A tu per tu col nuovo capo della sezione investigativa della Questura: "A Messina non solo mafia, anche intreccio istituzioni-criminalità"
A tu per tu col nuovo capo della Squadra Mobile di Messina Gianfranco Minissale, da poco insediatosi alla guida della sezione investigativa della Questura, dopo la partenza del dirigente Antonio Sfameni.
Minissale, che torna nella sua provincia d’origine dopo 30 anni, è un “segugio” di vocazione e professione, che si è fatto le ossa e ha conseguito brillanti risultati nella Mobile di Palermo e a Corleone.
Entrato in Polizia nel 1990 da agente, nel 2002 è stato assegnato alla Questura di Palermo, al Commissariato Sezionale “Zisa-Borgonuovo” con l’incarico di funzionario responsabile della Sezione Investigativa. Nel 2006 ha assunto la direzione del Commissariato distaccato di Corleone e nel 2007 trasferito alla Squadra Mobile di Palermo come responsabile della sezione “Reati contro il Patrimonio”. Nel gennaio 2010 ha assunto la direzione della sezione “Catturandi” e dal dal 2016 ha diretto la sezione “Criminalità Organizzata”.
La sua mission alla Questura messinese è arginare la mafia come la criminalità comune, che tanto allarme crea nei cittadini, combattere il fenomeno della droga che ha in riva allo Stretto un’importante piazza di traffico, ma anche mettere sotto i riflettori le aree grigie dove si intrecciano politica, istituzioni e affari criminali.
Servizio di Silvia De Domenico e Alessandra Serio
