Basile e il ponte: "Le opere compensative? La partita decisiva per Messina"

Basile e il ponte: “Le opere compensative? La partita decisiva per Messina”

Marco Olivieri

Basile e il ponte: “Le opere compensative? La partita decisiva per Messina”

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venerdì 30 Maggio 2025 - 15:30

il sindaco dopo l'incontro in Prefettura con Salvini: "La città deve farsi trovare pronta. Ha problemi atavici e questa è un'occasiione importante"

MESSINA – Il ponte e la “partita decisiva” delle opere compensative a Messina. Il sindaco Federico Basile ha appena incontrato in Prefettura il ministro e vicepresidente del Consiglio Salvini e sa bene quanto gli occhi siano puntati pure su di lui. Questo il suo primo commento: “Dai servizi per le persone che alloggeranno qua a tutte le altre esigenze, tema affrontato nel secondo tavolo di oggi, la città deve farsi trovare pronta. E ogni suo componente in base alle proprie prerogative. Non solo la politica deve farsi trovare pronta. Noi abbiamo già attivato un anno fa un tavolo permanente con gli ordini professionali. E sta continando a lavorare”.

“Messina ha problemi atavici e questa è un’occasione importante”

Riconosce Basile: “L’accelerazione, che dovrebbe avvenire dopo il sì del Cipess, ci mette davanti alla consapevolezza che se a settembre inizieranno le opere preliminari e le verifiche, le indagini geologiche e archeologiche, significa che già da luglio la città ne dovrà essere consapevole. E alzare l’asticella del controllo e della consapevolezza. Prima di tutto ci vogliono le opere che possano accogliere l’opera ponte: viabilità alternative, la continuazione della Panoramica, le risorse idriche. Messina ha problemi atavici e questa è un’occasione importante. Le partite sono tante. Noi ci siamo. Ma non siamo soli. A questo tavolo c’erano associazioni capaci di essere propositive. Fondamentale è la gestione dei cantieri che apriranno. Temo l’effetto ponte? Sto già affrontando le critiche per i lavori sul viale San Martino. Ogni cantiere comporta tempi e la necessità di sopportare i disagi. Il ponte non riguarda solo il sindaco. Ma un insieme di soggetti che devono lavorare insieme”.

Le opere compensative in attesa dell’approvazione del Cipess

Ecco le opere individuate dall’amministrazione Basile: il completamento dei depuratori di Tono e Mili, il completamento della strada Panoramica dello Stretto nel tratto tra Granatari e Mortelle, la variante alla SP45 a Faro Superiore in direzione Tono, la realizzazione di un’area di protezione civile con sistemi di monitoraggio e allertamento, la sistemazione del Torrente Papardo, la via del mare, diversi progetti sul potenziamento della rete idrica e fognaria (acque bianche e nere). E, ancora, la riqualificazione dell’area di Gazzi, la realizzazione di una nuova caserma dei vigili del fuoco nella zona nord, acquisendo gli immobili dell’ex istituto Marconi, la rifunzionalizzazione degli ambiti di risanamento della zona sud di Messina destinata all’edilizia residenziale urbana, l’allargamento della viabilità sul Torrente Annunziata, la metromare tra Tremestieri e Torre Faro, la messa in sicurezza e il ripristino della discarica a Vallone Guidari.

La commissione Ponte di Palazzo Zanca hanno proposto l’inserimento nell’elenco delle opere richieste dal Comune di Messina, e che il Cipess dovrà approvare, il grande Acquario dello stretto con il Polo scientifico internazionale per la tutela della biodiversità marina e il Parco blu delle sirene.

Pnrr, lavori per la rete idrica e progetto Pinqua

Tra le intenzioni di Palazzo Zanca, il completamento dei lavori per il rifacimento idrico riveste una particolare importanza. E potrebbero rientrare agli interventi del progetto Pinqua a Bisconte, Fondo Fucile e caserma Sabato. Data l’impossibilità di terminare entro il marzo 2026, per i progetti finanziati dal Pnrr bisogna correre ai ripari.

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11 commenti

  1. Basile hai fallito

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  2. Quando apre il lungomare ex fiera? Ahahahah prima mancava l’ acqua adesso cosa cercano il petrolio? Ma smettetela. Non siete stati capaci di fare nulla e adesso delegate tutto al ponte? Neanche fra vent’anni. Abbiate l’umiltà di stare zitti.

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  3. Un sentito grazie alla sindaca di Villa San Giovanni AVV. Caminiti per il suo interessamento e per i tre ricorsi fatti a proteggere assieme le città di Villa e di Messina.

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  4. @Fabio ,in cosa avrebbe fallito il Sindaco ??Cosa dovrebbe fare un sindaco in una situazione simile??
    Per mio modesto avviso , un sindaco anche se si trova contrario a una grande opera come il Ponte sullo Stretto, ma che sa che l’opera verrà comunque realizzata dal governo centrale, deve bilanciare coerenza politica e responsabilità amministrativa.
    Questa è la strada più responsabile e utile per la comunità, soprattutto quando il progetto ha dimensioni nazionali e non può essere bloccato a livello comunale. Il dialogo consente di mitigare i danni e massimizzare i benefici per il territorio, pur rimanendo coerenti sul piano etico e politico.
    A prescindere dal fatto.che il nostro sindaco sia favorevole o meno alla grande opera , l’approccio da seguire è uno e solo uno.
    Mi pare stia facendo quanto scritto sopra.
    Cmq ,dev’essere comodo vivere in un mondo dove le conclusioni arrivano prima dei ragionamenti.
    Mi voglio unire a voi !!
    BASILE HAI FALLITO !
    Pff..

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  5. E la bandiera blu…? Va beh tanto la cosa più importante è aprire l’ufficio blu,poi il resto non conta

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  6. Il sindaco ha imparato bene a memoria la lezione del suo guru

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  7. Egregio Luca,a mio avviso, il sindaco ha” fallito” su vari fronti😤 ….i suoi tavoli tecnici ,i progetti,le esecuzioni dei lavori ,mi permetto di dire , visti i risultati sul territorio, sono stati “fallimentari”….l’ emergenza idrica mal gestita e irrisolta( voglio vedere dove trova poi l’ acqua occorrente per il cantiere lavori ponte)emergenza strade colabrodo irrisolta,aperture parchi con criticità tali da chiuderli per correre ai ripari ( vedi parco Aldo Moro e un altro mai aperto per lavori fatti male)progetto Foresta Me ,messo in campo e fatto divenire ESSICCA ME,O SFORESTA ME😱,piste ciclabili ,senza, attualmente, per ciò che vedo, nessuna utilità, parcheggi inutili che hanno paralizzato la circolazione per ristrettezze di strade, lavori iniziati e non proseguiti ( erosione a Galati )o addirittura mai iniziati( Mercato Vascone….parla dell’ acquario che doveva essere già pronto nel cronoprogramma suo ,che di fatto è SEMPRE UN LENTO PROGRAMMA😖,….Lei mi dirà ,ma ha fatto più degli altri ci ha reso primi nella raccolta differenziata, siamo città smart, bandiera blu,ha riqualificato varie aree,messo in campo vari progetti, ma alla fine della fiera, cosa hanno VERAMENTE portato alla città????? BENESSERE,VIVIBILITÀ,???? NON MI PARE……E SE NELLE COSE BASILARI CHE AVREBBE DOVUTO PORTARE A COMPIMENTO E”NON È STATO CAPACE” COME PUÒ PENSARE A FARE UNO DEI SUOI SOLITI TAVOLI TECNICI🙄 PER UN OPERA FARAONICA COME IL 🌉?????.PIÙ CHE RINASCITA ,AVREMO UNO SCENARIO APOCALITTICO 😱…..NON È ESSERE DISTRUTTIVI,MENAGRAMI,O PESSIMISTI ,MA È ESSERE REALISTI….LE GRANDI OPERE DEVONO ESSERE SUPPORTATE DA GRANDI ORGANIZZAZIONI LAVORATIVE, DA ESECUTORI E VIGILANTI ALTAMENTE PROFESSIONALI CHE ESEGUONO E RISPETTONO I LAVORI DA FARE E FINIRE…..E VISTO QUEL CHE C È STATO FINORA A MESSINA, MI PIGGHIA U FRIDDU E A FREVI, SI CAMPU, PI VIDIRI QUANNU E COMU FANNU STU PONTI 🙄!!!!!

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  8. Cogito Ergo sum 31 Maggio 2025 09:57

    Stiamo aspettando il parere del CIPESS. Ma detto parere verrà emesso a Giugno 2025 , quando invece le udienze per la rinuncia ai ricorsi di We Build e Persons sono fissate per il prossimo autunno 2025? È quel che mi e vi chiedo.

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  9. Opera compensativa poteva essere la ciclovia sulla vecchia linea ferroviaria Camaro Villafranca…..

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  10. Il vascone è fermo da 80 GG.
    Non funziona così… non funziona.
    Qui si fa accademia.

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  11. 1) Basile non rappresenta nulla;
    2) la partita sul Ponte è giocata su altri tavoli con altri attori (vedi le indagini della Dia Messina delle Procure di Reggio Calabria, Catanzaro, Caltanissetta etc…). Un fiume di denaro passa già lungo lo Stretto ma i messinesi, con questa classe politica da spettacolo di Totò, si dovranno subire solo una nuova siccità per poi privatizzare l’acqua e pagarla ai privati.

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