Il difensore smentisce le voci che lo volevano altrove ma si dice sorpreso dal fatto che i riconfermati rispetto allo scorso anno siano solo sei. Domenica l'esordio in Coppa Italia col Siena e poi un cenno al possibile ritorno del derby dello Stretto

Lo scorso anno è stato tra i migliori, tanto che la sua conferma appariva scontata. Ad un certo punto, però, sembrava che Lorenzo Burzigotti potesse lasciare il Messina. “Erano solo delle voci – dice ora il difensore -. Ho sempre detto di essere stato bene a Messina, ho rinnovato il contratto per altri due anni proprio perché credevo nel progetto di questa squadra e di questa piazza. Voglio assolutamente restare”.

Cosa cambia dall’anno scorso ad oggi? “Il campionato dell’anno scorso è stato ottimo – risponde -. Perché ricordiamoci che la squadra è stata fatta a settembre ed è riuscita a arrivare con un mese di anticipo alla salvezza, una cosa che non in tanti avrebbero pronosticato. Quest’anno il progetto è un po’ diverso, ci sono tanti giovani, ma di qualità. Bisognerà vedere dopo i ripescaggi quali saranno le squadre e poi dovremo affrontare le prime partite e trovare il rodaggio e la giusta quadratura per capire quali saranno i veri obiettivi”.

Dei sei riconfermati, ben quattro sono difensori, anzi ce n’è anche uno in più se si considera il giovanissimo Fiumara, lo scorso anno nel settore giovanile e ora aggregato alla prima squadra. Volti nuovi sono invece il 21enne Paramatti e il 34enne Filistad. “Fiumara lo conoscevamo e, come Paramatti, è un ragazzo di prospettiva, con qualità. Si stanno impegnando e allenando bene, devono seguire i consigli del mister, che ha più esperienza di tutti, ed anche di noi più grandi. Il girone del sud è sempre quello più tosto, specie a livello caratteriale ed emotivo. Anche Filistad si sta comportando benissimo e gli auguro di fare il meglio perché ritrovarsi dall’Eccellenza alla Lega Pro è un grande salto, in tanti devono sognare di poterlo compiere. Io stesso, a 29 anni, non ho mai giocato in serie A ma il sogno resta e non bisogna mollare mai”.

A proposito del fatto che i riconfermati sono solo sei, Burzigotti confessa che non si aspettava “questa rivoluzione. Secondo me c’era un bel gruppo – prosegue – ed è così che si può puntare ad annate importanti. Guardo ad esempio il Sassuolo che ha ottenuto grandi risultati ed è arrivato fino all’Europa League, confermando sempre dei blocchi di giocatori e senza mai stravolgere la squadra. Non è sempre cambiando o comprando giocatori che si ottengono grandi risultati, ma è la squadra che si crea perché giocando per tanto tempo insieme si crea un feeling”.

Già domenica l’esordio ufficiale della nuova stagione, in coppa Italia, contro il Siena: “Dobbiamo essere pronti e tirare fuori il carattere – continua -. Il Siena non è l’ultimo arrivato, ho visto la rosa, stanno allestendo anche loro un’ottima squadra e dovremo dimostrare subito che abbiamo voglia di far bene e che il Messina c’è”.

Quasi certo, ormai, il ripescaggio in serie C della Reggina e quindi il ritorno del derby. Tra l’altro Burzigotti, nella sua carriera, ha sempre giocato in serie C, collezionando 150 presenze, tranne per una stagione, nel 2010-2011, quando militò in serie B, proprio nella Reggina, anche se solo con 6 presenze. “Il derby sono sempre una partita speciale – conclude -, lo sappiamo perché abbiamo già vissuto quello con il Catania nella scorsa stagione. So che ci sono tanti reggini che lavorano a Messina e viceversa, quindi è più bello, anche per il tifo, sarà una cornice bellissima. La rivalità è ovvia, è una partita diversa dalle altre”. Emozioni particolari a reincontrare la sua ex squadra? “No, il mio cuore batte solo per il Messina”.