Nizza. "Misure per risanare i conti al Comune non sono congrue e attendibili"

Nizza. “Misure per risanare i conti al Comune non sono congrue e attendibili”

c. casp.

Nizza. “Misure per risanare i conti al Comune non sono congrue e attendibili”

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mercoledì 04 Aprile 2018 - 06:07

Per i consiglieri di minoranza Vega, Gregorio e Foscolo la situazione economico-finanziaria dell''ente locale "rimane gravissima". Le dichiarazioni nell’ultimo Consiglio, dopo l' analisi delle osservazioni della Corte dei conti

NIZZA DI SICILIA. Ad avviso dei consiglieri comunali di minoranza Giovanni Vega, Carlo Gregorio e Nella Foscolo, le misure proposte dall’Amministrazione comunale per il risanamento dei conti non sono “congrue e attendibili” e la situazione economico-finanziaria in cui versa il Comune rimane gravissima”. Le dichiarazioni degli esponenti di opposizione sono giunte al termine dell’ultimo Consiglio, in virtù di una attenta analisi delle osservazioni trasmesse dalla Corte dei conti all’ente locale. Per superare il delicato momento, il gruppo “Rinnoviamo Nizza” ha proposto al sindaco Pietro Briguglio alcuni suggerimenti, contenuti in un documento depositato agli atti del Consiglio. Spiegano che “Bisogna porre in essere una attenta e reale ricognizione del contenzioso in essere e dei relativi debiti fuori bilancio non censiti, creando un apposito e congruo accantonamento al cosiddetto fondo rischi che tenga conto dell’ammontare delle soccombenze potenziali. Al tempo stesso, occorre effettuare un'oculata verifica dei debiti con le società e gli organismi partecipati al fine di creare apposito stanziamento di bilancio”. Bisogna altresì “provvedere al riaccertamento straordinario dei residui, improntandolo, questa volta, ai vigenti principi contabili”. In altre parole “una vera e propria pulizia delle scritture contabili, con particolare riferimento all’eliminazione di tutti i residui attivi divenuti inesigibili per prescrizione o per insussistenza del relativo titolo giuridico”. Accertata la reale situazione finanziaria dell'ente, occorre occuparsi del taglio delle uscite. E ciò potrebbe avvenire attraverso l’azzeramento di tutte le spese non obbligatorie per legge e la riduzione delle aree funzionali, al fine di ottenere degli ulteriori risparmi. Infine la minoranza ha chiesto agli amministratori di “convenzionare i servizi, fra cui, possibilmente, anche la segretaria comunale e rinunciare alla indennità di carica, destinando i risparmi di spesa alla copertura delle relative passività”.

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