L'Università di Messina "riscopre" Troina: successo per gli scavi archeologici

L’Università di Messina “riscopre” Troina: successo per gli scavi archeologici

Redazione

L’Università di Messina “riscopre” Troina: successo per gli scavi archeologici

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sabato 09 Ottobre 2021 - 06:59

Diretta dalla professoressa Ingoglia, la IV campagna ha permesso di ricostruire gran parte della storia troinese, dall'età ellenistica fino al XVI secolo

TROINA – Dopo quattro anni dal suo avvio, si è chiusa la ricerca avviata dall’Università di Messina a Troina, con la IV campagna di scavi archeologici diretti dalla professoressa Caterina Ingoglia. Al progetto, che si è svolto nell’area demaniale di Catena grazie a una convenzione tra il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne e il parco archeologico della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, hanno partecipato numerosi studenti dell’Università di Messina, impegnati nel loro percorso formativo.

“I rilievi hanno evidenziato che ad un edificio di età ellenistica si sovrappone un insediamento abitativo del periodo tardo-antico, la cui vita continua sino all’arrivo del Bizantini i quali, nell’VIII secolo d. C., cambiarono la destinazione dell’area e realizzarono una Chiesa con una sola navata. Per la sua costruzione furono riutilizzati i blocchi del grande edificio ellenistico ed un vano dell’insediamento tardo-antico con pavimento in cocciopesto”, ha spiegato la professoressa Ingoglia, “l’area attorno alla Chiesa ha ospitato per secoli un cimitero e ha mantenuto questa destinazione almeno fino al XVI secolo”. Uno scavo che, quindi, ha contribuito al recupero di gran parte della storia di Troina, offrendo potenzialità di sviluppo al territorio.

“Questa nuova campagna rappresenta una testimonianza di grande volontà della professoressa Ingoglia e della capacità di UniMe di fare squadra”, ha dichiarato con orgoglio il Rettore Salvatore Cuzzocrea. “Questo studio ha dato l’opportunità a studenti, della nostra Università e non solo, di portare alla luce scoperte rilevanti che ci consentiranno di continuare e rafforzare l’attività di ricerca e didattica in rete con altre istituzioni. Allo stesso tempo, il Comune di Troina ed il Parco archeologico della Villa romana del Casale di Piazza Armerina avranno una realtà archeologica molto importante che potrà essere visitata ed aperta al pubblico. Sono certo che questi studi andranno avanti e noi continueremo, in futuro, a fare la nostra parte per rifinanziare, qualora fosse necessario, il prosieguo di questo prezioso progetto”.

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