Bambini autistici nelle scuole, resta irrisolto il caso degli operatori Asacom

Bambini autistici nelle scuole, resta irrisolto il caso degli operatori Asacom

Redazione

Bambini autistici nelle scuole, resta irrisolto il caso degli operatori Asacom

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venerdì 30 Agosto 2019 - 09:16

Il consigliere comunale Libero Gioveni chiede di affrontare in Commissione servizi sociali la vicenda del servizio di assistenza alla comunicazione nelle scuole per i bambini affetti da spettro autistico. Tra due settimane – spiega in una nota – le lezioni partiranno con la grossa incognita dell’assenza dei 38 operatori Asacom, il cui rapporto di lavoro a tempo determinato con la Messina social city si è concluso lo scorso 30 giugno e ai quali non è rimasto altro che accedere alla long list.”

“Non potrà di certo bastare per questi ragazzi fragili dal prossimo 12 settembre – afferma Gioveni – l’assistenza di altre figure che, pur risultando anch’esse utili, nel corso degli anni hanno semplicemente conseguito un attestato in dei corsi professionali ma non da un piano di studi di settore”.

“Gli attuali minori beneficiari del servizio, quindi – prosegue il consigliere – ne risentiranno di certo psicologicamente (e di riflesso anche le loro famiglie) non trovando più ad attenderli sui banchi di scuola questi operatori”.

“L’assessore Calafiore peraltro – ricorda l’esponente Pd – proprio per la difficoltà di inserire queste figure in modo continuativo prelevandole adesso dalla long list, aveva annunciato che, grazie a dei fondi PON inclusione, già dal mese di settembre sarebbe partito anche un servizio di assistenza domiciliare rivolto a questi bambini attraverso l’impiego degli stessi Asacom, ma ancora di questo progetto non sembra esserci traccia, ed è anche di questo che ho chiesto che se ne discuta con lo stesso assessore in Commissione.

“Pertanto – conclude Gioveni – non si può non perseverare nell’obiettivo di trovare una soluzione che possa garantire una efficiente continuità del servizio.Non possiamo affatto permettere che parecchi genitori, così come hanno minacciato nei mesi scorsi, ritirino da scuola i loro “bambini speciali” solo perché l’Amministrazione non riesce a risolvere quello che rischia di diventare un evidente disservizio a danno purtroppo di chi invece meriterebbe maggiore attenzione”.

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