Storia de "Gli invisibili", che dietro la porta del Potere non ci sono voluti stare

Storia de “Gli invisibili”, che dietro la porta del Potere non ci sono voluti stare

Rosaria Brancato

Storia de “Gli invisibili”, che dietro la porta del Potere non ci sono voluti stare

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domenica 28 Settembre 2014 - 06:00

Dedico la mia rubrica domenicale a Fabio, Cristina, Antonella, ed alla piccola grande storia di un'associazione, "Gli invisibili", costretta a chiudere per non essersi piegata a regole non scritte, per non essere stata dietro la porta del pitere, "morta con dignità" nell'anno che ha visto l'amministrazione degli ultimi governare Messina.

Immersa com’ero tra dibattiti politici e piccoli guai quotidiani non avevo prestato la giusta attenzione ad un post con il quale Fabio Puglisi, su Facebook spiegava perché l’Associazione Gli Invisibili chiude. E’ un post molto bello e nello stesso tempo amaro, che allego integralmente e che non può essere relegato tra le notizie in breve che passano inosservate, sia per il periodo storico che stiamo vivendo, che, nello specifico, perché quella che Puglisi chiama “morte a testa alta” è avvenuta durante l’amministrazione che ha messo gli ultimi al primo posto. Questa morte è la prova dell’universalità di alcuni comportamenti che riguardano tutti, me compresa e compreso ogni lettore di Tempostretto ed ogni amministratore di qualsiasi colore politico. Con la differenza che la fine di un’associazione dedita agli ultimi, nelle precedenti amministrazioni non avrebbe fatto notizia, adesso un po’ di amarezza la suscita perché non te l’aspetti. Ma il post non ne fa una questione politica, la lettera non cita mai Accorinti o Mantineo, ma dipinge una città che non vuole cambiare né dal basso, né dall’alto né da nessun lato. Puglisi non ne fa un fatto politico ma umano, etico e commuove la sua definizione dell’associazione come “la mia compagna di viaggio”. Un viaggio breve, appena un anno, il tempo di innamorarsi degli altri e di capire che però, per certi amori a Messina non c’ è spazio. L’Associazione Gli Invisibili non ha mai voluto pubblicità, riflettori, e si è mossa in silenzio. Solo per caso, da un collaboratore, in occasione dell’iniziativa “Pane in attesa” ho saputo dell’esistenza di questi “angeli” che si sono dedicati a chi non vediamo. Gli invisibili sono quanti sono incappati nelle ferite della vita e magari incontri per strada e non te ne accorgi, perchè non sono “poveri visibili”, hanno iniziato una discesa che non si aspettavano e si sono ritrovati così, smarriti, in ginocchio, sperando che nessuno se ne accorga ma qualcuno li aiuti comunque. Gli invisibili non sono quelli che non guardiamo quando bussano al vetro dell’auto per pochi spiccioli, sono quelli che abbassano lo sguardo se li incroci per strada. E vorrebbero essere invisibili quando alla fine della caduta si ritrovano con i loro figli per mano a varcare la soglia di una mensa per poveri. Invisibile è quella mamma che ha chiesto una torta per la festa di compleanno del suo bimbo e che grazie a questi angeli ha visto la gioia nei suoi occhi. Invisibili sono quelli che la notte cercano nei cassonetti infilandoci dentro il figlio più piccolo per poter trovare tra i nostri resti. Il guaio è che “invisibile” l’associazione lo è diventata anche per l’amministrazione quando, seguendo la sua etica, ha scelto il normale iter per chiedere una sede piuttosto che accettare le regole non scritte, quelle che vogliono che tu debba stare dietro una porta per chiedere.

“…..attraverso l’associazione volevamo dare una nuova speranza a tantissime persone che davvero dalla vita hanno raccolto solo la parte più nera….- scrive Fabio Puglisi- e lo volevamo fare senza dover indossare divise o colori politici o religiosi. Non posso dimenticare il giorno in cui i vari personaggi politici di questa martoriata città -che tanto amo e che tanto disprezzo-, hanno spesso e volentieri “tentato” di dirottare ed asservire il nostro lavoro verso la propria bandiera nella speranza di creare un ulteriore proselitismo politico … e tali circostanze hanno portato alcuni componenti della nostra stessa associazione ad allontanarsi perché convinti che “Gli Invisibili” dovessero porsi all’ombra di una bandiera.
…noi non siamo mai stati politicizzati e non abbiamo mai chiesto aiuto a nessuno perché con nessuno ci siamo mai “specchiati” …. non importa che oggi si celebri il funerale di un pensiero, di una idea … siamo morti, si è vero, ma siamo morti con dignità!”
Fabio, Cristina, Antonella e gli altri hanno visto morire la “loro compagna di viaggio” perché non hanno voluto seguire vecchi schemi, mettersi all’ombra di nessuna bandiera, ed alla fine, quel non voler scendere a patti, li ha lasciati soli senza sede né aiuti per poterlo proseguire quel viaggio.

“Abbiamo deciso di chiudere e far morire l’associazione perché crediamo nei suoi principi etici e morali, perché non abbiamo fatto nulla per interesse o per vana gloria, ma solo per amore di tutte quelle persone che ci hanno teso una mano in segno di aiuto e per tutte quelle persone che ci hanno teso una mano piena di doni…… è vero, il gruppo in tutti questi mesi non è mai morto sol perché tutte quelle volte in cui, come dice qualcuno “…se ci tengo ad ottenere una cosa, faccio 3000 solleciti altro che aspettare i comodi dell’impiegato comunale di turno….” o “….meglio avere la scusa del dirigente lavativo, gettare la colpa al sindaco e mollare tutto facendo la figura delle eroine bistrattate….”, non ha accettato di abbassare il capo! Laddove l’associazione avesse accettato supinamente le regole di questa società ormai irrecuperabile, sarebbe stata la sua morte! Recandosi dietro la porta dell’assessore di turno, al solo fine di ottenere ciò che di diritto andava riconosciuto. Se vive o non vive l’associazione “Gli invisibili” non cambiano le sorti della città o della nazione, ma se vogliamo ricordare quel detto che dice : “chi salva una vita salva il mondo intero” allora la morte de Gli Invisibili non rappresenta un fallimento di qualche migliaia di persone e dei suoi ideatori, ma il fallimento della società, il fallimento di una amministrazione comunale, il fallimento di una politica asservita a regole balorde”.

Mi scuseranno Fabio Puglisi, Cristina, Antonella e gli altri, se faccio alcune considerazioni che vanno oltre quanto da loro scritto. Questo post lascia l’amaro in bocca per l’universalità di un modus operandi. Paradossalmente l’associazione muore per seguire il principio che l’ha fatta nascere. Il “donare” infatti non presuppone il baratto, è un gesto che ha una sola direzione di marcia, quella di “andata”. La politica invece conosce solo il “doppio senso di marcia”, andata e ritorno, do ut des. Tutta la politica, anche quella che nasce sotto una bandiera piena di colori gioiosi e linda, senza macchie di alcun tipo. Gli invisibili restano tali perché non si sono “palesati” davanti alla porta, perché non hanno seguito alcune regole non scritte. Gli invisibili muoiono perché sono rimasti invisibili agli occhi di quell’amministrazione che invece li aveva messi al primo posto.

A proposito di ultimi, abbiamo visto in questi giorni la protesta degli operatori dei servizi sociali. Mi chiedo in cosa sia consistito il cambiamento, visto che si va di proroga in proroga, visto che gli anziani di Casa Serena stanno peggio di un anno fa, possono avere l’acqua calda solo tre ore al giorno e i riscaldamenti razionati, hanno un solo infermiere e nessun animatore per stare bene “dentro” e fuori ma tre caldaisti e qualche giardiniere. Il M5S lamenta che ha presentato all’assessore progetti a costo zero rimasti ignorati. L’Aula boccia oltre due milioni di euro che Mantineo voleva destinare ai servizi sociali per i quali i consiglieri gli contestano l’aver individuato anzitempo e con cura progetti e soggetti ai quali affidarli, senza dire che il vero problema, per i consiglieri, non è il perché ma a chi (ovvero a soggetti non a loro "vicini").

Accorinti dice sempre che la vera rivoluzione è nei comportamenti interiori. Nei servizi sociali non abbiamo visto alcuna rivoluzione esteriore, ma a questo punto, neanche interiore visto che la vera “falla” è stata proprio lì, nel metodo. Quel Palazzo senza più tornelli sta diventando più difficile da raggiungere. Ci sono porte che si sono chiuse e anche dietro queste porte si sono formate file e attese.

Ha ragione Puglisi, la morte de Gli invisibili è il fallimento di una società, ma non è vero che questa morte non cambia le sorti di una città. Una foglia che cade fa sempre rumore anche se non lo sentiamo. Come scrive John Donne “Nessun uomo è un’isola, ogni uomo è un pezzo del Continente, una parte della Terra. Se una zolla viene portata via dall’onda del mare la terra ne è diminuita. Ogni morte d’uomo mi diminuisce, perché io partecipo all’Umanità”.

Una foglia che cade fa sempre rumore, siamo noi che non stiamo attenti e non riusciamo a piangere. E la morte di un sogno cambia sempre la città. In peggio.

Rosaria Brancato

28 commenti

  1. TEMPOSTRETTO 18 febbraio 2014 ore 8:22 a firma di Eleonora CORACE. “Prima notte nel dormitorio per clochard, c’è anche il sindaco Accorinti. Una decina di senza tetto più il primo cittadino hanno passato la notte al rifugio per clochard denominato “La Casa di Vincenzo”, in ricordo di un senza tetto amico del Sindaco.” Cara Rosaria BRANCATO chi è più invisibile nella sua drammatica visibilità di un barbone? La mia NINA ha diritto a criticare RENATO sindaco,anzi il dovere per la sua professione di giornalista,ma aggredire la sensibilità speciale di ACCORINTI verso gli ultimi è un colpo basso,che intristisca non solo mariedit.Rosaria BRANCATO non affornta nel suo editoriale domenicale la questione dei SERVIZI SOCIALI ai messinesi più bisognosi dal punti di vista finanziario,non ci pensa a mettere in evidenza l’eredità devastante lasciata dalle precedenti amministrazioni,che stia costringendo RENATO sindaco a finanziarsi in dodicesimi,senza nessuna possibilità di programmare un bel nulla,almeno fino all’approvazione del piano di riequilibrio,del consuntivo 2013 e bilancio di previsione 2014.Mettere in dubbio la speciale sensibilità di RENATO sindaco verso gli INVISIBILI è come mettere in dubbio i principi di libertà d’informazione e di opinione cui si ispira Rosaria BRANCATO nei confronti di Felice Calabrò,di cui fu addetta stampa.RENATO sindaco risponderà a Rosaria BRANCATO,ne sono certo,e questo eventuale dibattito arriccherà Messina e TempoStretto.Mariedit intanto fornisce delle cifre invitando Rosaria BRANCATO a chiederne conto a Palazzo Zanca e darci poi informazioni precise.Nel 2011 il Comune ha effettuato TRASFERIMENTI CORRENTI A ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE, ribadisco PRIVATE,codice gestionale SIOPE 1582,nel 2011 € 937.897,nel 2012 € 809.722, nel 2013 € 1.472.969.Inoltre in direzione delle FAMIGLIE,spero quelle bisognose,codice SIOPE 1581,nel 2011 € 545.091,nel 2012 € 1.051.636,nel 2013 € 421.369.Al lavoro cara Rosaria.

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  2. TEMPOSTRETTO 18 febbraio 2014 ore 8:22 a firma di Eleonora CORACE. “Prima notte nel dormitorio per clochard, c’è anche il sindaco Accorinti. Una decina di senza tetto più il primo cittadino hanno passato la notte al rifugio per clochard denominato “La Casa di Vincenzo”, in ricordo di un senza tetto amico del Sindaco.” Cara Rosaria BRANCATO chi è più invisibile nella sua drammatica visibilità di un barbone? La mia NINA ha diritto a criticare RENATO sindaco,anzi il dovere per la sua professione di giornalista,ma aggredire la sensibilità speciale di ACCORINTI verso gli ultimi è un colpo basso,che intristisca non solo mariedit.Rosaria BRANCATO non affornta nel suo editoriale domenicale la questione dei SERVIZI SOCIALI ai messinesi più bisognosi dal punti di vista finanziario,non ci pensa a mettere in evidenza l’eredità devastante lasciata dalle precedenti amministrazioni,che stia costringendo RENATO sindaco a finanziarsi in dodicesimi,senza nessuna possibilità di programmare un bel nulla,almeno fino all’approvazione del piano di riequilibrio,del consuntivo 2013 e bilancio di previsione 2014.Mettere in dubbio la speciale sensibilità di RENATO sindaco verso gli INVISIBILI è come mettere in dubbio i principi di libertà d’informazione e di opinione cui si ispira Rosaria BRANCATO nei confronti di Felice Calabrò,di cui fu addetta stampa.RENATO sindaco risponderà a Rosaria BRANCATO,ne sono certo,e questo eventuale dibattito arriccherà Messina e TempoStretto.Mariedit intanto fornisce delle cifre invitando Rosaria BRANCATO a chiederne conto a Palazzo Zanca e darci poi informazioni precise.Nel 2011 il Comune ha effettuato TRASFERIMENTI CORRENTI A ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE, ribadisco PRIVATE,codice gestionale SIOPE 1582,nel 2011 € 937.897,nel 2012 € 809.722, nel 2013 € 1.472.969.Inoltre in direzione delle FAMIGLIE,spero quelle bisognose,codice SIOPE 1581,nel 2011 € 545.091,nel 2012 € 1.051.636,nel 2013 € 421.369.Al lavoro cara Rosaria.

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  3. Sindaco, perché non vai a piedi da questa gente per dissuaderli del contrario?

    Non devono essere convocati nel palazzo, ma recati da loro, per il rispetto che meritano.

    Non si cambia il mondo solo indossando magliette.

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  4. Sindaco, perché non vai a piedi da questa gente per dissuaderli del contrario?

    Non devono essere convocati nel palazzo, ma recati da loro, per il rispetto che meritano.

    Non si cambia il mondo solo indossando magliette.

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  5. Cara Mariedit io non ho affatto attaccato Accorinti, anche perchè non è sua la delega ai servizi sociali. Ho raccolto il grido di dolore di un’associazione che è stata costretta a chiudere dopo un anno di attività al fianco degli ultimi. Per me questo fatto non ha un colore politico come non lo ha la lotta ai tir e mi spiace che ogni qualvolta si racconta di qualche errore, di qualche caduta rispetto al percorso iniziale di quest’amministrazione, vengano fatte dietrologie. Il post di Puglisi è chiarissimo e racconta di un’associazione chiusa perchè non ha seguito regole non scritte. Io non ne faccio una questione politica, tutt’altro, ma umana. Chi ne ha fatto una questione politica è chi ha chiuso quella porta per creare una fila fuori.Ed è evidente che quella porta non l’ha chiusa Accorinti, ma qualcun altro.

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  6. Cara Mariedit io non ho affatto attaccato Accorinti, anche perchè non è sua la delega ai servizi sociali. Ho raccolto il grido di dolore di un’associazione che è stata costretta a chiudere dopo un anno di attività al fianco degli ultimi. Per me questo fatto non ha un colore politico come non lo ha la lotta ai tir e mi spiace che ogni qualvolta si racconta di qualche errore, di qualche caduta rispetto al percorso iniziale di quest’amministrazione, vengano fatte dietrologie. Il post di Puglisi è chiarissimo e racconta di un’associazione chiusa perchè non ha seguito regole non scritte. Io non ne faccio una questione politica, tutt’altro, ma umana. Chi ne ha fatto una questione politica è chi ha chiuso quella porta per creare una fila fuori.Ed è evidente che quella porta non l’ha chiusa Accorinti, ma qualcun altro.

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  7. Carissima Rosaria non ti ho dato le cifre del 2014 quelle di RENATO sindaco, il periodo è dal primo gennaio aggiornate ad oggi. Codice SIOPE 1581 Trasferimenti correnti a famiglie, spero bisognose € 198.045.
    Codice SIOPE 1582 Trasferimenti correnti a istituzioni sociali private € 977.447.

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  8. Carissima Rosaria non ti ho dato le cifre del 2014 quelle di RENATO sindaco, il periodo è dal primo gennaio aggiornate ad oggi. Codice SIOPE 1581 Trasferimenti correnti a famiglie, spero bisognose € 198.045.
    Codice SIOPE 1582 Trasferimenti correnti a istituzioni sociali private € 977.447.

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  9. Ma le risorse per i servizi sociali non erano state trovate? Gli stipendi dei servizi sociali vanno divisi con tutti gli altri disoccupati e chi non ha da mangiare. Ma tutta questa gente ha vinto qualche concorso per quel preciso lavoro? Ma se siamo sempre stati in una dittatura perchè la chiamate sempre democrazia? Non è anche nel vostro interesse chiamare le cose con il loro vero nome piuttosto che dire un’altra bugia e fare arrabbiare la gente ancora di piu? Ma questi invisibili se giuridicamente sono appena appena visibili sgombriamo subito il primo ufficio al comune e diamogli la sede! Ma cosa ve ne fate di mille uffici se poi il lato umano rimane fuori? E allora che siete animali?

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  10. Ma le risorse per i servizi sociali non erano state trovate? Gli stipendi dei servizi sociali vanno divisi con tutti gli altri disoccupati e chi non ha da mangiare. Ma tutta questa gente ha vinto qualche concorso per quel preciso lavoro? Ma se siamo sempre stati in una dittatura perchè la chiamate sempre democrazia? Non è anche nel vostro interesse chiamare le cose con il loro vero nome piuttosto che dire un’altra bugia e fare arrabbiare la gente ancora di piu? Ma questi invisibili se giuridicamente sono appena appena visibili sgombriamo subito il primo ufficio al comune e diamogli la sede! Ma cosa ve ne fate di mille uffici se poi il lato umano rimane fuori? E allora che siete animali?

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  11. Carissima Rosaria come sai leggo con attenzione e poi commento i tuoi editoriali, invitando amici e parenti a fare altrettanto, so bene che la mia NINA non faccia uso di questa particolare intonazione polemica, appunto la dietrologia nel linguaggio giornalistico. TempoStretto è una creatura di successo della redazione al femminile e del suo editore, dimostra minuto per minuto la sua indipendenza e libertà facendo commentare tutti, e la moderazione non è mai spinta fino alla censura, tranne delle frasi ingiuriose TempoStretto è anzitutto un giornale terzo rispetto alla politica e ai poteri forti della nostra città, ma parte fortemente legata ai cittadini messinesi e all’interesse generale. Non oso pensare a Messina senza TempoStretto, meno libera sicuramente. RENATO sindaco deve essere criticato ancora di più dei politici di professione perchè è UNO DI NOI, critica costruttiva e non speculazione politica come fa certa gente del Consiglio Comunale. Nino MANTINEO è in quel posto perchè RENATO sindaco gli ha dato il compito di chiudere le porte alle COOPERATIVE SOCIALI, il peggio che la nostra città abbia espresso nella cura dei nostri concittadini più bisognosi, di aprirle alle organizzazioni oggetto dell’articolo di Rosaria BRANCATO. A Nino MANTINEO chiedo formalmente l’elenco delle ISTITUZIONI PRIVATE a cui sono andati i 977.477,83 € del 2014, quello delle FAMIGLIE che abbiano beneficiato fino a oggi dei 198.045,45 € non è possibile pubblicarlo, ma le condizioni economiche SI. Cara Rosaria ho grande stima di te, la mia NINA.

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  12. Carissima Rosaria come sai leggo con attenzione e poi commento i tuoi editoriali, invitando amici e parenti a fare altrettanto, so bene che la mia NINA non faccia uso di questa particolare intonazione polemica, appunto la dietrologia nel linguaggio giornalistico. TempoStretto è una creatura di successo della redazione al femminile e del suo editore, dimostra minuto per minuto la sua indipendenza e libertà facendo commentare tutti, e la moderazione non è mai spinta fino alla censura, tranne delle frasi ingiuriose TempoStretto è anzitutto un giornale terzo rispetto alla politica e ai poteri forti della nostra città, ma parte fortemente legata ai cittadini messinesi e all’interesse generale. Non oso pensare a Messina senza TempoStretto, meno libera sicuramente. RENATO sindaco deve essere criticato ancora di più dei politici di professione perchè è UNO DI NOI, critica costruttiva e non speculazione politica come fa certa gente del Consiglio Comunale. Nino MANTINEO è in quel posto perchè RENATO sindaco gli ha dato il compito di chiudere le porte alle COOPERATIVE SOCIALI, il peggio che la nostra città abbia espresso nella cura dei nostri concittadini più bisognosi, di aprirle alle organizzazioni oggetto dell’articolo di Rosaria BRANCATO. A Nino MANTINEO chiedo formalmente l’elenco delle ISTITUZIONI PRIVATE a cui sono andati i 977.477,83 € del 2014, quello delle FAMIGLIE che abbiano beneficiato fino a oggi dei 198.045,45 € non è possibile pubblicarlo, ma le condizioni economiche SI. Cara Rosaria ho grande stima di te, la mia NINA.

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  13. Mariaedit, ha perso la buona occasione di dimostrare un minimo di umiltà. Almeno in questo caso poteva evitare di aprire bocca… eccheppalle.

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  14. Mariaedit, ha perso la buona occasione di dimostrare un minimo di umiltà. Almeno in questo caso poteva evitare di aprire bocca… eccheppalle.

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  15. Il sermone pro-Accorinti di quel/la mariedit ci mancava da qualche ora…
    Sempre lì a giustificare l’operato di questo scarsissimo amministratore che si dedica quasi esclusivamente a battaglie inutili e che abbandona gli indigenti per essere protagonista dove gli conviene. Infatti l’associazione, che anch’io non conoscevo, sta chiudendo i battenti dopo poco più di un anno dalla nascita, quindi in piena era accorintiana. Se il “nostro” sindaco avesse avuto più sensibilità d’animo per il lavoro che queste persone svolgevano a favore degli “ultimi”, probabilmente l’associazione continuerebbe a vivere. Invece costui accontenta un pugno di cittadini prendendoli in giro con l’isola pedonale, la pista ciclabile, la guerra ai Franza e che si appresta a darci una batosta indimenticabile sul fronte Tari-Tasi-Imu.
    E secondo me Rosaria non doveva nemmeno rispondere al commento, sempre infarcito di inutili numeri, del/la commentatore/trice a tempo pieno (attivo/a maggiormente durante le ore xxxxxxxx xxxxxxxx dall’xxxxxxxxxxxx xxxxxxxx).

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  16. Il sermone pro-Accorinti di quel/la mariedit ci mancava da qualche ora…
    Sempre lì a giustificare l’operato di questo scarsissimo amministratore che si dedica quasi esclusivamente a battaglie inutili e che abbandona gli indigenti per essere protagonista dove gli conviene. Infatti l’associazione, che anch’io non conoscevo, sta chiudendo i battenti dopo poco più di un anno dalla nascita, quindi in piena era accorintiana. Se il “nostro” sindaco avesse avuto più sensibilità d’animo per il lavoro che queste persone svolgevano a favore degli “ultimi”, probabilmente l’associazione continuerebbe a vivere. Invece costui accontenta un pugno di cittadini prendendoli in giro con l’isola pedonale, la pista ciclabile, la guerra ai Franza e che si appresta a darci una batosta indimenticabile sul fronte Tari-Tasi-Imu.
    E secondo me Rosaria non doveva nemmeno rispondere al commento, sempre infarcito di inutili numeri, del/la commentatore/trice a tempo pieno (attivo/a maggiormente durante le ore xxxxxxxx xxxxxxxx dall’xxxxxxxxxxxx xxxxxxxx).

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  17. Buona sera Rosaria,
    Posso chiedere se avete già chiesto spiegazioni o una intervista per sentire le ragioni di questo rifiuto da parte del comune?

    Salvatore

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  18. Buona sera Rosaria,
    Posso chiedere se avete già chiesto spiegazioni o una intervista per sentire le ragioni di questo rifiuto da parte del comune?

    Salvatore

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  19. Mi associo alla richiesta

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  20. Mi associo alla richiesta

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  21. lei potrebbe anche avere ragione, non voglio metetre in dubbio tutto ciò.
    Però mi chiedo:
    Bastano un post ed un articolo che per altro richiama il post stesso, a giudicare senza appello chicchessia?
    Non sarebbe il caso di sentire anche la controparte?
    Perchè dare subito credito a quanto detto da uno senza avere sentitto nessun altro?
    Solo questo è il mio dubbio.

    Salvatore

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  22. lei potrebbe anche avere ragione, non voglio metetre in dubbio tutto ciò.
    Però mi chiedo:
    Bastano un post ed un articolo che per altro richiama il post stesso, a giudicare senza appello chicchessia?
    Non sarebbe il caso di sentire anche la controparte?
    Perchè dare subito credito a quanto detto da uno senza avere sentitto nessun altro?
    Solo questo è il mio dubbio.

    Salvatore

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  23. La controparte nicchia perchè non può replicare a chi scrive la verità. La Brancato ha espresso un giudizio che condivido appieno, anche se nel post di reply al/la solito/a lecchino/a abbia categoricamente escluso responsabilità di Accorinti (ma ha lasciato intendere che altri suoi collaboratori hanno pilotato la cosa). Per me il Sindaco pacifista deve per forza avere colpe in questa vicenda perchè sicuramente conosceva questa associazione, insieme all’Assessore Mantineo che magari l’ha snobbata e ne ha decretato la prematura fine.
    Questo è il mio pensiero libero.

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  24. La controparte nicchia perchè non può replicare a chi scrive la verità. La Brancato ha espresso un giudizio che condivido appieno, anche se nel post di reply al/la solito/a lecchino/a abbia categoricamente escluso responsabilità di Accorinti (ma ha lasciato intendere che altri suoi collaboratori hanno pilotato la cosa). Per me il Sindaco pacifista deve per forza avere colpe in questa vicenda perchè sicuramente conosceva questa associazione, insieme all’Assessore Mantineo che magari l’ha snobbata e ne ha decretato la prematura fine.
    Questo è il mio pensiero libero.

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  25. Se la signora brancato “lascia intendere”, ammesso che la sua interpretazione sia corretta, allora non dovrebbe fare la giornalista, perché non si lascia intendere nulla nel giornalismo.
    Io non ho inteso questo velo di “detto non detto” che lei ha invece percepito.
    Detto questo comunque lei aveva due alternative:
    Attendere una risposta da parte del comune, ed in mancanza di questa trarre le sue conclusioni, oppure gettarsi a capofitto sulla versione che più la soddisfa personalmente.
    Ha subito deciso per la seconda ipotesi.
    È il suo libero pensiero e non ha bisogno di ribadire il diritto perché nessuno glielo nega, però sapere attendere e valutare fa parte della capacità di giudizio, mentre cogliere al volo ogni segnale che ci aggrada senza preoccuparci di altro no.
    Ecco perché insisto nel dire che gli articoli devono essere il più dettagliati possibile e scritti senza fronzoli retorici.
    Perché poi le persone partono in quarta verso la direzione che preferiscono, qualunque essa sia.

    Salvatore

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  26. Se la signora brancato “lascia intendere”, ammesso che la sua interpretazione sia corretta, allora non dovrebbe fare la giornalista, perché non si lascia intendere nulla nel giornalismo.
    Io non ho inteso questo velo di “detto non detto” che lei ha invece percepito.
    Detto questo comunque lei aveva due alternative:
    Attendere una risposta da parte del comune, ed in mancanza di questa trarre le sue conclusioni, oppure gettarsi a capofitto sulla versione che più la soddisfa personalmente.
    Ha subito deciso per la seconda ipotesi.
    È il suo libero pensiero e non ha bisogno di ribadire il diritto perché nessuno glielo nega, però sapere attendere e valutare fa parte della capacità di giudizio, mentre cogliere al volo ogni segnale che ci aggrada senza preoccuparci di altro no.
    Ecco perché insisto nel dire che gli articoli devono essere il più dettagliati possibile e scritti senza fronzoli retorici.
    Perché poi le persone partono in quarta verso la direzione che preferiscono, qualunque essa sia.

    Salvatore

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  27. CristinaRossitto 1 Ottobre 2014 18:20

    Gentile salvatore, sono cristina rossitto puglisi ed ho avuto l’onore di rappresentare gli Invisibili. La sua osservazione è legittima e corretta. Non ho voluto rilasciare interviste per non porgere il fianco ad attacchi di esibizionismo in una situazione che definire, per me, dolente è davvero riduttivo. Le spiegherò dettagliatamente, documenti alla mano quanto accaduto con l’amministrazione. Le farò i nomi e le spiegherò data per data come si è svolta la questione da febbraio, prima richiesta fatta al comune, al 22settembre data di chiusura dell’associazione.
    Purtroppo solo ora ho letto il commento e sono fuori città ma entro venerdì sarà mia cura ed a questo punto soddisfazione mettere tutti davanti all’operato discutibile del sindaco e degli assessori. Avrei voluto sottrarmi a questo confronto perché, inevitabilmente, avrebbero trovato il modo di attaccare ed insultare i miei Invisibili e questo mi avrebbe fatto male. Ma dopo quanto letto mi rendo conto che il silenzio non è servito a molto. Le chiedo solo di pazientare un giorno così da avere tutti i documenti davanti. Choedo scusa per eventuali errori ma scrivo con il cellulare perché come detto prima sono fuori città.

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  28. CristinaRossitto 1 Ottobre 2014 18:20

    Gentile salvatore, sono cristina rossitto puglisi ed ho avuto l’onore di rappresentare gli Invisibili. La sua osservazione è legittima e corretta. Non ho voluto rilasciare interviste per non porgere il fianco ad attacchi di esibizionismo in una situazione che definire, per me, dolente è davvero riduttivo. Le spiegherò dettagliatamente, documenti alla mano quanto accaduto con l’amministrazione. Le farò i nomi e le spiegherò data per data come si è svolta la questione da febbraio, prima richiesta fatta al comune, al 22settembre data di chiusura dell’associazione.
    Purtroppo solo ora ho letto il commento e sono fuori città ma entro venerdì sarà mia cura ed a questo punto soddisfazione mettere tutti davanti all’operato discutibile del sindaco e degli assessori. Avrei voluto sottrarmi a questo confronto perché, inevitabilmente, avrebbero trovato il modo di attaccare ed insultare i miei Invisibili e questo mi avrebbe fatto male. Ma dopo quanto letto mi rendo conto che il silenzio non è servito a molto. Le chiedo solo di pazientare un giorno così da avere tutti i documenti davanti. Choedo scusa per eventuali errori ma scrivo con il cellulare perché come detto prima sono fuori città.

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