Calabria. Nel 2020 a causa della pandemia, meno ricorsi al Tar

Calabria. Nel 2020 a causa della pandemia, meno ricorsi al Tar

Dario Rondinella

Calabria. Nel 2020 a causa della pandemia, meno ricorsi al Tar

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martedì 16 Marzo 2021 - 16:49

Nel 2020 emerge che nella nostra regione a causa della Pandemia da covid19, lo scorso anno si sono ridotti i ricorsi presentati.

Dalla relazione elaborata dal presidente Giancarlo Pennetti del Tar Calabria, in occasione dell’anno giudiziario 2021, emerge che nella nostra regione a causa della Pandemia da covid19, lo scorso anno si sono ridotti i ricorsi presentati. Il documento, a causa delle limitazioni imposte dalla situazione epidemiologica è stato reso pubblico nell’impossibilità di leggerlo nella tradizionale cerimonia in presenza .

“La diminuzione – ha spiegato il presidente Pennetti – riguarda in particolare due voci importanti: le “autorizzazioni e concessioni” e le “esecuzioni del giudicato”. Rispetto all’anno precedente la prima materia registra 85 ricorsi in meno mentre la seconda ne conta 108 in meno. E’ pure significativo il calo dei ricorsi di ottemperanza in quanto rimanda sia alla persistente grave situazione finanziaria di non pochi enti locali calabresi, sia a quella, di diversi enti sanitari, Asp. e aziende ospedaliere”.

1597 sono stati i ricorsi presentati nell’ultimo anno, in luogo dei 1962 del 2019, con un calo di 365. “Per stare alle materie – ha aggiunto sempre  il presidente Pennetti – si pensi ai ben 61 ricorsi presentati nel 2020, a fronte dei 9 del 2019, di impugnativa di ordinanze contingibili ed urgenti.

Trattasi di controversie inerenti l’impugnativa d’una congerie articolata ed eterogenea di provvedimenti fra le quali rientrano sia l’ordinanza regionale che consentiva in Calabria la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto, sia quella, sempre regionale, che disponeva l’obbligo di vaccinazione antinfluenzale a carico di alcune categorie di soggetti, sia quelle che, specialmente nei primi mesi di lockdown, disponevano misure di isolamento domiciliare per ragioni sanitarie e sia quelle che, sempre adottate all’insegna dell’emergenza epidemica, hanno interessato il tormentato tema delle scuole. I decreti cautelari presidenziali sono stati infatti ben 276 a fronte dei 142 del 2019 mentre le ordinanze cautelari sono state 420 a fronte delle 381 del 2019″.

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