Ottavia Piccolo e Vittorio Viviani: due cuori e un palcoscenico

Ottavia Piccolo e Vittorio Viviani: due cuori e un palcoscenico

Ottavia Piccolo e Vittorio Viviani: due cuori e un palcoscenico

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venerdì 03 Febbraio 2012 - 00:03

A tu per tu con due magnifici attori, in scena al "Vittorio Emanuele" di Messina con “L’arte del dubbio” di Stefano Massini per la regia di Sergio Fantoni. (In allegato la video-intervista)

Ad accoglierci è la simpatia di Vittorio Viviani, il suo sorriso, la sua calda voce, il suo accento partenopeo, e la disponibilità e la gentilezza di Ottavia Piccolo sua collega, e compagna nel gioco teatrale. Giunti al loro terzo spettacolo insieme (dopo “Processo a Dio” e “La Commedia di Candido”), chiediamo loro: «E’ nata una coppia teatrale?». «Sì, – ci rispondono entrambi – stiamo benissimo insieme, c’è un affiatamento professionale e personale forte e questa è senz’altro una rara fortuna». Con queste due bravure indiscusse del panorama teatrale italiano parliamo dello spettacolo che mettono in scena a Messina, “L’arte del dubbio” che Stefano Massini ha scritto partendo dall’omonimo libro di Gianrico Carofiglio e da, sempre di quest’ultimo, “La manomissione delle parole”, per la regia di Sergio Fantoni. «Il dubbio – dice Ottavia Piccolo – è un’arte e non c’è luogo migliore del tribunale per mettere in dubbio le cose che si dicono e avvicinarsi il più possibile alla realtà dei fatti anche se non esiste una verità assoluta ma solo una sua approssimazione. E noi al pubblico diciamo proprio questo. Li invitiamo a non farsi manipolare e a considerare il dubbio come grande risorsa».

Il dialogo poi prosegue sugli esordi dei due artisti: Viviani ricorda con noi le prime sperimentazioni teatrali e la Piccolo i suoi primi passi da giovane nel mondo dello spettacolo. Non manca però un riferimento al ruolo di impegno civile che devono rivestire gli attori: «Siamo cittadini prima che attori, – dicono – ci occupiamo della vita sociale come dovremmo fare tutti. E siamo anche pronti a mettere la nostra faccia, se considerata affidabile, a scopo di fare del bene». Pubblicità, cinema e ancora tanto teatro sono tra gli altri argomenti trattati con i nostri ospiti che, in ultimo, salutano i nostri lettori con la speranza e il piacere di vederli presto a teatro, in questa o in una prossima occasione. (CLAUDIO STAITI)

(IN ALLEGATO LA VIDEO-INTERVISTA IN HD)

Ottavia Piccolo (Bolzano, 9 Ottobre 1949) è una attrice e doppiatrice italiana. Inizia giovanissima a calcare il palcoscenico: a 10 anni è Helen, la protagonista di “Anna dei miracoli” di William Gibson per la regia di Luigi Squarzina. Approfondisce la sua formazione artistica comparendo in televisione ne “Le notti bianche” di Dostoevskij. Anche l'esordio cinematografico è importante: è una delle figlie del Principe di Salina ne “Il Gattopardo” di Luchino Visconti (1963). Nel 1964 è diretta da Giorgio Strehler ne “Le baruffe chiozzotte” e più tardi nel “Re Lear” shakespeariano. Altri suoi maestri saranno per il teatro Luca Ronconi (Orlando furioso) e per il cinema Mauro Bolognini (Madamigella di Maupin). Nel Metello di quest'ultimo, tratto dal libro di Vasco Pratolini, la sua prova fu tale da meritare il premio per la miglior interpretazione femminile al festival di Cannes e il Nastro d'Argento alla migliore attrice protagonista (1971). Nel 1968 interpreta il ruolo della protagonista femminile in “Serafino” di Pietro Germi, al fianco di Adriano Celentano. Dalla metà degli anni settanta si concentra sul teatro di Shakespeare, Pirandello, Alfieri e Hofmannsthal; ma sarà più nota al grande pubblico per l'apparizione in numerosi sceneggiati televisivi, soprattutto tratti da testi classici della letteratura mondiale: tra tutti, “Il mulino del Po” e “La coscienza di Zeno” con la regia di Sandro Bolchi, e “La Certosa di Parma”, con la regia di Bolognini. Nel 1987 torna al cinema, ne “La famiglia” di Ettore Scola (premio Nastro d'argento) e – a fianco di Alessandro Haber e Renato Pozzetto – in “Da grande” di Franco Amurri. Negli anni novanta torna attiva in televisione sia in Italia, dove riscuoterà grande successo con “Chiara e gli altri”, telefilm in onda tra il 1989 e il 1991. Nel 2004 ha interpretato il ruolo di un'analista in “Tu la conosci Claudia?” con Aldo, Giovanni e Giacomo, mentre nel 2009 ha recitato nel film “Il grande sogno” di Michele Placido. Ottavia Piccolo è anche bravissima doppiatrice: sua, ad esempio, è la voce della principessa Leila nella prima trilogia di "Guerre stellari", di George Lucas. La Piccolo è andata anche in scena con “Donna non rieducabile” di Stefano Massini per la regia di Silvano Piccardi, che tratta la storia della giornalista russa Anna Politkovskaja, uccisa nel 2006. In coppia con Vittorio Viviani con “Processo a Dio”, “La Commedia di Candido” è ora con lui sul palco con “L’arte del dubbio”.

Vittorio Viviani, (Napoli, 22 maggio 1954) è un attore italiano. Esordisce, a nove anni, come cantante. Nel 1972 entra in arte: Teatro, Cabaret, Varietà e, soprattutto, Teatro Sperimentale sono il suo impegno lavorativo e la sua formazione dove pratica autori come Raffaele Viviani, Brecht, Lorca, Savinio. Nel 1976 è il protagonista ne “Il pappagallo verde” di Arthur Schnitzler con la regia di Gennaro Vitiello. Nel 1979, Luigi Squarzina lo scrittura al Teatro Stabile di Roma dove recita ne “Il ventaglio” di Goldoni e in “Misura per misura” di Shakespeare. In seguito lavora al Teatro S. Carlo di Napoli ne “Il pipistrello” di Strauss e nel “Re Applaude”. A Roma entra in compagnia, come co-protagonista, con Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi negli spettacoli “I due gemelli veneziani” di Goldoni e “Monsieur De Pourcegnac” di Moliere. Incontra, poi, Ugo Gregoretti, al Teatro Stabile di Torino, che lo dirige in ne “I figli di Iorio”, connubio tra D’Annunzio e Scarpetta. Dal 1984 inizia una strettissima collaborazione col produttore teatrale Lucio Ardenzi che dura ben sedici anni. Partecipa da protagonista a spettacoli di grande successo più volte ripresi: “La bisbetica domata” assieme a Carla Gravina e Carlo Giuffré, regia di Giancarlo Sepe; “Fiore di cactus” di Barillet & Gredy, con Andrea Giordana e Ivana Monti, regia di Giorgio Albertazzi; “La cena dei cretini” di F. Veber, con Giuseppe Pambieri ed Enrico Beruschi, regia di Pippo Crivelli; “La luna degli attori” di K. Ludwig, con Giorgio Albertazzi e Anna Proclemer; “Pensaci Giacomino” di Pirandello, con Turi Ferro, regia di G. Ferro. Nel 2004, al Teatro Greco di Siracusa, recita nella “Medea” di Euripide con Maddalena Crippa per la regia di Peter Stein. È stato co-protagonista in diverse fiction tra cui “La squadra” di Stefano Alleva e “Elisa di Rivombrosa” di Cinzia Torrini; “Onore e rispetto” ancora con Samperi, “Il Padre delle spose” di Lodovico Gasparini, con Lino Banfi e “Crimini Bianchi” con la regia di Alberto Ferrari. Nel 1995, diretto da Riccardo Milani, è il Dracula del Crodino per il quale riceve il riconoscimento della critica per “l’interpretazione più originale”. Nel 2008-09 è il caprese marchese Adalberto nello spot della Lavazza assieme a Paolo Bonolis e Luca Laurenti. Nel biennio 2006-08 è protagonista con Ottavia Piccolo nell’emozionante “Processo a Dio” di Stefano Massini, con la regia di Sergio Fantoni. Per il 2008-10 prepara, sempre con Ottavia Piccolo, “La Commedia di Candido” ancora di Stefano Massini ed è ora sul palco con “L’arte del dubbio”.

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