Dopo il via libera Cipess, un'attenzione particolare a quanto si legge nel progetto e alle opere preliminari. Il fronte del no: "Troppi i nodi critici ancora aperti"
MESSINA – I numeri sul ponte sullo Stretto. Gli espropri, le incertezze, il fronte del no, i ricorsi, i reclami all’Unione europea, le opere preliminari. Tanta carne al fuoco e tanta incertezza. Messina è una città sospesa, in questo momento dopo il via libera del Cipess al contestato progetto definitivo.
Ma quale sarà l’impatto su un territorio già complicato come quello di Messina? A fine maggio, nella commissione Ponte presieduta da Pippo Trischitta, è stato affrontato il tema dei cantieri a Contesse e Ganzirri/Torre Faro. In audizione due tecnici della società Stretto di Messina: gli ingegneri Gioacchino Lucangeli (responsabile per l’alta sorveglianza e per la progettazione stradale della Stretto e responsabile espropri ) e Daniele Scammacca (responsabile per la cantierizzazione e la risoluzione delle interferenze).
Il cantiere di Ganzirri, la torre lunga 400 metri e il tema caldo della viabilità
Ha sottolineato l’ingegnere Scammacca in commissione: “Il cantiere di Ganzirri si estenderà per circa 27 ettari e ha come via d’accesso la strada panoramica. Si tratta di un’occupazione definitiva e qui sorgeranno dei parchi. All’interno saranno realizzati due pontili, per trasporto materiale e per fare giungere i conci sul versante Sicilia, e una pista di cantiere. Pista che parte dalla costa jonica e arriva fino al blocco di ancoraggio. Ci sarà il cantiere logistico e un impianto per realizzare le fondazioni sia del blocco d’ancoraggio, sia della torre. Il viadotto Pantano serve per il collegamento al ponte”. Previsto pure un impianto di “betonaggio” per le fondazioni. Ovvero l’attrezzatura specializzata utilizzata per produrre calcestruzzo in modo efficiente e uniforme.
Sottolinea la società Stretto di Messina: “Il ponte sullo Stretto è una soluzione ingegneristica studiata da anni e riconosciuta a livello internazionale, con una campata unica di 3,3 chilometri, sarà il ponte sospeso più lungo al mondo. Tra le caratteristiche distintive figura la capacità di consentire il
traffico ferroviario, fondamentale per massimizzare i benefici dell’investimento.
Questa soluzione è stata adottata su diversi ponti costruiti e in fase di realizzazione in Cina (Xihoumen), Hong Kong (Stonecutters), Stati Uniti (Oakland Bay) e Turchia (1915Çanakkale) divenendo un
riferimento nel panorama internazionale noto come «Messina Style Deck»”.
I cantieri e i primi lavori previsti
Si legge nella relazione della Stretto di Messina, con più di mille elaborati per il versante siciliano e calabrese: “Prevediamo nella seconda metà del 2025 l’avvio dei cantieri (per gli aspetti preliminari, quelli veri e propri nel maggio 2026, n.d.r.). I primi lavori riguarderanno la viabilità e le opere che permetteranno di minimizzare, fin dall’inizio delle attività, ogni impatto dei cantieri sul territorio. Il territorio sarà preparato ad ospitare i cantieri del ponte grazie all’esecuzione delle prestazioni anticipate che comprendono:
• Costruzione delle piste di cantiere, evitando l’interferenza del traffico dei mezzi di
cantiere con il traffico ordinario, e predisposizione dei campi base;
• Realizzazione dell’approvvigionamento idrico per soddisfare i fabbisogni di cantiere;
• Potenziamento del sistema fognario;
• Bonifica ordigni bellici;
• Risoluzione delle interferenze con i sottoservizi per garantire il loro funzionamento
durante la realizzazione dell’Opera;
• Monitoraggio ambientale ante operam;
• Indagini archeologiche e geognostiche;
• Opere compensative dell’impatto territoriale e sociale;
• Opere compensative ambientali”.
“Per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria sarà necessario allestire dieci cantieri operativi in Sicilia e uno in Calabria suddiviso in due lotti”.
“Troppe criticità normative e tecniche”, il coordinamento noponte si mobilita
Di tutt’altro avviso i comitati e movimenti contrari alla grande opera. Così il coordinamento noponte, prima del sì definitivo: “L’annunciata approvazione del progetto definitivo del ponte sullo Stretto il 6 agosto al Cipess da parte di Salvini è un fatto grave, in poche ore si approverebbero migliaia di pagine di documenti senza tenere conto delle numerose criticità non solo tecniche ma anche normative che in questi anni e mesi abbiamo segnalato alle autorità competenti e alla magistratura, diffidando il Cipess ad astenersi dall’approvazione del progetto. Si apre adesso una nuova fase della lotta contro il ponte”.
L’impatto ambientale del ponte, nuovo reclamo all’Unione europea
“L’impatto ambientale del Ponte sullo Stretto di Messina è certo, documentato e, dopo anni di negazioni, ammesso dagli stessi proponenti l’opera. Per superare questa impasse è stata avviata una procedura speciale che consentirebbe comunque la realizzazione del Ponte secondo condizioni precise fissate dalle norme comunitarie, condizioni che però non sono state rispettate”.” Così le associazioni Greenpeace, Legambiente, Lipu e Wwf hanno presentato un nuovo reclamo all’Unione europea a integrazione di quello già inviato il 27 marzo di quest’anno.
Le torri del Ponte sullo Stretto
Le torri del Ponte, uno fra i due laghi e un altro in Calabria, avrebbero il compito di sorreggere i cavi di sospensione e rappresenterebbero lo “scheletro” portante dell’opera. Due torri alte quasi quattrocento metri, come grattacieli di media altezza. Ma il tema più caldo rimane quello della viabiilità. L’obiettivo, è stato ribadito in commissione, è non intasare la viabilità locale in via Circuito attraverso un percorso alternativo per i cantieri del ponte.
“Una nuova viabilità per collegare il cimitero di Granatari”
“Si prevedono una serie di sovrappassi, di cavalcavia, per non fare interferire la viabilità di cantiere con quella locale. Un lungomare verrà deviato per consentire la realizazione della torre. Chi percorre via Circuito si troverà un bypass e non ci saranno restringimenti, in modo da evitare ingorghi. Ci sarà un altro cavalcavia nel rettilineo Granatari e si arriva a un blocco d’ancoraggio nel segno di una nuova viabilità per consentire il collegamento al cimitero di Granatari”, ha evidenziato Scammacca. E l’ingegnere Lucangeli: “La pista di cantiere sarà totalmente separata e non sarà percorribile dal traffico ordinario.Via Circuito e Granatari non verranno percorse dal traffico di cantiere”.

La stazione metropolitana al Papardo e il cantiere di Contesse
Lungo la seduta si è parlato di molti aspetti tecnici: dai nastri trasportatori e i tre milioni di metri cubi di materiale, dai pontili fino alle aree, al cantiere di Contesse, con più di 112mila metri quadrati di superficie. Si prevede un passaggio di sette Tir all’ora in questa zona.
Dalla nuova stazione ferroviaria alla realizzazione di una strada alternativa che si collegherà allo svincolo di San Filippo, dalle talpe meccaniche ai nastri trasportatori per 17 chilometri, tanti gli aspetti che meritano un approfondimento. Con particolare attenzione alla viabilità di Messina sud. Il tutto senza dimenticare, dall’altra parte, la stazione metropolitana e l’area parcheggi al Papardo con un coinvolgimento totale del territorio cittadino.
Se quello di Ganzirri è di 27 ettari, il cantiere di Contesse dovrebbe essere undici ettari e vedrà al suo interno impianto di bedonaggio, lavorazione degli inerti e produzione di conci.
L’allarme per Contesse
Rimane grande l’allarme, da parte del Consiglio comunale e con raccolta di firme, per Contesse. L’obiettivo, nella proposta presentata dal consigliere Raffaele Rinaldo, è chiedere una revisione dell’attuale tracciato ferroviario, previsto dal progetto, che impatterebbe pesantemente sul villaggio.
Basile: “Priorità da settembre alle opere preliminari”
Così il sindaco Federico Basile: “l mio lavoro da sindaco è quello di assicurarmi che sia rispettato il territorio. Non solo il rispetto delle regole. Abbiamo fatto un elenco di 430 milioni di opere preliminari. Prima dei pilastri del ponte, ci aspettiamo viabilità alternative, strade, acqua e una serie di opere che devono preparare la città alla costruzione”.
Le opere compensative in attesa dell’approvazione del Cipess
Ecco le opere individuate dall’amministrazione Basile: il completamento dei depuratori di Tono e Mili, il completamento della strada Panoramica dello Stretto nel tratto tra Granatari e Mortelle, la variante alla SP45 a Faro Superiore in direzione Tono, la realizzazione di un’area di protezione civile con sistemi di monitoraggio e allertamento, la sistemazione del Torrente Papardo, la via del mare, diversi progetti sul potenziamento della rete idrica e fognaria (acque bianche e nere). E, ancora, la riqualificazione dell’area di Gazzi, la realizzazione di una nuova caserma dei vigili del fuoco nella zona nord, acquisendo gli immobili dell’ex istituto Marconi, la rifunzionalizzazione degli ambiti di risanamento della zona sud di Messina destinata all’edilizia residenziale urbana, l’allargamento della viabilità sul Torrente Annunziata, la metromare tra Tremestieri e Torre Faro, la messa in sicurezza e il ripristino della discarica a Vallone Guidari.
Le caratteristiche tecniche del Ponte sullo Stretto di Messina
Campata sospesa centrale: 3.300 metri
Lunghezza complessiva: 3.666 metri
Altezza delle torri sulle due sponde: 399 metri
Cavi di sospensione: 4 del diametro di 1,26 metri
Larghezza dell’impalcato: 60,4 metri
Franco navigabile: 72 metri
3 corsie stradali per senso di marcia
2 corsie di servizio
2 binari ferroviari
Capacità stradale massima: 6.000 veicoli/ora
Capacità ferroviaria massima: 200 treni/giorno
Il Ponte è progettato per venti superiori a 200Km/h, sisma di magnitudo 7,1 Richter
La percorribilità ferroviaria è stata valutata simulando l’incrocio di treni reali (AV, intercity, regionali, merci) in differenti posizioni lungo il ponte. Il dimensionamento globale del ponte è stato fatto considerando due treni merci da 750 m per ciascun binario.

I collegamenti del ponte
20.3 Km di collegamenti stradali
56% dei collegamenti in galleria
2 corsie e una di emergenza per senso di marcia
Sistema di pedaggio Free Flow
20.2 Km di collegamenti ferroviari
92% del tracciato ferroviario in galleria
Standard ferroviari rispondenti alle Specifiche Tecniche
d’Interoperabilità UE
3 nuove stazioni ferroviarie in sotterraneo
Completamento del Collegamento europeo Helsinki-Palermo
Riduzione del tempo di viaggio
1 ora per i mezzi leggeri
1.5 ore per i mezzi pesanti
2 ore per i treni


Sindaco per asfaltare due strade a Messina, aspetta che Salvini, a cui lei ha stretto la mano, inizi i lavori del ponte concordato? L’ABC di una buona amministrazione comunale direi
Nessuno parla di quali risorse idriche e dove verranno attinte per oltre 5000000 m3 di acqua….da utilizzare per l’opera……
A noi cosa resta e quanta come cittadini ne potremmo disporre.. per i bisogni quotidiani.
Martino Sergio stai tranquillo dopo che andranno via i primi 4/6 miliardi finirà tutto.