Videobank: "Noi vittime di un pasticcio ma pronti a collaborare con TaoFilm"

Videobank: “Noi vittime di un pasticcio ma pronti a collaborare con TaoFilm”

Rosaria Brancato

Videobank: “Noi vittime di un pasticcio ma pronti a collaborare con TaoFilm”

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venerdì 05 Maggio 2017 - 14:25

La società che ha vinto la gara, poi annullata dal Tar, si dice disponibile a collaborare con il Comitato di Tao Arte che gestirà in house l'edizione 2017: "Abbiamo subito gravi danni ma operiamo per il bene del territorio"

Il TaoFilmFest, naufragato tra polemiche, guerre personali e dispetti, sarà organizzato, in versione ridotta, dal Comitato di Taormina Arte grazie al contributo dell’assessorato regionale allo spettacolo. Un danno all’immagine che difficilmente sarà recuperabile e che si sarebbe potuto evitare se alcuni dei protagonisti della vicenda avessero avuto a cuore davvero le sorti della prestigiosa Rassegna piuttosto che i vantaggi personali.

A farne le spese finora è stata la società siciliana Videobank che si è aggiudicata regolarmente la gara per la gestione dell’edizione 2017 e che si è vista costretta a disdire gli accordi in seguito alla decisione del Tar che ha annullato il bando e soprattutto a fronte dei silenzi del Comitato Tao Arte.

In una nota il titolare della società, Lino Chiechio si dichiara comunque disponibile a dare un apporto all’organizzazione dell’edizione in house, pur puntualizzando le note dolenti che hanno scandito l’ultima fase della vicenda. Se alcune irregolarità non fossero state superficialmente “condonate”, adesso l’organizzazione del Festival sarebbe già in fase avanzata. Il Tar infatti nella sentenza ha chiarito che l’Agnus Dei non avrebbe dovuto essere ammessa alla gara a causa della mail inviata in ritardo rispetto ai termini di scadenza.

“Videobank è stata costretta ad abbandonare il progetto a causa della sentenza del Tar che ha annullato l’assegnazione regolarmente ottenuta dopo una gara a evidenza pubblica e la mancata presentazione di ricorso al Cga da parte del Comitato Taormina Arte- si legge nel comunicato- Il Tar ha emesso la sentenza di esclusione di Videobank in base a un ricorso di una società che se il Comitato Taormina Arte avesse escluso dopo la presentazione delle offerte non avrebbe avuto alcun titolo di presentare: infatti l’azienda ricorrente, l’Agnus Dei di Tiziana Rocca (e concorrente) avrebbe dovuto essere esclusa dalla partecipazione alla gara già nella prima fase, viste le irregolarità nella presentazione dei documenti. Irregolarità confermate dal Tar, che ha ritenuto illegittima la riammissione dell’azienda e ha trasmesso gli atti in Procura;

Il Comitato Taormina Arte aveva infine correttamente assegnato a Videobank l’organizzazione del Festival: sorprende pertanto l’assoluta passività con cui lo stesso Comitato ha accolto la decisione del Tar. Logica avrebbe voluto che il Comitato difendesse le proprie scelte, e difendesse l’assegnazione a Videobank magari con un ricorso al Cga per vedere affermate le proprie buone ragioni e salvare il Festival”.

Il Comitato ha fatto un po' come Ponzio Pilato, nonostante ciò abbia in parte contribuito ad una situazione di totale caos. Probabilmente l’aver operato con l’Agnus Dei in questi ultimi anni ha contribuito alla decisione del Comitato di non assumere comportamenti che potessero portare allo scontro con la società di Tiziana Rocca, sia pure legittimati dalla situazione stessa.

“Videobank, da oltre dieci anni impegnata in qualità di partner tecnologico nella realizzazione del Taormina Film Fest, si rammarica per la mancata organizzazione del Festival nei tempi previsti e con standard di qualità internazionali quali un grande evento come questo merita, con gravi danni all’immagine del Festival stesso, di Taormina e della Sicilia. Siamo stati costretti ad annullare contratti e impegni già presi con artisti di altissimo livello che avrebbero dato lustro all’edizione 2017 del Festival;

Videobank è dunque solo ed esclusivamente vittima di questo incredibile pasticcio, e ha subito come è facilmente intuibile gravi danni sia a livello economico che di immagine, riservandosi pertanto di rivalersi nelle sedi adeguate. Confermiamo comunque la nostra disponibilità a collaborare per la buona riuscita del Taormina Film Fest per evitare ricadute negative sulla manifestazione sulla città di Taormina e sulla Sicilia tutta sempre che si creino le condizioni per una partecipazione basata su professionalità e correttezza”.

Nel frattempo la Procura di Messina, alla quale il Tar ha trasmesso gli atti portati da Videobank in sede di udienza, sarà al lavoro per eventuali profili di natura penale della vicenda.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. ma bastaaaaaaaaaaaaaaaaa,,,,,,,perchè Taormina arte doveva fare ricorso ????????? faccio l’avvocato del Diavolo….forse perchè leggendo bene il bando (i famosi due anni) si è convinta di avere sbagliato nell’assegnazione o no??? Cioè doveva escludere anche VOI , ergo il ricorso al CGA se ne avevate i Titoli lo dovevate fare Voi.

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  2. ma bastaaaaaaaaaaaaaaaaa,,,,,,,perchè Taormina arte doveva fare ricorso ????????? faccio l’avvocato del Diavolo….forse perchè leggendo bene il bando (i famosi due anni) si è convinta di avere sbagliato nell’assegnazione o no??? Cioè doveva escludere anche VOI , ergo il ricorso al CGA se ne avevate i Titoli lo dovevate fare Voi.

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