25 aprile 1945-2025, sempre dalla parte della Resistenza VIDEO

25 aprile 1945-2025, sempre dalla parte della Resistenza VIDEO

Marco Olivieri

25 aprile 1945-2025, sempre dalla parte della Resistenza VIDEO

venerdì 25 Aprile 2025 - 07:22

Dalla Liberazione è nata una democrazia fragile ma da rilanciare. Con una Costituzione ancora in parte da attuare. Le parole di Mattarella e di Silvestri

In video la lezione del presidente emerito della Corte Costituzionale Gaetano Silvestri in occasione della tappa conclusiva della VII edizione de “La Costituzione aperta a tutti

di Marco Olivieri

Sempre e per sempre dalla parte della Resistenza. Della Liberazione dal nazifascismo, ottant’anni dopo. 25 aprile 1945-2025: la Liberazione ha posto le basi per la nascita di una democrazia fragile ma da tutelare e da rivitalizzare. Con una Costituzione ancora in parte da attuare. Così risulta avvilente che ci siano forze politiche al governo, con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che si sentano estranee a quel percorso.

Per l’occasione, nella sede dell’associazione Arb di Messina, si alterneranno poesia e brani di letteratura, filmati e testimonianze.

La Liberazione rappresenta un momento fondativo che dovrebbe unire tutti: conservatori e progressisti, destra (democratica) e sinistra. Dovrebbe essere ovvio ma non lo è. “Il frutto del 25 aprile è la Costituzione. Il 25 aprile è la Festa della identità italiana, ritrovata e rifondata dopo il fascismo”, ha spesso ricordato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La Carta costituzionale e il valore universale degli esseri umani

Il valore universale degli esseri umani, a prescindere dalla nazione d’appartenenza, trova conferma nella nostra Carta costituzionale. Oggi, in tempi drammatici e spietati, è bene ricordarlo. Ribadirlo.

Ecco l’articolo 3 della nostra Carta, entrata in vigore il primo gennaio 1948: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Mattarella: “La Costituzione è il frutto del 25 aprile ed è ancora la strada maestra”

Ricoridiamo ancora il pensiero del presidente Mattarella (dal sito La magistratura): “È la Costituzione il frutto principale del 25 aprile. È la pietra angolare su cui poggia la civiltà e il modello sociale che i nostri padri ci hanno lasciato. Ed è anche la strada maestra sulla quale camminare ancora. La Costituzione ha interpretato e inverato la rivolta morale e la ribellione popolare che sfociarono nella Liberazione. Per questo nella nervatura del Paese, e nella ricostruzione di un’identità nazionale condivisa, la Costituzione resta il cuore e, insieme, per meglio stare nella metafora, il cervello che guida. Il patriottismo della Costituzione è il capo dal quale può dipartire una consapevolezza moderna dell’essere italiani in un’Europa che deve ritrovare appieno sé stessa e la propria missione.

Sottolinea il presidente: “Desidero dirlo in questi giorni drammatici, in cui il Mediterraneo rischia di diventare il sacrario delle vite e delle speranze stroncate di centinaia di donne, uomini, bambini, in fuga dalla guerra, dalla persecuzione, dalla fame. L’Europa si gioca la sua credibilità e il suo stesso futuro: senza la consapevolezza del proprio ruolo nel mondo e senza solidarietà non è Europa”.

Buona Liberazione.

Foto dalla pagina Fb del sindaco Basile.

Articoli correlati

7 commenti

  1. Vedo slogan “Antifascismo”! Ma dove sta sto fascismo??? Dove è?? Che a quest’ ora sarebbero tutti in carcere gli urlatori odiatori e forse anche all’ altro mondo se fosse davvero oggi esistito! E cosa è stato più fascista della TESSERA VERDE GREEN PASS , DEL NON POTERE ENTRARE IN NEGOZI , CHIESE, POSTE,CARITAS ( VERGOGNOSA) , E DELL’OBBLIGO DI INIETTARSI UN SIERO SPERIMENTALE, DELLA MASCHERINA OBBLIGATORIA,SOTTO I GOVERNI DRAGHI E CONTE? MA DOVE ERANO I SIGNORI “ANTIFASCISTI” MENTRE GENTE IN PREGHIERA IN GINOCCHIO VENIVA PRESA A COLPI DI IDRANTI DALLA POLIZIA PERCHÉ MANIFESTAVA CONTRO QUESTA FORMA DITTATORIALE DI DRAGHI? DOVE ERANO? Parliamo poi della liberazione, di una certa categoria di partigiani, quelli comunisti? Quante vittime innocenti , tra cui preti ,ragazzine e ragazzini,bambini,ecc e solo perché avevano voglia di spargere sangue e sfogare la propria rabbia e crudeltà hanno fatto In nome dell'”Antifascismo”? Si dovrebbero solo che vergognare! Dovrebbero festeggiare la Liberazione, ma non usare nessun slogan né urlare all’antifascismo coloro che ritenendosi tali , non hanno fatto nulla nei momenti in cui uniti potevano difendere gli italiani e non fare gli ipocriti come solo questi sanno fare! Che vi piaccia o no è quello che è successo ed è questa la verità!

    9
    8
    1. Marco Olivieri 25 Aprile 2025 09:41

      Buongiorno, è grazie anche al sacrificio di chi ha lottato quel 25 aprile, di qualunque orientamento politico purché antifascista, che lei può esprimere le sue opinioni. A mio avviso, opinioni sbagliate.

      8
      9
  2. Quelli che oggi governano per me sono fascisti.

    8
    9
  3. Rispondo a Marco Olivieri. E’ vero che ognuno può esprimere le proprie opinioni, ma questo non si deve all’antifascismo , quanto piuttosto alla cultura democratica . Gradirei che la festa del 25 aprile sia dedicata alla libertà ottenuta 80 anni fa che, non si dimentichi, è stata ottenuta non solo dall’azione dei partigiani , ma soprattutto dall’intervento anglo americano, cosa che spesso si dimentica. Per quanto riguarda l’antifascismo di cui tanti si vantano , anche quelle azioni da parte di alcune sinistre che impediscono ad altri di parlare ed esprimere le proprie opinioni, anche queste sono forme di fascismo da parte di coloro che si dichiarano antifascisti. La mancanza di obiettività di alcuni giornalisti è diventata la causa di questo astio ed in alcuni casi di odio verso un governo eletto democraticamente da un popolo che certamente non ha rigurgiti fascisti. Direttore, sicuramente lei non sarà d’accordo con la mia opinione, ma la prego non alimenti il clima di tensione con articoli che vanno sempre nella stessa direzione. Viva il 25 aprile sperando che non sia motivo di esasperate forme di violenza fascista di sinistra.

    8
    7
  4. Jumpy ero d’accordo in parte con lei sino a che non ha tirato fuori il solito discorso strumentale che vuole sempre nell’altro la causa dei propri problemi.
    Fdi è figlia della incapacità della classe politica italiana, non ha una cospicua base di destra estrema, è sorretta da una grossa fetta di elettorato disorientato che le sta provando tutte.
    La Meloni lo sa ed infatti evita accuratamente qualunque contraddittorio.
    Fa bene, meglio per lei.
    Non è di estrema destra la gran parte della base, lo è ipocritamente la dirigenza, che non ha il coraggio delle propria identità, come non lo aveva il fascismo del ventennio anch’esso figlio dell’approssimazione e dell’opportunismo.
    Farinacci rubava biglietti delle ferrovie quando vi lavorava, tanto per dirne una.
    Il 25 non delle sinistre comuniste che lo vorrebbero come feticcio di una vittoria non loro e di certo non è delle destre che non riescono proprio a mandare giù la storia, perché ne certifica senza appello il fallimento e la ottusità.
    Il 25 è ambito da titti quelli che non lo hanno terminato e da tutti quelli che lo hanno subito.
    Molti membri di questi governo fanno parte di questo secondo filone culturale secondo me.
    In conclusione il 25 è un accadimento storico inoppugnabile che ognuno usa a proprio piacimento senza forse conoscere bene la storia.
    Ecco perché oggi, lei ed altri vi affannate a parlarne in modo parziale.

    3
    4
  5. Rispondo al direttore Marco Olivieri: Non metto in dubbio che il sacrificio di tante vite abbia portato alla possibilità di una libertà che prima non c’era, ma è anche vero che non possiamo negare la storia che è anche quella che ho raccontato io! La libertà la dobbiamo anche ai russi che ci hanno liberato dai nazisti con la vittoria di Stalingrado e degli americani sbarcati in Sicilia! Molte vite sacrificate a cui va’il ricordo, la preghiera e l’onore,come molte sono state quelle italiane ! Ma la storia narra pure di chi bramante di sangue sterminò tante anime innocenti in nome dell’ANTIFASCISMO! È STORIA. NON È OPINIONE. E LEI MI PARLA CHE IO POSSO ESPRIMERE OPINIONE ECC… RICORDO CHE QUALCHE HANNO FA, CI FU UN SIGNORE CHE DISSE: ” NON SI INVOCHI LA LIBERTÀ PER NON VACCINARSI” ANDANDO CONTRO LA COSTITUZIONE E PER UN QUALCOSA DI NON SCIENTIFICAMENTE PROVATO! E NON CONTINUO! OPINIONE SBAGLIATA? MI DISPIACE NON CREDO PROPRIO!

    3
    0
  6. L’unico fascismo che vedo oggi e’ quello di certo “antifascismo”, della sinistra che stigmatizza, addita, silenzia chi si oppone alla cancel culture, alla cultura woke, alla supremazia e intoccabilita’ di gay e “risorse” di importazione, alle menzogne antirusse. Il vero fascismo e’ quello di chi vieta di tenere simposi, nelle Universita’, a chi resiste a tutto questo.
    E, cortesemente, basta con l’uso strumentale, a piacimento, della Costituzione negata e calpestata durante la pandemenza !!!

    3
    0

Rispondi a Marco Olivieri Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED