Domenica 23 marzo si svolgerà, per iniziativa della Confraternita S. M. della Mercede in S. Valentino, la processione dei Simulacri di Gesù Risorto e N.S. Maria della Mercede, con partenza alle ore 9, dalla chiesa S. Maria della Mercede in via T. Cannizzaro, proseguendo nelle vie Centonze, Bixio, Martino, P. lmperiale, Bisazza, Borrelli, Nicotra, viale P. Umberto, via Pietro Castelli (Gravitelli), viale Italia, Acqua del Conte, T. Cannizzaro e rientro in chiesa. Nella giornata di domenica 23 , dalle ore 7 alla 24, sarà vietata la sosta sul marciapiede e sulla sede stradale di via T. Cannizzaro tra i numeri civici 231 e 233. Dalle ore 16 alle 24 sarà, inoltre, vietato il transito veicolare in via T. Cannizzaro, tra le vie Lenzi e Sacro Cuore per consentire lo svolgimento del “Palo della Cuccagna-. Sempre in via Tommaso Cannizzaro saranno consentire le direzioni sinistra e destra e le direzioni di marcia ovest – est, all’intersezione con le vie Protonotaro e Sacro Cuore, e la direzione obbligatoria a destra all’intersezione con la via Lenzi. In via Portalegni, all’intersezione con la via Tommaso Cannizzaro, verranno istituite le direzioni consentire diritto e destra. Inoltre dal 22 al 24 vigerà il divieto di sosta 0-24 ed il divieto di transito in via C. Botta, tra le vie Todaro e Cannizzaro. L’iniziativa storica de “A Festa di Spampanati-, patrocinata anche quest’anno dal Comune, è legata al momento mistico del corteo delle Barette. Mentre aleggiava comunque mestizia, sottolineata sia dal corale silenzio che dai suoni funerei durante la processione delle Barette, si celebrava la festa di “Spampanati-. Se alle Barette partecipava l’intera città, la festa di Resurrezione aveva un carattere più rionale, pur vedendo la partecipazione di tanti “forestieri-. Il particolare nome derivava dal fatto che sia per il luogo che per la circostanza, alla festa organizzata presso la chiesetta della Mercede nel quartiere Portalegni (oggi via Tommaso Cannizzaro alta) partecipavano le prospere fanciulle del contado che per l’occasione, smessi gli abiti invernali, indossavano vesti in seta fiorita, dai colori sgargianti (da cui appunto il termine “spampanati-). In questo contesto si svolgeva la scalata del cosiddetto albero della cuccagna o “antinna-. Era questo un lungo e robusto palo che veniva issato di fronte alla chiesa. A circa sei, otto metri, vi era un grande cerchio da cui penzolavano: “a cuddura cu l’ova-, “zuccarati-, “agneddu pascali-, salsiccia, salame, formaggio, provola, verdura, frutta, ma anche una borsa con monete (un tempo) d’argento, un pollo (ruspante) vivo. Nella parte alta dell’antenna era sistemata con perizia dai “castiddara-, la “macchina- pirotecnica i cui spari concludevano a notte la festa. A conclusione dei festeggiamenti, tra le ore 21,30 e le 22, per consentire l’esecuzione dei giochi pirotecnici, sarà chiusa al transito via T. Cannizzaro, tra le vie Sacro Cuore e Lenzi.
