Messina, città con poche strade, troppi semafori e poche rotatorie

Messina, città con poche strade, troppi semafori e poche rotatorie

Marco Ipsale

Messina, città con poche strade, troppi semafori e poche rotatorie

mercoledì 12 Ottobre 2022 - 07:00

Decenni per lo svincolo di Giostra e la via don Blasco, mentre la strada Pace - Annunziata e la via del mare restano solo su carta. Il caso via La Farina: 10 semafori in meno di 3 km

Troppe auto rispetto alle strade disponibili. Ecco perché Messina è preda del traffico e dei parcheggi in doppia fila. Ecco perché è necessario agire su entrambi i fronti: il primo è quello di diminuire il numero di mezzi privati in circolazione, incentivando il trasporto pubblico; il secondo è quello di aumentare le strade.

Tram, svincolo di Giostra, via don Blasco

Negli ultimi anni si è fatto troppo poco. Sì, l’Atm è rinata ma prima di vedere in linea tutte e quindici le vetture tranviarie dovremo aspettare ancora. E di strade nuove ce ne sono poche. C’è lo svincolo di Giostra, che però ha un’uscita chiusa per i contemporanei lavori sul viadotto Ritiro, e c’è solo una piccola parte della via don Blasco, perché le connessioni fra i tronchi stradali non sono ancora state completate. E se la via don Blasco darà respiro al centro città, soprattutto alla via La Farina, continuano a mancare le infrastrutture a nord e sud dove esistono solo due strade: a nord via Consolare Pompea e la Panoramica, che però è a corsia unica dalle gallerie Bosurgi all’Annunziata; a sud la strada statale 114 e la via Consolare Valeria.

La terza strada a sud e a nord

Da troppi anni si parla della realizzazione di una terza strada a nord e una terza a sud ma di concreto c’è ben poco: a nord, per la strada Pace – Annunziata, che consentirebbe di collegare la Panoramica alla tangenziale, c’è solo uno studio di fattibilità; a sud, per la via del mare, c’è il progetto per il tratto Contesse – Tremestieri ma non ci sono i soldi.

Il piano del traffico appena approvato analizza tutti questi aspetti. In centro città priorità alla mobilità pedonale e ciclistica, con particolare riguardo per i disabili, riduzione del traffico auto con lo sfruttamento dei parcheggi presenti nella cintura esterna: Cavallotti, Cavalcavia (ma avrà solo 38 posti auto e il resto sarà destinato a terminal bus), Fosso e Villa Dante.

L’onda verde

Riduzione, però, non vuol dire annullamento. Ecco, allora, che bisogna occuparsi anche di fluidificare il transito dei mezzi privati. Anche qui vengono in aiuto le stime del piano del traffico: i messinesi perderebbero ogni giorno tremila ore, sommando il tempo perso da tutti i cittadini, davanti ai semafori rossi. Una delle soluzioni previste, in alcune intersezioni, è l’onda verde, cioè semafori sincronizzati in modo tale da trovare il verde a più incroci consecutivi. Ma, in realtà, solo una piccola percentuale di auto può utilizzare l’onda verde, prima che i semafori diano il via libera a flussi di traffico nelle altre direzioni.

Le rotatorie

Un’altra soluzione è la realizzazione di nuove rotatorie. In Italia si sono diffuse a partire dagli anni Novanta, a Messina siamo arrivati con una decina d’anni di ritardo e sono ancora poche. Il rapporto dei messinesi è conflittuale, anche perché c’è chi non ha capito che la precedenza spetta a chi è all’interno e perché a volte vengono utilizzate come parcheggio. Ma non bisogna darla vinta agli incivili. L’esempio principe è quello all’incrocio tra viale Europa e le vie Catania/Cesare Battisti, dove le code sono all’ordine del giorno, in questo periodo amplificate dai lavori per il parcheggio. Non è la rotatoria a creare file, quanto l’utilizzo che se ne fa, fermo restando che l’obiettivo zero code non è sempre raggiungibile. Anche quando in passato l’incrocio era regolato dai semafori, infatti, le attese erano lunghe.

I vantaggi delle rotatorie

Le rotatorie hanno molti più vantaggi rispetto ai semafori. Il primo, e più importante, è che sono più sicure: col semaforo, anche rosso, chi non rispetta le regole può transitare ad alta velocità, creando pericolo; le rotatorie, invece, obbligano a rallentare. Ad esempio da quando sulla Strada Panoramica dello Stretto i semafori sono stati sostituiti da rotatorie è diminuito di molto il tasso di incidentalità.

Le attese sono ridotte, anche grazie all’eliminazione dei tempi morti, di conseguenza diminuisce l’inquinamento acustico e atmosferico. Ai semafori, a volte, capita di restare fermi al rosso anche se dall’altra direzione dell’incrocio non arriva nessuno. Con le rotatorie, poi, c’è la possibilità di imboccare tutte le direzioni, compresa l’inversione del senso di marcia. Ai semafori, invece, alcune svolte sono vietate. Infine ci sono minori costi gestionali e di sorveglianza.

C’è anche qualche svantaggio: le rotatorie occupano più spazio, anche se sono state introdotte pure quelle mini che consentono la transitabilità centrale per i mezzi pesanti, e hanno maggiori costi di realizzazione. Poi le strisce pedonali devono essere spostate lontano dalle intersezioni. E per queste vale un discorso simile: meglio le castellane, cioè gli attraversamenti pedonali rialzati, che obbligano gli automobilisti a rallentare, invece dei semafori pedonali, che obbligano a periodi di fermo anche quando non attraversa nessuno.

I viali di collegamento con la tangenziale

Ovviamente non tutti gli incroci semaforici possono essere sostituiti da rotatorie. Ma di sicuro Messina conta troppi semafori lì dove invece le rotonde sarebbero più efficaci. La circolazione andrebbe fluidificata con rotatorie soprattutto nei viali di collegamento con la tangenziale, per spostare lì il traffico e liberarlo dalle strade cittadine: San Filippo, Gazzi, Europa, Boccetta e Giostra. Qui si è andati addirittura in senso opposto: giusto creare nuovi accessi dalle perpendicolari ma quasi sempre vengono installati nuovi semafori invece che rotatorie. E’ accaduto a San Filippo, all’incrocio con Santa Lucia, ed è accaduto a Giostra, lì dove i flussi sul viale sono alti mentre quelli provenienti dai lati sono minimi. Il risultato è che ci si ritrova fermi ai semafori rossi anche quando da altre direzioni non arriva nessuno e il transito da e verso la tangenziale viene rallentato. Oppure il viale Gazzi, con sei semafori e nessuna rotatoria in due chilometri e mezzo dalla fine di via don Blasco fino alla tangenziale. Se i semafori all’incrocio con via Bonino sono necessari, altrettanto non può dirsi per gli altri.

Il caso via La Farina: 10 semafori in meno di 3 km

In via La Farina, da lì fino alla cortina del porto, la bellezza di dieci semafori in meno di tre chilometri. E per percorrere quei tre chilometri si impiegano anche venti minuti: traffico, caos, inquinamento. Altri esempi in via Garibaldi e corso Cavour, le strade delle piazze di nome ma non di fatto: Castronovo, Juvara e Antonello sono delle rotatorie naturali, praticamente già esistenti, invece regolate da semafori dove non sono mancati gli incidenti. Potrebbero essere spazi pedonali al centro, destinando il transito dei mezzi ai lati, in senso rotatorio, come avviene a piazza del Popolo. A piazza Antonello è stato fatto addirittura l’opposto: incrocio disciplinato da semaforo, gli spazi esterni lato mare chiusi con dissuasori e lasciati con l’asfalto.

Il piano del traffico suggerisce rotatorie anche sulla strada statale 114, agli incroci con San Filippo, Zafferia e Larderia. Un altro aspetto per il quale Messina tarda ad adeguarsi. E anche in questo caso basterebbe copiare da chi è arrivato in anticipo.

30 commenti

  1. Mettiamoci pure troppe teste di min…a, siamo l’unica città dove le rotatorie sono usate come posteggio.

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  2. Grazie per questo articolo molto interessante e condivisibile nei contenuti. E visto che ci siamo… qualcuno potrebbe spiegare perché il tratto della nuova via Don Blasco che unisce ZIR a Maregrosso che doveva essere consegnato entro luglio, poi entro settembre e ora chissà, ancora non è aperto?
    Purtroppo non è né la prima né l’ultima volta che succede in questa città dove, forse pure colpevolmente, i cittadini si sono persino abituati (rassegnati?) ad annunci puntualmente disattesi. E questo è solo un piccolo esempio, purtroppo.

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  3. Salvatore Micali 12 Ottobre 2022 08:59

    Giustamente si dimentica un’eventuale rotatoria al bivio di Galati e un’altra al semaforo di S. Margherita. Da Mili a Ponte Schiavo ci sono ben quattro semafori in 4 kilometri. Ma la zona sud non conta, non è la zona vip.

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  4. Poche strade troppi semafori e tanto Clacson. Taaaaaaaaaaaaaa

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    1. Anche i marciapiedi sanno perche’ a Messina si suona tanto il clacson. Lo si suona perche’ i cittadini non si degnano di girare gli occhi verso il semaforo per vedere quando scatta il verde, anche perche’ si fermano quasi sempre piu’ avanti del semaforo stesso. Poi, ci sono tantissimi che devono guardare il telefonino, che devono sistemarsi le ciglia col maskara, che sono intenti a cliccare tasti sul computerino di bordo, e poi tanti storditi strafottenti. Nelle citta’ civili il clacson non lo si sente mai, perche’ la gente parte subito col verde, non si fa i fatti propri in auto e soprattutto non guida come se la strada fosse di sua proprieta’.

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      1. Ti stai sbagliando anche perchè i concerti di clacson a Messina ci sono sempre stati anche quado i cellulari non esistevano. Si tratta invece di una mentalità tipica del sud Italia ma anche di altri paesi ad esempio l’Egitto.
        Il suonatore messinese deve segnalare con precisione infinitesimale lo scatto del verde per dire “è verde muoviti” ma anche durante gli ingorghi, le lunghe file, per salutare l’amico per strada insomma forever.
        Ti ricordo che suonare il clascon nei centri urbani è vietato dal codice della strada così come è vietato investire i pedoni sulle strisce pedonali.

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  5. Nel caso di Via La Farina suppongo che ci sia l’idea di farci qualche rotatoria, ma attualmente è meglio non farle, perché la strada è fin troppo congestionata dal traffico dei mezzi pesanti. Spostando il traffico pesante sulla Via Don Blasco, (quando sarà…), allora hai voglia a fare rotatorie!… E comunque la congestione del traffico su quella strada (come su qualsiasi altra….), non è causata dalle auto che camminano. E’ causata da quelle ferme…

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  6. Concordo, in linea di massima, con l’articolo anche se non concordo con “queste” rotatorie. È vero che sono da preferire ai semafori ma quando sono piccole fanno da “tappo”. La rotatoria del viale Europa ne è un esempio lampante. Il caos, su quella strada, è causato proprio da quella e dagli incivili che si fermano in doppia fila. Se aggiungiamo poi i lavori per la realizzazione del parcheggio che vanno davvero troppo a rilento, il quadro è completo.

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  7. Per quelli che hanno la memoria corta vorrei segnalare che ci pensò il sindaco Merlino a riempire di semafori la città senza pensare minimamente ai disagi che avrebbe provocato. Questa è stata Messina! Per ciò che riguarda le rotonde siamo indietro di 50 anni rispetto alle altre città d’Italia! Non bisogna essere degli urbanisti per sapere che le rotonde migliorano il traffico ed evitano i semafori. Per esempio là dove il torrente Giostra incontra la via Garibaldi prima del Bar La Rosa per interdenci potrebbe venire una bella rotonda così come in molte altre zone della città. Ma nessuno si muove! E il Comune che fa? Discorsi fanno discorsi ma fatti nisba! Una città immobile, rovinata da sciacqua lattughe allo sbaraglio. Guardate come hanno ridotto Piazza Cairoli! Riportatela agli anni 70 con quella bella rotonda verde che abbelliva lo spazio circostante! Razza di incompetenti! E lungo mare fate giardini bassi come quelli che c’erano negli anni 50, invece di piantare i ficus che fanno saltare la pavimentazione e impediscono la visione del mare come sulla via Via Garilbadi dove c’è il monumento dei Marinai Russsi, anche quello montato dai Russi. Ennesima vergogna di una città ingrata!

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  8. Cittadino stanco 12 Ottobre 2022 12:10

    Perchè avete mai contato i semafori inutili esistenti dalla Via Vittorio Emanuele all’Annunziata passando dal Viale della Libertà?

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  9. La rotatoria di Zaera usata come parcheggio è il simbolo della città…..

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  10. “la precedenza spetta a chi è all’interno” …
    Ma sapete quando va fatta una rotatoria? Quando il traffico è relativamente limitato e quando la rotatoria è così ampia da permettere che le autovetture che si immettono possono defluire nelle successive uscite.
    In tanti posti, invece, anche in un banalissimo incrocio ci piazzano 4 jersey e secondo loro hanno fatto una rotatoria! Nella fattispecie, all’incrocio tra la Via Catania e Via Cesare Battisti, non è un problema di inciviltà. E’ semplicemente che, se aspetti il tuo turno NON VERRA’ MAI perchè c’è così tanto traffico che, salvo la notte, non hai alcuna speranza di passare quindi, 100 volte meglio il semaforo almeno c’è un minimo di democrazia. Quindi aver fatto una rotatoria senza speranze è stato decisamente un’idiozia…

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  11. GiuseppeDaMessina 12 Ottobre 2022 13:30

    aggiungerei pochi vigili urbani, (soprattutto dopo l’insediamento del nuovo comandante). Nei pressi della scuola dove è iscritto mio figlio (ed anche il figlio del sindaco), vi sono auto in sosta sulle strisce pedonali, sugli stalli riservati ai disabili e nei posti riservati agli scuolabus che conseguentemente devono sostare in doppia fila …

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  12. Vorrei proporre all’amministrazione comunale, la possibilità di valutare una ristrutturazione (con eventuale allargamento) e apertura al traffico della galleria S. Marta (come nella città di La Spezia). Penso che diventerebbe una grande valvola di sfogo per l’intenso traffico cittadino.

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    1. Vorrei segnalare ed evidenziare che la via S. Marta risulta ancora quasi impraticabile per lavori di ripristino al manto stradale ceduto sotto i primi temporali di settembre a causa di motivi legati alla realizzazione dei lavori eseguiti in seguito alla chiusura del torrente Bisconte, che hanno fatto anche sgorgare liquami fognari fin nelle abitazioni e attività limitrofe alla via. Ancora si attende il completamento degli stessi. Altro che valvola di sfogo… Alle prossime piogge!

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  13. A proposito di viabilità, vorrei chiedere all’assessore Mondello che fine abbia fatto il progetto di costruzione della seconda galleria Giostra-Annunziata. Secondo me si eviterebbero disagi al traffico (viste anche le ripetute chiusure per lavori in passato), anche se l’attuale versa sempre in condizioni pietose, grazie.

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  14. Se le rotatorie sono come quelle di Viale Europa o Viale Annunziata , meglio i semafori . A Messina ci vogliono delle mini rotatorie non regolamentari per smaltire il traffico e non quei cordoli in cemento come sul Viale Europa che creano un imbuto dal quale non riesci ad uscire anche per l’inciviltà di chi posteggia. Suggerisco di lasciare solo la segnaletica verticale e abbattete quei cordoli in cemento e ringhiere se veramente vogliamo snellire il traffico, inquinare di meno e non creare isterismi agli automobilisti. Lo so che sono parole al vento perchè a Messina abbiamo alte professionalità per sperperare soldi pubblici , vedi Cavallotti dove hanno dovuto allargare le rampe , svincoli da montagne russe o mai entrati in funzione, tram panoramici e chi ne ha più ne metta.

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  15. E gente che se ne frega altamente di precedenze ( sempre se le sanno) ,di pedoni sulle strisce pedonali , di motorini sui marciapiedi ( circolando ). Vige troppa prepotenza , frettolosità, e inciviltà, aggiungiamoci anche poco più di 50 poliziotti locali ( e spesso non vedenti anche sotto il loro stesso naso) su una città vasta e tortuosa come Messina , e il piatto è servito

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  16. Inoltre, nessuno mai menziona un aspetto importante. Le rotatorie grandi vanno usate nell interezza, e cioè anche nella corsia più esterna, molto spesso vuota. Questo sembra non saperlo nessuno, e la capienza all’interno si dimezza

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  17. Inoltre, nessuno mai menziona un aspetto importante. Le rotatorie grandi vanno usate nell interezza, e cioè anche nella corsia più esterna, molto spesso vuota. Questo sembra non saperlo nessuno, e la capienza all’interno si dimezza

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  18. Perchè ne vogliamo parlare dell’incrocio S.S. 114 Svincolo di S. Filippo?
    E’ possibile realizzare una megarotatoria per l’ampiezza che c’è, ed invece attese che generano blocchi di traffico su tutta l’arteria !

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  19. Il periodo delle elezioni è finito, e le promesse tutte dimenticate…. Niente vigili, discariche ovunque…, niente controlli in genere dappertutto… oramai stanchi ed esasperati da una situazione di stallo deplorevore… consiglierei no video interviste ma lavori compiuti, Messina è uno schifo.

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  20. Andrebbe fatta anche alla fine del boccetta, se vieni da via Garibaldi o dal lungomare e devi prendere boccetta per l’autostrada è insopportabile quel giro du birrittuni che si deve fare allungandoti fino Al Nettuno e subirsi quell’infinito semaforo che sembra mai diventare verde.se migliora la città migliorano pure i suoi abitanti.

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    1. I giri du birittuni sono stati concepiti dalla stessa cultura in tema di viabilità che fa durare certi semafori anche 2min ,è purtroppo una città concepita così che favorisce solo chi usa l auto saltuariamente, no chi la vive realmente, io penso che gli indicatori di velocità urbana ci vedono fermi agli anni 20 ai tempi della Isotta fraschini, ma quale città del futuro, qua bisogna buttare giù una cinquantina di semafori ,creare parcheggi a spina di pesce , finire quella porcheria di svincoli e connettere la panoramica alla tangenziale, stop ci rivediamo fra 100 anni.

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  21. Il giro del birrittuni è il vincolo imprescindibile dei progettisti della viabilità urbana messinese. Un modo per far vedere che c’è ancora gente a Messina. Vedi tante macchine girare in realtà sono solo 4 che cercano parcheggio nel labirinto birrittone.

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    1. Sono d’accordo

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  22. Le rotatorie creano ingorghi incredibili, anche perche’ l’anello intorno e’ stretto e questo fa sì che le auto che si inseriscono devono portarsi sulla stessa corsia di quelle precedenti. Le rotatorie serie hanno almeno due corsie a giro. Detto cio’, la funzione delle rotatorie e’ spesso anche estetica, tant’e’ che sono spesso a verde, ma purtroppo le piante presenti vengono curate pochissimo, con innaffiare molto sporadiche, per cui si viene a perdere anche la funzione decorativa. Per il resto, mi piacerebbe tanto sapere qual è la funzione del semaforo posto all’incrocio tra via Giovanni Paolo II e via Sciascia e che senso hanno i semafori lungo il porto e la passeggiata quando non passa nessun pedone sulle strisce ma le auto si devono fermare ugualmente. Cose di un’assurditaà evidente che rallentano il traffico senza logica.

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  23. Chi tra i commenti propone rotatore con via Garibaldi si dimentica che in questa arteria transita la Vara e sussistono tutti quegli incroci con la tramvia(vedi giostra/libertà,libertà/via Brasile; è per questo (credo) che nn si possono realizzare.

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  24. francesco arena 17 Novembre 2022 16:19

    Vorrei capire perché non si fa la rotatoria sulla ss.114 all’incrocio con lo svincolo di San Filippo lo spazio aiuterebbe tantissimo il traffico che è troppo caotico, prima quando cera una telecamera era molto piu’ sicuro, e non cerano i tanti furbetti che non rispettano per niente il sistema semaforico, spero che il Comune si decida a farla questa benedetta rotatoria, mi piacerebbe capire l’assesore al traffico di farsi una passeggiata e vedere il caos che regna allo svincolo di San Filippo

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