Consigli e chiarimenti dell'infettivologo Placido Mondello dopo il contagio da Febbre del Nilo anche a Messina
Migliorano le condizioni della messinese di 74 anni ricoverata all’ospedale Papardo per contagio da virus West Nile. L’incidenza dell’infezione non preoccupa le autorità sanitarie ma l’infettivologo Placido Mondello, dirigente medico del Policlinico in pensione e consulente sanitario, spiega come difendersi dai rischi del contagio.
Contagio e categorie a rischio
“Il contagio avviene per puntura di zanzara comune – spiega il dottor Mondello -Il virus non si trasmette però da persona a persona ma nello scambio sangue-sangue, quindi in caso di trasfusione o tra madre e feto”.
“Non ci sono persone più esposte di altre ma ci sono persone che rispondono diversamente, a seconda la loro età e il loro sistema immunitario. Sono quindi esposti ai rischi dei sintomi più gravi gli anziani e chi presenta patologie”.
Cosa si rischia
“Nella gran parte dei casi il virus non presenta sintomi – chiarisce l’infettivologo – Nel 20% dei casi i colpiti possono presentare febbre e dolori, i pazienti più fragili possono accusare cefalee, nausea, vomito e tremori. Circa un paziente su 150 può presentare disturbi neurologici importanti o arrivare alla mortalità”.
Come difendersi
“Ci si difende difendendosi dalle punture di zanzare: quindi utilizzando repellenti cutanei, soprattutto al pomeriggio e la sera, utilizzando abiti coprenti ed evitando la vicinanza all’acqua stagnante, che sia quella dei vasi sul balcone che degli acquitrini”.
