali. Occorre, a questo proposito, fare chiarezza sul credito che vantiamo e che confermiamo ammontare a circa 6 milioni di euro. In tale importo sono compresi 3 milioni di euro previsti dal Decreto Aiuti come compensazioni per il caro materiali. Nel corso degli anni Toto Costruzioni ha chiesto ripetutamente l’effettiva disponibilità delle somme, non ancora fatturate nonostante il tempo intercorso e l’aggravio dei costi dei materiali interamente assorbiti dall’azienda. A questi si sommano circa 1,5 milioni di euro maturati e fatturati per lavori e crediti di appalto, non saldati, alcuni risalenti persino al 2021″.

Bypass Baglio, 4 mesi per il collaudo

“Lo stesso bypass Baglio, un’opera fondamentale per alleggerire il traffico su Messina, è stato progettato, realizzato ed aperto al traffico con fondi interamente anticipati da Toto Costruzioni Generali che, nonostante le inadempienze del committente, ha ritenuto di non penalizzare per questo la viabilità urbana per altri mesi e completarlo nella sua interezza. L’opera, non prevista nel progetto iniziale, ha un valore netto di 1,3 milioni di euro ed è stata ultimata il 10 gennaio scorso ma il collaudo, completato con incredibile ritardo del Cas dopo 4 mesi, ha conseguentemente allungato i tempi e non ha permesso alla Toto di proseguire le altre lavorazioni di contratto. Un tempo irragionevolmente lungo, che ha condannato Messina a rimanere bloccata da situazioni di traffico al limite della gestibilità”.

Durc in via di risoluzione

La Toto evidenzia che “anche il Collegio Tecnico Consultivo nel dispositivo del 9 maggio ha determinato il valore dovuto alla Toto ed ha imposto alla committenza di provvedere al saldo con tempestività. In riferimento, inoltre, alle irregolarità registrate nel Durc (Documento unico di regolarità contributiva, ndr), confermiamo che la problematica è in via di risoluzione e che non si può escludere che i sistematici ritardi dei pagamenti del Cas possano aver contribuito all’accumulo della tensione finanziaria, ulteriormente aggravata dall’impennata dei costi delle materie prime”.

“Pronti a riprendere quando il Cas pagherà”

Toto Costruzioni Generali “non intende lasciare un’opera incompiuta, si è trovata costretta ad interrompere le lavorazioni, non avendo certezza delle coperture economiche finanziarie anche in riferimento al complessivo importo dovuto per effetto delle somme già maturate, ivi comprese quelle riguardanti le compensazioni previste dal Decreto Aiuti. Ribadiamo il presidio del cantiere e che stiamo ottemperando a tutte le richieste sulla segnaletica pervenute dalla Prefettura, così come conferma la massima disponibilità per la gestione di eventuali criticità, nel rispetto della città di Messina. Siamo assolutamente pronti a riprendere l’attività cantieristica e concludere l’opera nel più breve tempo possibile, qualora il Cas regolarizzi la propria posizione e dia evidenza della disponibilità delle somme necessarie per completarli. Esprimiamo infine la massima solidarietà nei confronti della cittadinanza e dei lavoratori coinvolti, loro malgrado, da questa spiacevole situazione”.

3 commenti

  1. Siamo alle solite! Altra opera incompleta.

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  2. Se il motivo del blocco lavori è il credito avanzato dal Cas non si può dare torto alla ditta. I contratti si rispettano da ambo le parti. Purtroppo ne pagano le conseguenze le maestranze e la città.

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  3. il Cas non è il problema. La Regione si con il paladino che hanno votato cioè ….schifani e tutti gli assesori lumaca con i corsi che non partono perchè manca una firma.

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