Mancato Consiglio sul voto del 2020, torna la protesta di Reggiononsibroglia

Mancato Consiglio sul voto del 2020, torna la protesta di Reggiononsibroglia

Redazione

Mancato Consiglio sul voto del 2020, torna la protesta di Reggiononsibroglia

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venerdì 29 Ottobre 2021 - 11:20

Presunti brogli elettorali, sono trascorsi 7 mesi - rileva il movimento - senza che sia stata fin qui neppure convocata l'Assemblea consiliare "open"

REGGIO CALABRIA – Nulla ha potuto la ragionevolezza; nulla, il trascorrere dei mesi; nulla, a quanto pare, neppure il Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani.

La realtà dei fatti, lamenta il coordinamento del movimento Reggiononsibroglia, è che «mentre un sempre più delegittimato Consiglio Comunale dibatte su temi quali la mozione sulla creazione dei corridoi umanitari per l’emergenza in Afghanistan o il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto (un tema, quello dei morti, specie se votanti, evidentemente caro a più di un consigliere in carica…), o ancora la vitale questione riguardo la “mozione per la diffusione dei fasciatoi ed aree di allattamento dei bambini all’interno di Palazzo San Giorgio”, rimane ad oggi ancora scandalosamente inevasa la richiesta legittima che ha portato nel marzo scorso centinaia di reggini a firmare in piazza per richiedere la convocazione di un Consiglio comunale aperto a tutti e con un solo tema all’ordine del giorno: la vergognosa questione dei brogli elettorali perpetrati esattamente un anno addietro».

Inascoltato persino il Prefetto

Evidentemente, rilevano dal movimento, «giace in qualche autorevole cassetto, la richiesta corredata da tutta la documentazione che impone la legge e in particolare l’articolo 36 del regolamento sulla partecipazione popolare e dello Statuto comunale che fu presentata agli uffici comunali il 18 marzo scorso.
Mesi e mesi d’imbarazzanti silenzi, intervallati da incontri e aperture istituzionali prettamente dilatorie. Il comitato Reggiononsibroglia, si ricorderà, incontrò nei giorni successivi persino il Prefetto, il dottore Massimo Mariani, il quale rassicurò tutti sul fatto che l’Amministrazione comunale, nella persona del presidente del Consiglio, Enzo Marra, sarebbe stata interpellata a breve per capire quale fosse il motivo della mancata convocazione del Consiglio comunale aperto».
Eppure, niente.

Sette mesi senza convocazione

Non ha sortito effetti neppure l’audizione in Commissione controllo e garanzia «che, recependo la sollecitazione del Comitato, aveva convocato Falcomatà e Marra, i quali dichiararono che la bella stagione avrebbe certamente consentito in spazio adeguato la convocazione del Consiglio aperto.
Ebbene, passata l’estate è giunto l’autunno e si approssima l’inverno, ma ad oggi la richiesta è disattesa e abbandonata al silenzio doloso di questa classe politica che, purtroppo, avvolge la Città da tanti, troppi, anni.

Si può ragionevolmente commentare – così, ancora, i membri del coordinamento – che se la vicenda Miramare è l’esempio dell’arroganza istituzionale, i brogli ne rappresentano invece l’epilogo grave ed ingiustificabile. Sia la Politica, in un sussulto di dignità e vigore, a trovare la via della legittima rimostranza popolare che mandi a casa, al di là di sentenze giudiziarie, quest’Amministrazione».

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