Insularità, via libera in Senato al riconoscimento in Costituzione

Insularità, via libera in Senato al riconoscimento in Costituzione

Redazione

Insularità, via libera in Senato al riconoscimento in Costituzione

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mercoledì 03 Novembre 2021 - 15:20

Si apre la strada ai "risarcimenti" per i costi di collegamento di Sicilia e Sardegna

L’Aula del Senato ha dato il via libera unanime, con 223 voti favorevoli, al riconoscimento del principio di insularità in Costituzione. Il disegno di legge
d’iniziativa popolare per la modifica dell’articolo 119 della Costituzione necessita per essere approvato di quattro passaggi, due alla Camera e due al Senato.

Votando a favore del testo proposto dalla Commissione Affari Costituzionali che recita “La Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”, la proposta di legge popolare che ha raccolto oltre 200mila firme.

Essere un’isola, è il ragionamento alla base della proposta di legge, comporta enormi costi aggiuntivi che devono essere compensati in nome della coesione nazionale, con l’obiettivo di rendere uguali i punti di partenza di tutti i cittadini italiani.

L’essere isola costa alla Sicilia tra i 6,04 e i 6,54 miliardi di euro l’anno, per trasporti e collegamenti soprattutto: un valore tra il 6,8 e il 7,4% del Pil regionale, una tassa occulta da circa 1.300 euro a testa per ogni cittadino siciliano, neonati compresi. La stima è di Prometeia e delle università siciliane, trasmessa alla ministra per il Sud Mara Carfagna e al ministro dell’Economia Daniele Franco.

Il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione ha raccolto il consenso della società civile in ogni sua declinazione. Culminata in una raccolta di firme sostenuta da oltre 200mila persone, ha rappresentato e rappresenta una battaglia trasversale che unisce tutti gli schieramenti politici sardi, il mondo delle imprese, le associazioni di categoria e il mondo del volontariato, la cultura, lo sport e le università.

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Un commento

  1. PIETRA TOMBALE X IL PONTE?!?!
    Si concerta ogni “diversivo” (sebbene oneroso!!!) pur di non accordare VERE AUTENTICHE SOLUZIONI allo STATO di ASSERVIMENTO della ns povera isola e, in particolare, di sollevare il ns “verminaio” dal coma che porterà -certamente- alla ROVINA! E poi, ci allarmiamo quando apprendiamo che le varie “cupole” gestiscono proficuamente i “mandamenti”.
    Sempre più convinto che la mafia e compagini regionali siedono in “conclave” nelle istituzioni romane. Ma Palermo ammicca????

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