L'Università "Mediterranea" e il cammino della vite: un percorso di turismo culturale

L’Università “Mediterranea” e il cammino della vite: un percorso di turismo culturale

Redazione

L’Università “Mediterranea” e il cammino della vite: un percorso di turismo culturale

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domenica 01 Maggio 2022 - 07:00

Brancaleone, Bruzzano, Ferruzzano, Staiti e Bagnara sono i primi cinque Comuni calabresi ad aderire all'itinerario del Consiglio d'Europa "Iter Vitis"

REGGIO CALABRIA – L’Unesco Med Lab, attivo presso il Dipartimento Pau dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, ha curato con successo la candidatura di Brancaleone, Bruzzano Zeffiro, Ferruzzano (nella foto grande, un particolare scorcio del centro jonico), Staiti e Bagnara Calabra, i primi cinque Comuni calabresi ad aderire all’Itinerario culturale del Consiglio d’Europa Iter Vitis, il cammino della vite.

Ieri – sabato 30 aprile – alla Biblioteca comunale di Brancaleone s’è tenuta la prima cerimonia destinata a ufficializzare l’ammissione all’itinerario; la seconda avrà luogo alle 17,30 di domani, lunedì 2 maggio, alla Sala consiliare del Comune di Bagnara Calabra.

Cultura della vite e del vino, ma pure miti & simboli

L’Itinerario Iter Vitis si propone di mappare, difendere e promuovere il patrimonio di vitigni storici e antichi e la cultura della vite e del vino, incentivando forme di turismo consapevoli e sostenibili rivolte soprattutto ai giovani attraverso una nuova prospettiva di viaggio, che rinnova e migliora l’offerta enoturistica dei territori del paesaggio rurale europeo.
Il viaggiatore, a diretto contatto con le aziende vitivinicole locali e le comunità, potrà informarsi sulle tecniche di coltivazione e vinificazione, acquisendo al contempo familiarità con i miti e i simboli legati a questa ricca cultura, grazie all’organizzazione all’interno dell’itinerario d’incontri culturali e didattici.

«Il paesaggio rappresenta un fattore di primaria importanza per la scoperta del territorio calabrese e un elemento di grande attrattività. In tale visione – rileva il responsabile scientifico dell’Unesco Med Lab, Francesco Calabrò -, i riconoscimenti ottenuti costituiscono una tappa importante nel processo di valorizzazione delle risorse culturali presenti in questi territori. La cultura della vite e del vino e il paesaggio viticolo sono una delle espressioni del patrimonio materiale e immateriale di una comunità, una componente essenziale della storia di un territorio, segni che possono essere letti e vissuti, ed è questo l’assunto alla base dell’itinerario Iter Vitis del Coe, il Consiglio d’Europa».

Qualificare l’offerta culturale della “Valle degli Armeni”

Come evidenziato dal vicesindaco di Brancaleone Giovanni Alessi, siamo davanti a un «processo di riscatto che vede protagonisti i territori grazie all’importante contributo dell’Università, patrimonio d’idee e di progetti, in special modo per le società locali caratterizzate come aree interne, ma oggi protagoniste di un dinamismo e di una volontà amministrativa nuovi, che si candidano a mete turistiche privilegiate. Da qui la necessità di intraprendere un cammino di qualificazione dell’offerta culturale del Comune di Brancaleone e degli altri Comuni che costituiscono la cosiddetta “Valle degli Armeni”, attraverso l’importante collaborazione con l’Università “Mediterranea” che, grazie ad iniezioni di nuova conoscenza sotto forma di ricerca applicata, potrà contribuire alla realizzazione di importanti progetti di cambiamento».

Un Laboratorio di comunità

Nell’ambito dell’evento che avrà luogo a Bagnara Calabra, prenderà inoltre avvio un Laboratorio di comunità coordinato dall’Unesco Med Lab. «Lunedì, con la presentazione del Laboratorio, intraprenderemo, insieme all’Università “Mediterranea”, un processo che favorirà la partecipazione attiva dei cittadini nella valorizzazione del patrimonio culturale nello spirito della Convenzione di Faro», osserva Antonella Tripodi (presidente Club per l’Unesco Campo Calabro, Costa Viola e Aspromonte).

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