Ferrovie sempre più allo sbando. L'Orsa si appella alla Regione

Ferrovie sempre più allo sbando. L’Orsa si appella alla Regione

Eleonora Villari

Ferrovie sempre più allo sbando. L’Orsa si appella alla Regione

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mercoledì 13 Agosto 2014 - 10:12

La stessa biglietteria di Messina Centrale, la più importante della Sicilia per volume di incassi, sopravvive a regime ridotto potendo contare solo su un terzo del personale necessario nella pianta organica, costringendo i viaggiatori a code estenuanti allo sportello. Una situazione ormai estenuante e insopportabile sia per i viaggiatori che per gli stessi lavoratori che sono costretti ormai ad orari e a turni continui no stop

L’Orsa denuncia i continui disservizi delle Ferrovie dello Stato. Treni soppressi, biglietterie chiuse e spesso nessuna assistenza ai viaggiatori e’ la brutta cartolina che questa estate Trenitalia offre ai turisti nelle stazioni di Messina e della sua provincia. Biglietterie di stazioni ad alta frequentazione turistica come Taormina, Patti e Milazzo restano troppo spesso chiuse in piena stagione estiva lasciando i viaggiatori in balia di sé stessi in stazioni letteralmente abbandonate da Trenitalia. La stessa biglietteria di Messina Centrale, la più importante della Sicilia per volume di incassi, sopravvive a regime ridotto potendo contare solo su un terzo del personale necessario nella pianta organica costringendo i viaggiatori a code estenuanti allo sportello. Una situazione ormai estenuante e insopportabile sia per i viaggiatori che per gli stessi lavoratori che sono costretti ormai ad orari e a turni continui no stop.

Disagi e lamentele che sono esposte dai portavoce quali i rappresentanti sindacali in particolare Riccardo Caristi, segretario provinciale Orsa Ferrovie Messina e Michele Barresi, segretario Orsa Trasporti Messina. “A pagare le croniche carenze di personale, che più volte abbiamo segnalato negli scorsi mesi all’azienda Trenitalia, sono turisti e viaggiatori della provincia di Messina ma anche gli stessi lavoratori sottoposti a turni di servizio estenuanti svolti in condizioni ambientali e logistiche spesso critiche – dichiara Riccardo Caristi -, in particolare i disservizi maggiori riguardano la soppressione dei treni metropolitani che collegano Messina con Giamplilieri e Patti con disagi per la fascia sia ionica che tirrenica. Ma si paventa persino la chiusura totale della biglietteria di Taormina da ferragosto fino al mese di settembre – continua Caristi – mentre da tempo funzionano a singhiozzo gli sportelli di Patti e Milazzo”.

“Tutto questo – incalza Michele Barresi – avviene in piena stagione turistica quando in tutta la provincia peloritana si registra un fisiologico incremento dei flussi di viaggiatori e turisti diretti nelle diverse mete balneari delle riviere ioniche e tirreniche che richiederebbero specifici servizi mirati e maggiori attività di assistenza alla clientela. Una situazione insostenibile per il personale ferroviario ridotto all’osso dai continui tagli operati da Fs in Sicilia ed enormi disagi per la clientela ampiamente prevedibili che andavano gestiti ed evitati per tempo da Trenitalia e che si aggravano invece anno dopo anno penalizzando le attivita’ produttive e il turismo del comprensorio Messinese”.

L’ ORSA chiede infine l’intervento della Regione e l’apertura urgente di un confronto tra le parti affinché nelle more della stipula del contratto di servizio con Trenitalia, che tarda ad arrivare, si rende necessario attenzionare le esigenze di mobilita’ ferroviarie della provincia di Messina storicamente sacrificata e mortificata dal gruppo Ferrovie dello Stato.

Eleonora Villari

2 commenti

  1. Che schifo!
    Ci sono stazioni ferroviarie minori dove non esiste biglietteria, gli utenti devono andare ai tabacchini convenzonati per acquistare il biglietto, peccato che se devi prendere un treno in un orario in cui il tabacchino è chiuso sei costretto a pensarci prima o viaggiare senza biglietto (da abusivo) se te ne dimentichi o hai una partenza improvvisa.

    Le ferrovie creano in continuazione disservizi (non parliamo dell’igiene sui mezzi) ma andate a vedere quanto guadagna impropriamente l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato e tutta la cricca ai vertici… questa è l’Italia dei furbi e dei malfattori!!!

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  2. Che schifo!
    Ci sono stazioni ferroviarie minori dove non esiste biglietteria, gli utenti devono andare ai tabacchini convenzonati per acquistare il biglietto, peccato che se devi prendere un treno in un orario in cui il tabacchino è chiuso sei costretto a pensarci prima o viaggiare senza biglietto (da abusivo) se te ne dimentichi o hai una partenza improvvisa.

    Le ferrovie creano in continuazione disservizi (non parliamo dell’igiene sui mezzi) ma andate a vedere quanto guadagna impropriamente l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato e tutta la cricca ai vertici… questa è l’Italia dei furbi e dei malfattori!!!

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