Estorsioni e usura, 4 arresti. Controllavano il mercato ortofrutticolo di Barcellona

Estorsioni e usura, 4 arresti. Controllavano il mercato ortofrutticolo di Barcellona

Redazione

Estorsioni e usura, 4 arresti. Controllavano il mercato ortofrutticolo di Barcellona

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venerdì 16 Dicembre 2022 - 16:24

Sequestrati beni per un valore di oltre mezzo milione, gli arrestati fanno parte del clan mafioso dei barcellonesi

Agenti del Commissariato di Barcellona e della Squadra Mobile di Messina hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina che ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di quattro persone ritenute responsabili dei reati di estorsione e usura, aggravati dall’appartenenza degli indagati all’associazione mafiosa denominata “dei barcellonesi”.

Le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina coinvolgono dieci persone, alle quali sono contestati reati per fatti nell’hinterland barcellonese tra il 2018 e il 2021.

Le spese dei mafiosi detenuti

Avvalendosi della forza di intimidazione derivante dall’appartenenza alla locale famiglia mafiosa, gli indagati costringevano professionisti ed imprenditori locali alla corresponsione di ingenti somme di denaro e di beni di vario genere, utilizzando il consueto pretesto di dover sostenere le spese dei mafiosi detenuti.

Scommesse online illegali e interessi usurai

È stato appurato, in altri casi, che le pretese di denaro si riferivano a debiti contratti con gli esponenti del clan nell’ambito di scommesse on line, effettuate attraverso piattaforme illegali. Le vittime si trovavano ben presto notevolmente esposte e, a seguito di pesanti minacce, costrette ad onorare i debiti o cercare di dilazionare il pagamento corrispondendo ulteriori somme per gli interessi usurai applicati.

Il mercato ortofrutticolo di Barcellona

La locale famiglia mafiosa aveva assunto il totale controllo del mercato ortofrutticolo di Barcellona, imponendo sia le quantità e la qualità della merce da mettere in commercio sia il prezzo; in determinati casi alcuni rivenditori si trovavano costretti ad acquisire merce in quantità superiore a quella richiesta.

Sequestro di mezzo milione

Le ingenti risorse, provento di attività illecite, venivano infine reimpiegate per la concessione di prestiti a tasso usuraio o per investimenti immobiliari, come emerso dalle indagini, nel corso delle quali la Polizia di Stato ha individuato e sottoposto a sequestro beni immobili, prodotti finanziari e denaro contante per un valore di oltre mezzo milione di euro riconducibili al clan mafioso dei barcellonesi.

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